lunedì 1 luglio 2013

No al fumo in spiaggia!

Mentre in Francia si diffondono le spiagge senza tabacco (plage sans tabac), così come pure in Spagna (playas sin humo), in Italia quello delle spiagge senza fumo sembra ancora un provvedimento troppo impopolare. Il malcostume di gettare le cicche in spiaggia è purtroppo ancora molto diffuso... negli ultimi 4 anni, l'associazione ambientalista Marevivo, ha raccolto lungo le coste italiane una quantità di mozziconi che messi in fila coprirebbero la distanza tra Roma e Bologna, insomma quasi 10 milioni di cicche sottratte al mare e alla spiaggia!
L'idea diffusa nei fumatori è che in spiaggia si è all'aperto, e quindi si può fumare liberamente. Ma a tale proposito, è giusto menzionare uno studio presentato quest'anno dall'Istituto Nazione dei Tumori di Milano, condotto in una spiaggia della riviera livornese, in cui si è rilevato che circa il 90% dei bagnanti avverte più volte al giorno il fumo di tabacco dei vicini di ombrellone e circa il 50% ne è infastidito e si sente danneggiato. Inoltre, detto studio ha riscontrato che l'esposizione al fumo derivante da 2 sigarette fumate determina, nell'arco di 5 metri, dei picchi di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) nell'aria fino a 7 volte superiori ai valori standard considerati non pericolosi per la salute. Ovvero, i livelli di questi potenti inquinanti atmosferici risultano maggiori rispetto a quelli di una città inquinata.
Tuttavia una riflessione che molto spesso i fumatori fanno è quella di accomunare il problema del tabagismo a quello dell'inquinamento derivante dalle automobili, e quello derivante dalle industrie che con i loro scarichi inquinano oltre che l'aria anche il terreno compromettendo dunque non solo ciò che respiriamo ma anche ciò che mangiamo. Ed in tal modo raffigurano il problema del vivere in una città inquinata come l'equivalente di fumare un tot di sigarette al giorno. Per cui riconducono il problema dell'inquinamento in termini di sigarette che si è costretti a fumare cui vanno aggiunte quelle che si concedono volontariamente; quindi, in fin dei conti il danno non viene percepito in maniera così tanto grave. 
In realtà non è corretto rapportare l'inquinamento derivante dal traffico veicolare a quello del fumo di tabacco, sono due cose molto differenti: i composti presenti nelle sigarette, infatti, sono solo in parte comuni a quelli presenti nell'inquinamento atmosferico (ad es. alcuni IPA). 
Tuttavia, si ricorda che fumo e smog sono due inquinanti che si potenziano a vicenda: è come se 1 più 1 non facesse 2, ma 3. Quindi se già si vive in una città inquinata, fumare è ancora più dannoso.
Guglielmo Lauro