domenica 28 aprile 2019

Anedonia e smettere di fumare: il recupero del piacere perduto

L'anedonia indica una diminuzione di felicità, d’interesse e piacere nei confronti di esperienze normalmente piacevoli; non necessariamente il suddetto sintomo è indice di psicopatologia, infatti, l’anedonia può semplicemente rappresentare un sintomo di astinenza da tabacco (1). Spesso l’anedonia è responsabile di ripetute ricadute in fumatori con disturbi psichiatrici, specialmente in quelli affetti da depressione. Molti studi hanno rilevato che i fumatori hanno circa 2-3 volte più probabilità di soffrire di depressione rispetto ai non fumatori (2).
Il fumatore che, smettendo di fumare, sperimenta l'anedonia verosimilmente utilizza la nicotina come potenziatore di ricompensa (3). Secondo alcuni ricercatori (4) l’anedonia è spesso preesistente al fumo ed essa può diventare poco o per niente percepibile nel fumatore quando è compensata dalla nicotina. Addirittura il picco di nicotina di ciascuna sigaretta può consentire ai fumatori anedonici di provare momenti temporanei di piacere e interesse verso le ricompense naturali. Tuttavia, si tratta pur sempre di individui che nel complesso rimangono poco reattivi al piacere, compreso quello derivante dal fumo di sigaretta, per cui spesso tentano di smettere di fumare sperimentando sintomi negativi come anedonia, appiattimento affettivo, tristezza, deficit attentivo, malessere generale, etc. 
Quindi l'anedonia è associata a più numerosi fallimenti nei tentativi di cessazione del fumo ed è caratterizzata da ricadute precoci; peraltro, va osservato che anche livelli molto lievi di umore depresso possono essere associati a difficoltà di dismissione dal fumo di tabacco e forte dipendenza da nicotina (5).
Gli studi scientifici hanno rivelato che gli individui depressi che soddisfano i criteri sintomatici per il sottotipo malinconico (depressione malinconica) hanno tassi più elevati di dipendenza da nicotina nel corso della vita, mentre la depressione atipica non è associata alla dipendenza da nicotina (5).
Ad ogni modo, il trattamento dovrebbe mirare a far fronte agli stimoli appetitivi che si verificano durante le fasi acute dell'astinenza e che appaiono particolarmente problematici nei fumatori anedonici (6). Sono quindi indicati interventi farmacologici appropriati (es. bupropione, se necessario anche ad alti dosaggi), nonché interventi psicologici di tipo cognitivo comportamentale o di tipo dinamico.
Va sottolineato che i circuiti cerebrali di ricompensa, a causa del fumo di tabacco, possono andare incontro ad alterazioni funzionali e microstrutturali tali da compromettere la capacità del cervello di mediare le ricompense; infatti, diversi studi hanno riscontrato, nelle regioni cerebrali coinvolte nei circuiti di ricompensa dei fumatori, minore volume e densità di materia grigia rispetto ai mai fumatori (7). Ed è verosimile che le alterazioni riscontrate siano alla base di un appiattimento delle emozioni, oltre a determinare anche un'accentuazione di comportamenti impulsivi.
Dunque preso atto che i fumatori sperimentano anedonia maggiormente rispetto ai non fumatori, va rimarcato il dato positivo che smettendo di fumare, la sintomatologia anedonica tende generalmente a migliorare. Infatti, la ricerca scientifica conferma che sebbene ci sia una solida relazione bidirezionale tra anedonia e dipendenza tabagica è importante sottolineare che i sintomi anedonici, più o meno mascherati dalla nicotina, tendono poi a ridursi a partire da almeno un paio di mesi dopo la cessazione del fumo di tabacco (7).

Si allega il test di autovalutazione SHAPS (Snaith-Hamilton Pleasure Scale), uno strumento pratico che esplora 4 domini di esperienza edonica: interesse/svago, interazione sociale, esperienza sensoriale e cibo/bevande. In caso di punteggio che indica un tono edonico diminuito (valore > 2) è consigliabile l'aiuto di uno psicologo e/o di uno psichiatra.



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1. Cook JW, Piper ME, Leventhal AM, Schlam TR, Fiore MC, Baker TB: Anhedonia as a component of the tobacco withdrawal syndrome. J Abnorm Psychol. 2015 Feb;124(1):215-25).
2. Liverant GI, Sloan DM, Pizzagalli DA, Harte CB, Kamholz BW, Rosebrock LE, Cohen AL, Fava M, Kaplan GB: Associations among smoking, anhedonia, and reward learning in depression. Behav Ther. 2014 Sep;45(5):651-63.
3. Cook JW, Spring B, McChargue D: Influence of nicotine on positive affect in anhedonic smokers. Psychopharmacology (Berl). 2007 May;192(1):87-95.
4. Guillot CR, Halliday TM, Kirkpatrick MG, Pang RD, Leventhal AM: Anhedonia and Abstinence as Predictors of the Subjective Pleasantness of Positive, Negative, and Smoking-Related Pictures. Nicotine Tob Res. 2017 Jun 1;19(6):743-749
5. Leventhal AM, Kahler CW, Ray LA, Zimmerman M. Refining the depression-nicotine dependence link: patterns of depressive symptoms in psychiatric outpatients with current, past, and no history of nicotine dependence. Addictive behaviors. 2009;34(3):297-303.
6. Leventhal AM, Waters AJ, Kahler CW, Ray LA, Sussman S: Relations between anhedonia and smoking motivation. Nicotine Tob Res. 2009 Sep;11(9):1047-54.
7. Gallinat J, Meisenzahl E, Jacobsen LK, Kalus P, Bierbrauer J, Kienast T, Witthaus H, Leopold K, Seifert F, Schubert F, Staedtgen M: Smoking and structural brain deficits: a volumetric MR investigation. Clinic for Psychiatry and Psychotherapy, Charité University Medicine, St Hedwig Krankenhaus, Turmstrasse 21, 10559 Berlin, Germany. juergen.gallinat@charite.de. Eur J Neurosci. 2006 Sep;24(6):1744-50.
Guglielmo Lauro
(medico)