lunedì 1 agosto 2016

Agosto un mese per provare a smettere in maniera autonoma

La carenza di personale sanitario è un problema che spesso coinvolge numerose strutture assistenziali e ciò è particolarmente evidente nei Centri Antifumo dove già normalmente il personale è sottodimensionato rispetto alle esigenze degli assistiti. Nel mese di agosto tale criticità impone spesso limitazioni notevoli per coloro che desiderano accedere a detti Centri.
Dunque, perché non cercare di smettere di fumare da soli? In questo post si cercherà di dare un aiuto a coloro che vorranno provarci.
Innanzitutto bisogna analizzare tre elementi fondamentali per i fumatori che vogliono smettere in maniera autonoma (ovvero non assistita): motivazione, forza di volontà e impegno (1).
a) Motivazione: Rappresenta essenzialmente la ragione per smettere e spesso rappresenta il concetto più chiaro e concreto rispetto agli altri due.
b) Forza di volontà: È una qualità personale che ci spinge verso l'obiettivo che ci siamo prefissati (ovvero il successo). In genere il successo di un tentativo di cessazione è associato alla forza di volontà in una sorta di logica circolare: chi ha forza di volontà ha successo e chi ha successo ha forza di volontà! Insomma la forza di volontà non produce alcun cambiamento se non fa leva sulla motivazione e sull'impegno.
c) Impegno: È stato equiparato alla serietà e alla risolutezza che contraddistingue il fumatore che riesce a smettere; tuttavia va sottolineato che in genere capita che il fumatore si impegna a provare, ma non necessariamente si impegna a smettere.
Impegno e forza di volontà sono i parametri che fanno la differenza nel percorso di cessazione.
Una persona può essere desiderosa di provare a smettere, ma ciò non significa che necessariamente s'impegnerà a portare a termine il tentativo di cessazione in quanto è sempre l'impegno ciò che distingue in tentativo serio di cessazione da un tentativo infruttuoso.
Nel processo di cessazione alcuni fumatori parlano di punto di non ritorno che descrive un momento nel percorso di cessazione in cui si crede di aver investito troppo per poter ricadere. Una sorta di punto G della gratificazione che quando si pensa di averlo raggiunto ci si sente forti (dà la sensazione di potere), quando lo si perde si ritorna a pensare che è stata tutta un'illusione.
Altri strumenti utili per il proprio percorso di cessazione sono rappresentati da una serie di questionari che possono essere compilati online nella sezione del blog Test tabagismo.
Allora come si smette di fumare?
Molti utilizzano come strategia quella della graduale riduzione del numero di sigarette (è una strategia molto comune di cessazione), tuttavia questo metodo secondo i vari studi scientifici è risultato associato ai più bassi tassi di successo (2). La modalità più efficace è quella della cessazione brusca: riuscire a buttare tutte le proprie sigarette rappresenta un gesto forte che già spesso costituisce il primo vero passo nel percorso del cambiamento!

1. Smith AL, Carter SM, Dunlop SM, Freeman B, Chapman S: The views and experiences of smokers who quit smoking unassisted. A systematic review of the qualitative evidence. PLoS One. 2015 May 26;10(5):e0127144.
2. Schauer GL, Malarcher AM2, Babb SD: Gradual reduction of cigarette consumption as a cessation strategy: prevalence, correlates, and relationship with quitting. Nicotine Tob Res. 2015 May;17(5):530-8.
Guglielmo Lauro
(medico)