martedì 5 giugno 2018

05.06.2018 Giornata Mondiale dell'Ambiente - World Environment Day (WED): l'impatto ambientale del tabacco

L'impatto ambientale del tabacco è molto rilevante: i danni sull'ambiente sono tanto disastrosi quanto quelli che si evidenziano sulla salute umana. Anzi il tabacco rappresenta una delle più grandi minacce alla salute della nostra biosfera ed incide su vari livelli: coltivazione, lavorazione/produzione, consumo, smaltimento.
Nella fase di coltivazione, le piante di tabacco necessitano di quantità molto elevate di sostanze nutritive, tanto che impoveriscono notevolmente il terreno. Infatti, dopo la raccolta del tabacco si evita di riutilizzare lo stesso terreno per i due anni successivi altrimenti si avrebbe una produzione di pessima qualità, ma non può essere neanche utilizzato per grano o cereali, al massimo sullo stesso terreno si possono coltivare tuberi. Quindi per ottenere facilmente grandi e sistematiche coltivazioni di tabacco di qualità si impiegano terreni preferibilmente vergini, magari anche abbattendo foreste pur di far posto a nuove colture di tabacco. Si calcola che ogni anno si abbattono circa 2 milioni e mezzo di ettari di foresta per coltivare tabacco. Tutto questo accelera il deterioramento del suolo, porta alla desertificazione, mette a rischio oltre 2 milioni di specie animali, riduce la sicurezza dei territori per l'aumentato rischio di alluvioni, frane e smottamenti e mette in crisi intere comunità locali. Peraltro, la coltivazione di piante di tabacco si pone in diretta concorrenza con la coltivazione di prodotti alimentari che invece potrebbero sfamare le popolazioni le quali invece sono coinvolte nella coltivazione, raccolta e lavorazione del tabacco. In altre parole, il tabacco impoverisce sia i terreni sia coloro che sono coinvolti nella lavorazione del tabacco; infatti, la tabacchicoltura richiede un certo impegno economico per l'acquisto di grosse quantità di concimi chimici (fosfati, sostanze azotate e potassio), antiparassitari e pesticidi. Quindi i terreni oltre ad essere impoveriti sono anche contaminati da numerose sostanze chimiche che poi vanno ad inquinare anche le risorse idriche locali. 
Per quanto riguarda i processi di lavorazione/produzione del tabacco da fumo vengono abbattuti ettari ed ettari di foreste in modo da avere legna da ardere per essiccare le foglie di tabacco; il conseguente utilizzo di alberi come combustibili e la deforestazione sono causa di aumento della CO2 nell'atmosfera e quindi dei cambiamenti climatici. Inoltre, all'aumento della CO2 contribuiscono anche i non rari incendi innescati da mozziconi di sigaretta.
Il consumo delle sigarette concorre all'inquinamento ambientale in maniera diretta, degradando la qualità dell'aria (attraverso i gas, le polveri sottili e le numerose sostanze tossiche che si sprigionano dalla combustione), ed in maniera indiretta, attraverso i mozziconi che sono un rifiuto tossico che entrando in contatto con l'acqua libera gran parte delle sostanze tossiche in esso concentrate. 
I mozziconi di sigaretta sono costituiti da acetato di cellulosa, materiale che tende a disperdersi in pezzi più piccoli, senza mai degradarsi completamente e partecipa al carico nocivo dei prodotti da fumo.
Guglielmo Lauro