La solidarietà ha un costo in ogni dove, ma quella che l'Italia riserva ai migranti che giungono all'isola di Lampedusa costa di più. Il menù prevede vitto, alloggio, vestiti, un po' di euro per telefonare (una scheda da 5 euro ogni dieci giorni) e pure un pacchetto di sigarette al giorno, naturalmente tutto gratis. Nessuno discute le politiche di accoglienza per quei poveracci che sbarcano a Lampedusa, ma comprar loro anche le sigarette pare un controsenso oltre che un'esagerazione.
Dall'inizio del 2011, lo Stato italiano ha dato alla "Lampedusa Accoglienza", la cooperativa che gestisce sull'isola il ricovero degli immigrati che lì sbarcano, anche una quota da destinare all'acquisto di un pacchetto da 10 sigarette al giorno per ciascun immigrato maggiorenne. La cifra, come sottolinea Mariateresa Conti de "il Giornale", fa parte del "pacchetto" non di sigarette, ma di 33,42 euro al giorno per ogni immigrato che il Ministero dell'Interno assegna alla cooperativa (secondo quanto stabilito dal capitolato di appalto con il Viminale). Tra le varie voci riportate nel prospetto analitico, c'è per l'appunto quella delle sigarette che, da gennaio a settembre 2011, è arrivata a 450mila euro. Alla fine dell'anno, insomma, dovrebbe trattarsi di circa 600mila euro, molto di più di 1 miliardo delle vecchie lire, non proprio bruscolini, insomma... Una cifra consistente che dà anche l'idea del business che si sviluppa attorno al dramma dell'emergenza immigrazione.
Certo, gli immigrati vanno aiutati e sostenuti quando sbarcano sull'isola senza più nulla. Ed ecco quindi le legittime spese per i pasti (tre al giorno), i vestiti, perfino per le schede telefoniche per consentire loro di chiamare a casa. Ma senza sigarette non possono proprio stare? E perché mai uno Stato, che combatte il fumo e sui pacchetti fa scrivere chiaramente che il fumo nuoce alla salute, poi passa dal tabaccaio a prenderle e stacca pure un assegno bello corposo?
A parte il fatto che con la fornitura di Marlboro agli immigrati il Governo e il Ministero della Salute smentiscono le campagne anti-fumo (e anti-cancro), non si capisce perché lo Stato debba spendere soldi dei cittadini per avvelenare i migranti.
Ma quella voce di capitolato sulle "sigarette" davvero non si potrebbe eliminare e destinare gli stessi soldi ad altri progetti, magari sempre su Lampedusa? Sia per gli immigrati stessi che per i lampedusani. Che poi questi ultimi, volenti o nolenti, sull'isola restano tutto l'anno; e sicuramente non vorranno passare le giornate anche a spazzare le cicche degli immigrati.
Ma quella voce di capitolato sulle "sigarette" davvero non si potrebbe eliminare e destinare gli stessi soldi ad altri progetti, magari sempre su Lampedusa? Sia per gli immigrati stessi che per i lampedusani. Che poi questi ultimi, volenti o nolenti, sull'isola restano tutto l'anno; e sicuramente non vorranno passare le giornate anche a spazzare le cicche degli immigrati.
Guglielmo Lauro