sabato 19 settembre 2020

I comportamenti sanzionabili dei fumatori

Gettare mozziconi a terra è il numero uno fra i comportamenti scorretti dei fumatori, una pratica estremamente nociva per l'ambiente così come lo è insabbiarli sulle spiagge, gettarli in mare, nei laghi e nei corsi d'acqua …o più a monte, nei servizi igienici. Pratiche purtroppo diffusissime nei fumatori che non considerano che stanno commettendo un illecito peraltro passibile di sanzione pecuniaria amministrativa.

Anni e anni di campagne educative che hanno sensibilizzato l'opinione pubblica puntando soprattutto sul buon senso dei fumatori non hanno prodotto risultati apprezzabili. In realtà i mozziconi continuano ad accumularsi sul nostro pianeta dagli anni '50 del secolo scorso ad oggi. Essi, infatti, non essendo biodegradabili, nel senso che non ci sono batteri o altri microrganismi in grado di degradarli in componenti che possono entrare nei cicli naturali, si disgregano in microplastiche e nanoplastiche tossiche con un accumulo nell'ambiente che persiste da quasi 70 anni.

La recente campagna nazionale di sensibilizzazione contro l’abbandono di mozziconi nell’ambiente promossa da Marevivo, “Piccoli gesti, grandi crimini”, per quanto lodevole, ha avuto come risultato pochi gesti virtuosi e il perseverare dell'abbandono indiscriminato dei mozziconi. Purtroppo il tabagista così come ha poco rispetto per sé fumando, ha poco rispetto per l’ambiente. Pertanto non rimane altra soluzione che intensificare i controlli, sanzionando i trasgressori con le multe previste che in questi casi ammontano da 60 a 300€.

Fra gli abbandonatori seriali di mozziconi non si ritengano esclusi coloro che usano tabacco sfuso e filtri cosiddetti biodegradabili promossi come alternativa sicura per l'ambiente; infatti, tali filtri una volta esposti ai processi di combustione/riscaldamento subiscono modifiche che compromettono le caratteristiche di biodegradabilità e biocompatibilità e poi da queste sigarette residuano mozziconi che in ogni caso contengono sostanze tossiche fortemente inquinanti per l'ambiente. Discorso analogo vale per i mozziconi delle HEETS, gli stick di tabacco delle IQOS, che però avendo la caratteristica di non bruciare e non emanare cattivo odore sarebbero di più facile raccolta in un piccolo quanto sconosciuto contenitore di stick usati, così come vengono elegantemente denominati questa tipologia di mozziconi che in ogni caso finiscono per essere dispersi nell’ambiente. Giova ricordare che ciò che i fumatori percepiscono come “rifiuto ambientale relativamente accettabile” è in realtà un inquinante tossico che rappresenta il 50% dei rifiuti mondiali raccolti nelle aree urbane, nonché il 40% di quelli raccolti nel Mar Mediterraneo (1). Per meglio comprendere il problema è importante sottolineare che anche se il carico nocivo di un singolo mozzicone è relativamente basso, ciò che amplifica il problema è proprio l’elevatissimo numero di mozziconi dispersi nell'ambiente.

Altro comportamento scorretto è quello dei lanciatori seriali di mozziconi. Se i mozziconi sono gettati da finestre, balconi o terrazze il fatto può rientrare nella fattispecie del getto pericoloso di cose (di cui all'art. 674 del c.p.). Sbaglia chi ritiene che, gettando mozziconi di sigarette dalla finestra, si rischia solo se si danneggia qualcuno, se si ustionano i capelli a un passante o si provoca qualche altra ustione. Il reato di getto di cose pericolose, infatti, scatta a prescindere dai danni. Il che significa che si può essere denunciati per il lancio di una sigaretta anche per un singolo e isolato episodio: basta solo la potenzialità lesiva del gesto e non ciò che esso ha effettivamente determinato o l’abitualità del comportamento.

Se il getto pericoloso di cose avviene in luogo privato è possibile segnalare il fatto anche alle autorità di Pubblica sicurezza (ad esempio la polizia, i carabinieri, ecc.) e si configura come reato punibile con pena inferiore ai 5 anni di reclusione. D'altra parte se è possibile beneficiare dell’immediata archiviazione in considerazione della «particolare tenuità del fatto», è anche vero comunque che la fedina penale resta ugualmente sporca.

Analogo discorso vale se si lancia il mozzicone da finestrini di veicoli in movimento. La Corte di Cassazione ha dichiarato che il lancio di mozziconi dal finestrino di un’auto può essere ricondotto al reato di getto illecito e pericoloso, condannato dal codice penale. L’ammenda in questo caso non è più amministrativa, e può essere punibile con l’arresto fino a un mese.

Proseguendo con i comportamenti sanzionabili, molto diffuso è quello di coloro che al momento di spegnere il mozzicone lo infilano negli anfratti più improponibili.

Detta pratica illecita meriterebbe una sanzione superiore rispetto al semplice gettare a terra in quanto richiede maggiore impegno per la raccolta di questi mozziconi. Parimenti è deprecabile l’abitudine di alcuni che sono soliti infilare mozziconi nelle bottiglie di birra o nelle lattine di coca-cola; in questi casi vengono accoppiati rifiuti diversi e difficili poi da separare ai fini della raccolta differenziata. Ma ancora più grave è fumare in luoghi dove è vietato e successivamente spegnere i mozziconi infilandoli in fessure arrecando danno a strutture e arredi.

Questa foto è stata scattata in uno dei tanti ospedali della Campania dove i fumatori sembrano dilettarsi a spegnere i mozziconi negli infissi di finestre che ne risulteranno irrimediabilmente deteriorati anche qualora i mozziconi dovessero essere pazientemente rimossi.

Sul fumo passivo si sono versati fiumi di parole tuttavia la consapevolezza del danno da fumo passivo spesso non sfiora la mente del fumatore. I fumatori più attenti magari sono consapevoli del fumo passivo detto di "seconda mano", affermando di fumare fuori al balcone e non in presenza dei bambini senza prendere in considerazione il fumo cosiddetto di "terza mano" conseguente al rilascio nell'ambiente di residui tossici che vanno a depositarsi su vestiti, tappezzeria, mobili, oggetti, oltre che sulla pelle e sui capelli e possono rimanere sospese nell'aria per giorni e giorni o mesi.  Il fumo di terza mano è particolarmente dannoso per bambini e animali domestici che essendo più vicini al pavimento ne subiscono maggiormente l’esposizione. Infine, meno ancora nota è l’emissione da mozziconi che una volta spenti e raffreddatisi emettono ancora sostanze chimiche nell'aria; la maggior parte di tali sostanze vengono emesse nelle prime 24 ore, ma continuano ad essere emesse in maniera significativa per almeno una settimana; queste emissioni sono state denominate dai ricercatori del National Institute of Standards and Technology (NIST) come after smoke. Quindi anche se non si fuma attivamente e si è lasciato aerare, ma nell'ambiente ci sono dei mozziconi spenti, da essi vengono emesse ugualmente sostanze chimiche tossiche. In base a ciò risulta particolarmente importante svuotare i posaceneri dopo l’uso.

A proposito delle sanzioni sul fumo passivo si rileva che il tabagista sorpreso a fumare in auto in presenza di un minore al di sotto dei 12 anni o di donna in gravidanza, può incorrere in una multa e relativa sanzione da 50,00 € a 500,00 €. Fumare in auto in presenza di minori dai 12 ai 18 anni è un’azione che viene punita applicando la regola standard che vieta il fumo nei luoghi pubblici. In questo caso la sanzione pecuniaria applicata va da un minimo di 25,00 € a un massimo di 250,00 €. L’articolo 24 del Dlgs. n. 6/2016 vieta al fumatore di accendersi una sigaretta nella zona circostante ospedali o strutture universitarie ospedaliere, anche se all’interno del proprio abitacolo. Per una ragione invece educativa è vietato fumare nelle pertinenze delle scuole, anche se in un parcheggio.

In effetti smettere di fumare è un percorso di crescita personale di cui si può giovare l’intera società e l'intero pianeta Terra.

1. Gianrocco Martino, Giuseppe Gorini, Elisabetta Chellini: Anche i mozziconi di sigaretta hanno un impatto sull'ambiente e la salute: alcune considerazioni preliminari. Epidemiol Prev 2013; 37 (6): 396-399.

Guglielmo Lauro
(medico)