mercoledì 31 maggio 2023

31.05.23 Giornata Mondiale senza Tabacco: Coltiva cibo, non tabacco

 

La Giornata Mondiale senza Tabacco 2023 ha come tema "Grow food, not tobacco" - "Coltiva cibo, non tabacco" e punta a incentivare la riconversione dei terreni a coltura alimentare, interrompendo la concessione di sussidi per la coltivazione del tabacco e supportando colture sostenibili. Il principale produttore di tabacco in Europa è l'Italia dove il tabacco rappresenta la causa primaria e più rilevante di morte e disabilità. Peraltro, oltre il 70% del tabacco italiano proviene dalla Campania, Regione che ha guadagnato il discutibile appellativo di "eccellenza" italiana per il tabacco avendo prodotto circa la metà del quantitativo di tabacco commissionato in Italia dalla British American Tobacco (BAT) nel 2022.

A livello globale, sebbene si sia registrata una riduzione del 15,8% delle aree coltivate a tabacco dal 2005 al 2020, è importante sottolineare che in Africa queste aree sono aumentate del 19,8%. Questo fenomeno è particolarmente significativo, in quanto l'agricoltura in Africa avrebbe maggiormente bisogno di essere dedicata alla produzione di cibi destinati al consumo umano anziché alla coltivazione di tabacco.
Comunque, che si continui ad impiegare delle superfici agricole per la produzione di prodotti che danneggiano la salute come il tabacco è assolutamente inaccettabile.

In occasione del XXV CONVEGNO NAZIONALE TABAGISMO E SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE tenutosi il 31.05.2023, l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha riportato il dato positivo di una chiara riduzione della prevalenza di fumatori in Italia, con un valore che si attesta al 20,5%, il più basso mai registrato. 



Tuttavia, la situazione è diversa al Sud, dove si riscontra una prevalenza di fumatori sia tra gli uomini (29,7%) che tra le donne (18,9%).
Inoltre, se da un lato si è riscontrata una riduzione del consumo di sigarette confezionate e rollate a mano, per contro si è osservato un incremento dei nuovi prodotti del tabacco (HTP, ecig con ricariche, ecig usa e getta) soprattutto fra gli adolescenti e fra questi ultimi si è rilevata una maggiore prevalenza nelle ragazze.
I dati dell'ISS riportano che i consumatori adolescenti di prodotti del tabacco si espongono a maggiori rischi di uso problematico di alcol, cannabis, sostanze psicoattive e ansiolitici, con conseguenze come ansia, depressione, impulsività, dipendenza dai social media, dipendenza dal cibo, dipendenza dal gioco, peggiore qualità del sonno e scarsi risultati scolastici.
La situazione è aggravata dalla bassa natalità in Italia, con quasi 1,4 milioni di under 18 che vivono al di sotto della soglia di povertà. Purtroppo, proprio nelle fasce deboli della popolazione si riscontra la maggiore incidenza di abitudini voluttuarie come il fumo, l'alcol e il gioco problematico. Inoltre, oltre il 40% dei figli di fumatori sono esposti al fumo passivo, aumentando i rischi per la salute dei giovani. In sintesi, pochi giovani con tante fragilità.
È stato evidenziato, infine, come le informazioni sul fumo circolino soprattutto attraverso i social-media, dove le pressioni promozionali dell'industria del tabacco dominano la scena e non vengono bilanciate da informazioni basate su evidenze scientifiche.

In un contesto come questo, diventa ancora più cruciale promuovere la consapevolezza sui pericoli del fumo e incentivare la conversione dei terreni a coltura alimentare. Solo così potremo garantire un futuro migliore per i giovani e una maggiore sostenibilità ambientale.
Lauro Guglielmo
(medico)