mercoledì 31 maggio 2017

World No Tobacco Day 2017: "Tabacco - una minaccia per lo sviluppo"

In riferimento all'ultimo rapporto annuale sul fumo dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia, rispetto allo scorso anno, diminuiscono in maniera consistente gli uomini (-3,4%), ma aumentano in maniera ancora più consistente le donne (+3.6%) (1). Il divario di genere ha raggiunto il valore più basso mai registrato (3.1%) e nel complesso si rileva rispetto allo scorso anno un'ulteriore lieve crescita della popolazione di fumatori che passa dal 22% al 22,3% (1). In conclusione la prevalenza del numero di fumatori in Italia è pressoché invariata negli ultimi 9 anni e a prescindere dal sesso, il fumo in Italia continua a causare 80mila decessi all'anno. 
In Italia le sole morti premature causate dal tabagismo, comportano una perdita finanziaria pari a circa 51 miliardi e 601 milioni di euro, ossia il 3,51 % del PIL del nostro Paese (2). Tuttavia sembra si dia maggiore attenzione ad interventi di prevenzione che coinvolgono altre dipendenze che, seppure importanti, hanno minore impatto sanitario, sociale ed economico. Un apparente paradosso da molti attribuito alla insufficiente visibilità dei CAF che tuttavia denunciano anche uno scarso interessamento istituzionale (3).
Questi dati suggeriscono che bisogna continuare a contrastare il fumo e ad insistere con interventi di prevenzione contro una delle più grandi minacce alla salute pubblica che l’umanità abbia mai affrontato: il fumo di tabacco.
Allo stato attuale, la seconda regione più popolosa di Italia, la Regione Campania, nell'ambito delle strategie nazionali nella lotta al tabagismo non ha attivato programmi specifici sul fumo (4).
Eppure il fumo investe prevalentemente fasce di popolazione che versano in maggiore difficoltà economica ed è strettamente associato all'uso di sostanze stupefacenti, all'abuso di alcol, al gambling nonché alla comorbilità psichiatrica. Sono numerosissimi i lavori scientifici che hanno osservato una relazione tra suicidio e fumo di tabacco; anzi lavori più recenti considerano il fumo come un fattore di rischio indipendente per il suicidio (5). Inoltre, il fenomeno del tabagismo è ancora più preoccupante dal momento che investe non solo il mondo della criminalità organizzata locale, ma anche organizzazioni terroristiche internazionali come Al Qaeda, ISIL/ISIS, Hezbollah, Hamas, FARC, IRA, ETA, PKK, al-Nusra Front, che finanziano le proprie casse proprio attraverso il contrabbando di sigarette.
In Regione Emilia Romagna le prestazioni anti-tabacco sono esenti da ticket, utilizzando il codice nazionale delle dipendenze (014.304 per sostanze stupefacenti e psicotrope) con esenzione valida, analogamente a tutte le altre dipendenze, per un periodo di 2 anni nel percorso di disassuefazione dal fumo; pur essendo esclusi sia la terapia farmacologica che gli esami diagnostici per le malattie fumo-correlate.
Lo slogan scelto dall'OMS per la Giornata Mondiale contro il Tabacco (Tobacco: a threat to development, "Tabacco: una minaccia per lo sviluppo"), mette in evidenza come esso comprometta lo sviluppo attraverso:
  • l'incremento della povertà
  • il lavoro minorile (il 10-14% dei bambini di famiglie che coltivano il tabacco lavorano nei campi saltando la scuola)
  • la riduzione della produttività economica per disabilità e malattie fumo-correlate
  • scelte alimentari più povere da parte delle famiglie con fumatori
  • inquinanti che avvelenano l'ambiente (i mozziconi di sigaretta rappresentano il 30-40% di tutti gli interventi di bonifica urbani e lungo le coste)
  • le morti premature che nei Paesi a basso e medio reddito per l'80% sono conseguenza del fumo di tabacco (6).


1. Pacifici R: L'Osservatorio fumo, alcol e droga presenta il rapporto nazionale sul fumo 2017. XIX CONVEGNO NAZIONALE TABAGISMO E SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ISS, 31 maggio 2017.
3. Martucci P: I Centri Antifumo a gestione pneumologica. XIX CONVEGNO NAZIONALE TABAGISMO E SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ISS, 31 maggio 2017
4. Galeone D: Le strategie nazionali nella lotta al tabagismo. XIX CONVEGNO NAZIONALE TABAGISMO E SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ISS, 31 maggio 2017.
5. Christofferson DE, Hamlett-Berry K, Augustson E: Suicide Prevention Referrals in a Mobile Health Smoking Cessation Intervention. Am J Public Health. 2015 Aug;105(8):e7-9.

lunedì 15 maggio 2017

15 maggio: Giornata Internazionale delle Famiglie (International Day of Families): fumo e adolescenza

La Giornata Internazionale delle Famiglie promuove la consapevolezza delle problematiche familiari alla luce dei processi sociali, economici e demografici. Tema di quest'anno è "Famiglie, istruzione e benessere". A tale proposito si sottolinea il ruolo chiave della famiglia nella diffusione del fenomeno dell'addiction (dipendenza patologica) e prima di tutto del fumo di tabacco.
Negli adolescenti i bisogni soddisfatti dal fumo sono solo in minima parte legati al piacere, mentre sono più strettamente connessi a bisogni di natura socio-emozionale (immagine positiva di sé, senso di appartenenza, buona autostima). Questa modalità di approccio al fumo da parte dei giovani tuttavia compromette le loro capacità di affrontare in maniera matura ed equilibrata le situazioni di stress con le più opportune strategie. Peraltro, un'indagine effettuata dal Dipartimento Dipendenze dell'ASL Caserta da febbraio a maggio 2017 su un campione di 2844 ragazzi che frequentano le III classi di vari istituti di scuola media superiore della provincia di Caserta (età media 16 anni; range 15-23 aa), ha evidenziato, nel suddetto campione, una prevalenza di fumatori del 50,9% di cui 21,3% di fumatori abituali e 29,6% di fumatori occasionali. 
L'adolescenza è un periodo in cui il cervello va in contro a meccanismi cosiddetti di plasticità cerebrale ovvero a continui meccanismi di rimodellamento cerebrale che favoriscono l’apprendimento di alcune competenze, l'acquisizione di determinati comportamenti e l'abbandono di altri, anche in relazione alle esperienze vissute da ciascuno.
Tuttavia nel cervello dell'adolescente lo sviluppo dei circuiti cerebrali avviene in maniera non omogenea, il circuito cerebrale cosiddetto della gratificazione ha uno sviluppo più precoce rispetto ai circuiti destinati alle funzioni di controllo esecutivo, localizzati nelle parti più anteriori del cervello (corteccia frontale e prefrontale). Lo sviluppo della corteccia cerebrale avviene tendenzialmente dalla parte posteriore verso la parte anteriore del cervello.
Nell'adolescenza dunque prevalgono impulsi volti a ricercare azioni gratificanti che spesso si rivelano come una maggiore propensione al rischio. Solo successivamente si sviluppano e intervengono quelle porzioni del cervello che esercitano un'azione di controllo, moderano queste pulsioni in base ad un'analisi vantaggi/svantaggi con valutazioni più ponderate e più a lungo termine. Questa disomogeneità di sviluppo è legata ad una necessità evoluzionistica di esplorare nuove strade e fare nuove esperienze, guidate prevalentemente da meccanismi di ricompensa/gratificazione con conseguenti comportamenti di maggior audacia e di propensione a condotte a rischio (fumo, alcol, droghe illegali, etc.).
Più specificamente possiamo dire che in età adolescenziale è molto più facile che a seguito di ripetute assunzioni di sostanze d'abuso (legali o illegali) o di ripetizione ossessiva di condotte legate al circuito della gratificazione (gioco problematico, internet, shopping, lavoro, sesso, relazioni affettive) si determinino profondi cambiamenti plastici cerebrali che finiscono per rendere l'individuo schiavo di questi comportamenti.
Come proteggere i giovani da questa propensione al rischio?
  • Rendere lo studio/la scuola più stimolante: bisognerebbe tener conto di quanto sia prezioso il cervello dei più giovani che è più esplorativo; è in questa fase che possono emergere i talenti che dunque andrebbero sostenuti.
  • Tendere a sviluppare qualità più emozionali e sociali: affettività, generosità, empatia, etc. che sono fattori predittivi di successo nella vita più ancora dell'intelligenza e del talento. Tali qualità sono delle competenze che possono essere acquisite primariamente nell'ambiente familiare e poi in quello sociale.
  • Progettualità: guardare al futuro e organizzarlo in base a ciò che si vuole fare.
  • Educazione esercitata dai genitori secondo il modello della genitorialità autorevole che parte dall'ascolto e dal rispetto dei figli, che a loro volta imparano ad ascoltare e rispettare gli altri; le ricerche dimostrano che gli adolescenti educati con questo modello crescono in modo più sano, la loro salute mentale è migliore come migliori sono i loro risultati scolastici, mostrano maggiore felicità e più difficilmente si mettono nei guai. Più specificamente le componenti principali di questo modello presuppongono che il genitore: a) sia affettuoso e partecipe; b) sia fermo e coerente (che abbia aspettative e regole e le faccia rispettare); c) incoraggi il desiderio e la necessità del giovane di essere sempre più indipendente e autonomo; d) rappresenti un modello di riferimento (role model) per il figlio o la figlia.
La famiglia rappresenta dunque lo strumento più efficace e sostenibile per intervenire sull'addiction e sul disagio sociale che ne deriva.

Guglielmo Lauro
(medico)