lunedì 19 novembre 2018

19.11.2018 Giornata mondiale per la prevenzione dell'abuso sull'infanzia: maltrattamenti da fumo

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce abuso sui minori "ogni forma di maltrattamento fisico e/o emotivo, abusi sessuali, abbandono o mancanza di cure o sfruttamento commerciale o di altro tipo, con conseguenti danni, effettivi o potenziali, alla sua salute del bambino, alla sua sopravvivenza, al suo sviluppo o alla sua dignità".

Oggi, certamente i bambini vengono accuditi con maggiori attenzioni rispetto al passato, tuttavia serpeggiano ancora atteggiamenti deleteri per l'infanzia che continua ad essere devastata da violenze ed abusi.
Una forma di violenza cui sono sottoposti circa il 50% dei bambini italiani da 0 a 13 anni è quella del fumo passivo, particolarmente dannoso per loro che hanno vie respiratorie e sistema immunitario meno sviluppati e spesso non possono difendersi dal fumo delle persone che li circondano; e poi, non essendo consapevoli dei pericoli del fumo di tabacco, i bambini non cercano neanche di proteggersi.
L'esposizione al fumo passivo causa molte malattie nei bambini, tra cui l'asma e la polmonite, e ciò si traduce in migliaia di ricoveri evitabili (1). L'esposizione al fumo passivo è una delle principali cause di sindrome della morte improvvisa del lattante (1). Pertanto, l'esposizione casuale e ricorrente dei bambini al fumo passivo, nonostante ripetuti avvertimenti, rappresenta certamente una forma di abuso sui minori (1).
Le ripercussioni del fumo di tabacco sui minori non si fermano qui. I risultati di un recente studio hanno dimostrato che coloro che subiscono maltrattamento in età infantile sono maggiormente suscettibili di sviluppare una dipendenza da nicotina in età adulta e di avere così danni persistenti per tutta la vita (2); insomma, storie di abuso infantile sono associate ad un'accresciuta vulnerabilità alla dipendenza da nicotina (3) e anche da alcol (2).

In effetti, le cosiddette esperienze sfavorevoli infantili sono spesso associate all'instaurarsi di dipendenze legali (fumo e alcol) e illegali (fumo di contrabbando e droghe) che si riscontrano nell'adolescenza (4). Studi recenti hanno riscontrato una relazione tra maltrattamento infantile e comparsa di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) in età adulta, anche se gran parte di tale associazione è attribuibile al fumo di sigaretta spesso presente in coloro che sono stati vittime di maltrattamento infantile (5).
I maltrattamenti e fra questi il fumo passivo subìto in età prenatale e infantile sono in grado di modificare la biologia del cervello attraverso dei cambiamenti strutturali che influenzano la maturazione cerebrale e aumentano il rischio di disturbo depressivo maggiore (6, 7).
Sarebbero, dunque, auspicabili approcci preventivi antitabacco indirizzati a coloro che sono stati vittime di maltrattamenti e abusi in età infantile (5, 8, 9).

Il 19 novembre è dedicato alla Giornata Mondiale per la Prevenzione dell’Abuso sull'infanzia (World Day for Prevention of Child Abuse), promossa dalle Nazioni Unite. Le comunità mediche e di salute pubblica dovrebbero accelerare i loro sforzi per proteggere i bambini dall'esposizione ad una forma di violenza evitabile ed ancora molto diffusa: il fumo passivo.
Intanto, a mano a mano che la nostra comprensione dei danni del fumo aumenta, parimenti deve aumentare anche la nostra responsabilità di difendere coloro che sono inconsapevolmente messi in pericolo. Dunque, come intervenire da un punto di vista sanitario?
Più che un approccio sanzionatorio e giudicante bisognerebbe concentrarsi verso le figure genitoriali cercando di fornire loro le opportune risorse per aiutarle a smettere di fumare.  Perseguire penalmente i genitori fumatori o richiedere una segnalazione alle autorità per maltrattamento potrebbe avere effetti discutibili in termini di sicurezza dei bambini da proteggere (10). Si potrebbe avere come conseguenza quella di indurre le persone a nascondere comportamenti a rischio che comunque persistono o evitare l'assistenza sanitaria per paura di ripercussioni legali (10).
I genitori che stanno fumando oggi sono stati probabilmente i bambini traumatizzati di ieri, per cui è importante fornire supporto ai fumatori per cambiare i comportamenti con interventi mirati ed in base al loro stadio del cambiamento. Sfortunatamente, pochissimi genitori che fumano ricevono questi tipi di interventi da fornitori di cure pediatriche. Insomma, almeno per ciò che riguarda il fumo di tabacco, finché non sappiamo se determinati genitori abbiano o meno avuto un adeguato intervento di prevenzione, non sembra produttivo trattare con modalità sanzionatoria il loro comportamento come forma di abuso sui minori (10).

1. Kristman-Valente AN, Brown EC, Herrenkohl TI: Child physical and sexual abuse and cigarette smoking in adolescence and adulthood. J Adolesc Health. 2013 Oct;53(4):533-8.
2. Elliott JC, Stohl M, Wall MM, Keyes KM, Goodwin RD, Skodol AE, Krueger RF, Grant BF, Hasin DS: The risk for persistent adult alcohol and nicotine dependence: the role of childhood maltreatment. Addiction. 2014 May;109(5):842-50.
3. Smith PH, Homish GG, Saddleson ML, Kozlowski LT, Giovino GA: Nicotine withdrawal and dependence among smokers with a history of childhood abuse. Nicotine Tob Res. 2013 Dec;15(12):2016-21.
4. Gonçalves H, Soares AL, Santos AP, Ribeiro CG, Bierhals IO, Vieira LS, Hellwig NL, Wehrmeister FC, Menezes AM: Adverse childhood experiences and consumption of alcohol, tobacco and illicit drugs among adolescents of a Brazilian birth cohort. Cad Saude Publica. 2016 Nov 3;32(10):e00085815.
5. Shields ME, Hovdestad WE, Gilbert CP, Tonmyr LE: Childhood maltreatment as a risk factor for COPD: findings from a population-based survey of Canadian adults. Int J Chron Obstruct Pulmon Dis. 2016 Oct 26;11:2641-2650.
6. Opel N, Redlich R, Dohm K, Zaremba D, Goltermann J, Repple J, Kaehler C, Grotegerd D, Leehr EJ, Böhnlein J, Förster K, Meinert S, Enneking V, Sindermann L, Dzvonyar F, Emden D, Leenings R, Winter N, Hahn T, Kugel H, Heindel W, Buhlmann U, Baune BT, Arolt V, Dannlowski U: Mediation of the influence of childhood maltreatment on depression relapse by cortical structure: a 2-year longitudinal observational study. Lancet Psychiatry. 2019 Apr;6(4):318-326.
7. Tozzi L, Garczarek L, Janowitz D, Stein DJ, Wittfeld K, Dobrowolny H, Lagopoulos J, Hatton SN, Hickie IB, Carballedo A, Brooks SJ, Vuletic D, Uhlmann A, Veer IM, Walter H, Bülow R, Völzke H, Klinger-König J, Schnell K, Schoepf D, Grotegerd D, Opel N, Dannlowski U, Kugel H, Schramm E, Konrad C, Kircher T, Jüksel D, Nenadić I, Krug A, Hahn T, Steinsträter O, Redlich R, Zaremba D, Zurowski B, Fu CHY, Dima D, Cole J, Grabe HJ, Connolly CG, Yang TT, Ho TC, LeWinn KZ, Li M, Groenewold NA, Salminen LE, Walter M, Simmons AN, van Erp TGM, Jahanshad N, Baune BT, van der Wee NJA, van Tol MJ, Penninx BWJH, Hibar DP, Thompson PM, Veltman DJ, Schmaal L, Frodl T1; ‘for the ENIGMA-MDD Consortium’: Interactive impact of childhood maltreatment, depression, and age on cortical brain structure: mega-analytic findings from a large multi-site cohort. Psychol Med. 2019 May 14:1-12.
8. Almuneef M, Hollinshead D, Saleheen H, AlMadani S, Derkash B, AlBuhairan F, Al-Eissa M, Fluke J: Adverse childhood experiences and association with health, mental health, and risky behavior in the kingdom of Saudi Arabia. Child Abuse Negl. 2016 Oct;60:10-17.
9. Kisely S, Abajobir AA, Mills R, Strathearn L, Clavarino A, Gartner C, Najman JM: Child maltreatment and persistent smoking from adolescence into adulthood: a birth cohort study. Nicotine Tob Res. 2019 Mar 15.
10. Lindhorst T: Is exposure to secondhand smoke child abuse? No. Ann Fam Med. 2015 Mar;13(2):105-6.
Guglielmo Lauro
(medico)