L'endometriosi, oltre a causare danni organici, incide
sul funzionamento psicologico della donna perché interessa varie dimensioni
dell'equilibrio psichico femminile: l'identità di genere a livello individuale
e sociale, la relazione di coppia e la maternità. L'inevitabile situazione di
stress che viene a manifestarsi in coloro che sono affette da endometriosi può
condurre ad ansia e a disturbi dell'umore (depressione, bipolarità). Non di
rado l'endometriosi può contribuire alla manifestazione del disturbo del dolore genito-pelvico e della
penetrazione che può essere alleviato trattando la condizione medica.
Nelle suddette condizioni di disagio psicologico, il fumo
di tabacco spesso viene utilizzato come strumento per colmare il senso di vuoto
e per far fronte allo stress inevitabilmente presente nell'endometriosi.
Sebbene vi sia un effetto entiestrogenico del fumo di
sigaretta apparentemente favorevole in caso di endometriosi, va osservato che il fumo attraverso l'alterazione del metabolismo dell'estradiolo determina la formazione di
estrogeni catecolici inattivi (1), i quali possono risultare citotossici per
effetto di processi ossidativi dell'organismo. Inoltre, l'esposizione al cadmio (metallo con effetti estrogenici) presente nel fumo di sigaretta è stato associato ad un aumento del rischio di endometriosi (2). Peraltro, il fumo di sigaretta
aumenta significativamente il contenuto endometriale di Cd e Pb che
rappresentano dei metalloestrogeni che legandosi e attivando i recettori degli
estrogeni favoriscono le patologie dipendenti dagli estrogeni come tumori della
mammella e dell'endometrio, nonché l'endometriosi (3). Peraltro, il fumo di
tabacco oltre ad alterare l'equilibrio ormonale della donna, incrementa lo
stato infiammatorio e ciò costituisce un ulteriore fattore di rischio per lo
sviluppo di endometriosi (4).
Recentemente è stata riconosciuta un’origine fetale
fumo-correlata dell'endometriosi nel senso che l'esposizione al fumo materno
durante la vita fetale è associata a successivo sviluppo di endometriosi delle
figlie quando raggiungeranno l'età riproduttiva (5). Tale associazione si
ritiene sia in parte mediata dal lento tasso di crescita fetale che
notoriamente si osserva in caso di fumo in gravidanza (5), nonché dalle
alterazioni dello stato endocrino prenatale che possono condizionare in modo
permanente la secrezione ormonale postnatale e la suscettibilità ormonale
tessuto-specifica (6). Inoltre, si ritiene che l'esposizione del feto alle
diossine e ad altri componenti tossici delle sigarette alteri la sua funzione
immunitaria con conseguente maggiore vulnerabilità all'infiammazione e alla
produzione di endometrio ectopico (5, 7). Più specificamente è stata
riscontrata una forte associazione positiva tra il fumo materno all'inizio della
gravidanza e l'incidenza di endometriosi a esordio precoce nelle figlie (prima
del 25 anni) (5).
Oltre all’origine fetale fumo-correlata dell’endometriosi
ci sono studi che suggeriscono che esposizioni al fumo passivo durante
l'infanzia (8) o adolescenza sono associate al rischio di sviluppare
endometriosi in età riproduttiva (9).
Il trattamento dell'endometriosi varia soprattutto in funzione della severità dei sintomi ed in ogni caso si tende a prediligere l'approccio farmacologico con antidolorifici e nel sopprimere il ciclo con progestinici almeno finché non si desidera avere una gravidanza.
In ogni caso sono per attenuare l'impatto
dell'endometriosi sulla donna è importante rispettare degli stili di vita che
prevedono:
- fare un'ora di camminata veloce al giorno riduce fino al 30% le molecole infiammatorie e migliora l'umore
- Privilegiare cereali integrali (riso, farro, orzo, etc.), pesce, latticini, yogurt e frutta specie agrumi, banana, kiwi, mela, pesca, fragola.
- Limitare gli zuccheri semplici che determinando picchi di insulina promuovono l'infiammazione.
- Limitare alimenti che contengono omega-6 come l’olio di girasole ampiamente utilizzato nei prodotti da forno, nei prodotti confezionati, nelle merendine, nei biscotti.
- Limitare la carne rossa (al massimo una volta a settimana)
- Evitare alcolici.
- il fumo altera l’equilibrio ormonale, aumenta l'infiammazione e determina l’assunzione di metalloestrogeni; inoltre, il fumo incide negativamente sulla fertilità riducendo le probabilità di una gravidanza.