La campagna della Giornata mondiale senza tabacco del 2022 mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto ambientale del tabacco durante tutto il suo ciclo di vita (1). L'impatto distruttivo del tabacco non si manifesta solo sulla salute umana, ma anche sull'intero pianeta (1). Ma basta far finta di essere "green", di dimostrare interessamento ai problemi ambientali per ripulire la propria reputazione, dare una buona immagine di sé e guadagnare consensi. Questa pratica è nota come greenwashing, alla lettera sarebbe "lavaggio col verde" nel senso che si dà una spennellata per ricoprire col verde ciò che verde non è. Il greenwashing è dunque una patina di credibilità ambientale, una verniciatura ecologista su un problema che rimane completamente irrisolto. Questa pratica ingannevole non è altro che una strategia di marketing in cui si finge un impegno dell'azienda nei confronti dell'ambiente e si cattura l'attenzione dei consumatori etichettando i propri prodotti come ecosostenibili.
L'industria del tabacco per spostare l'attenzione dell'impatto del fumo sull'ambiente in termini di inquinamento e deforestazione, ha effettuato investimenti in campagne di responsabilità ambientale come pulizia di spiagge, sostegno ad organizzazioni ambientaliste, la promessa del raggiungimento della neutralità carbonica attraverso la sostituzione delle sigarette con i prodotti alternativi senza combustione, etc.
In questo modo, se da un lato le aziende del tabacco manifestano il loro senso di responsabilità nei confronti dell'ambiente, dall'altro continuano a lasciare inalterate le pratiche di produzione che hanno un pesante impatto ambientale in tutte le fasi, dalla coltivazione del tabacco, alla manifattura dei prodotti fino allo smaltimento dei rifiuti post-consumo. In effetti, l'ostentato impegno in un iter produttivo responsabile, rappresenta principalmente una forma di autotutela dell'industria del tabacco senza produrre risultati significativi nei confronti dell'impatto di trilioni di mozziconi di sigaretta scaricati ogni anno nell'ambiente globale (2).
Infatti, il denaro investito in progetti di sostenibilità ambientale preserva dette aziende dalle accuse di danni all'ambiente e quindi da eventuali richieste di risarcimento per danni all'ecosistema (inaridimento dei suoli) e danni sociali (lavoro minorile, impoverimento dei Paesi emergenti, sfruttamento dei lavoratori). Infatti, implementando una varietà di programmi di responsabilità sociale (fondazione per eliminare il lavoro minorile nella tabacchicoltura, finanziamenti per migliorare gli standard di vita delle piccole famiglie di agricoltori, contributi di beneficenza, etc.), le maggiori aziende del tabacco (BAT, PMI, Japan Tobacco International e Imperial Brands) sono riuscite a raggiungere la vetta delle classifiche di sostenibilità ambientale (Carbon Disclosure Project, Dow Jones Sustainability Indices).
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