lunedì 17 febbraio 2014

Istituto Stroffolini - Casapulla (CE): attività di prevenzione del fumo di tabacco nella scuola media inferiore

Dall'ultimo rapporto annuale sul fumo presentato dall’Istituto Superiore di Sanità si rileva il nuovo identikit del fumatore. Si tratta di individui sempre più giovani, maggiormente di sesso maschile, che iniziano a fumare intorno ai 12 anni ...scelgono le sigarette “rollate”, meno costose e più di tendenza, ma anche più dannose.
Va sottolineata la particolare pericolosità del tabacco in età adolescenziale che si manifesta attraverso un maggiore danno a livello fisico e psichico, oltre all'aumentato rischio di dipendenza nicotinica, che a sua volta si trasforma in trampolino di lancio verso altre dipendenze patologiche (droghe, alcol, gioco patologico, etc.).
Sensibile alla problematica del tabagismo giovanile è l'Istituto Comprensivo G.Stroffolini di Casapulla, dove il Centro Antifumo Quit e il SerT di S.Maria Capua Vetere interverranno nell'ambito delle attività territoriali di prevenzione in data 20.03.2014. 

Si propone un questionario anonimo online, che consiste in un’indagine conoscitiva del fumo rivolta agli studenti della scuola media inferiore. Tale questionario avrebbe principalmente lo scopo di stimolare a riflettere sul problema del fumo, oltre a costituire un utile strumento di verifica. Le risposte, raccolte in un database, rimarranno disponibili on-line per ulteriori attività scolastiche di monitoraggio e di confronto.
Guglielmo Lauro
(medico)


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RISULTATI

martedì 4 febbraio 2014

4 febbraio 2014: World Cancer Day

Il fumo di sigaretta è la prima causa evitabile di cancro e spesso le persone se ne rendono conto dopo, quando si trovano di fronte alla dolorosa diagnosi. Tuttavia anche se ci si aspetta che i pazienti con diagnosi di cancro mostrino grande interesse e motivazione nello smettere di fumare, molti devono fare i conti con lo stress fisico, psicologico e sociale che ostacola la loro capacità di farlo o, addirittura vivono la diagnosi di cancro come una sentenza di morte. Va sottolineato che smettere di fumare dopo una diagnosi di tipo oncologico riduce notevolmente il rischio di morte. Infatti, secondo un grosso studio pubblicato recentemente (1), le persone che continuano a fumare dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro hanno un rischio di morte del 76% più elevato rispetto a coloro che dopo la diagnosi cessano di fumare.
Non è semplice pensare con serenità o scioltezza alla cessazione del fumo quando si è assaliti dalla sofferenza e dalla preoccupazione di una tale diagnosi, e quando le nostre risorse interiori sono scarse. Tuttavia, bisogna rendersi conto che si può fare molto per combattere il cancro anche e soprattutto in termini di stili di vita e che si ha diritto ad accedere a tutti i trattamenti per combatterlo.

1. Tao L, Wang R, Gao YT, Yuan JM: Impact of postdiagnosis smoking on long-term survival of cancer patients: the Shanghai cohort study. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2013 Dec;22(12):2404-11.