martedì 29 aprile 2014

Automedicarsi con nicotina per fronteggiare condizioni di stress: un errore giovanile comune che può favorire comportamenti a rischio

Liberarsi dalle catene della dipendenza è tanto più facile quanto più precocemente si interviene, altrimenti sarà davvero difficile sottrarsi alla spirale dei disturbi dell'umore (specialmente stati ansiosi e depressivi), dei disturbi del sonno, nonché di altri problemi legati allo stress. 
Secondo una recente indagine della Società Italiana di Psichiatria (2013), sono soprattutto i meno abbienti, i giovanissimi e le donne ad essere colpiti da stati ansiosi e depressivi di vario tipo. Dunque, in un quadro generale segnato da una crescente precarietà economica e lavorativa che coinvolge soprattutto i giovani, stress e ansia assumono sempre più i toni di una reale emergenza sociale. In questo contesto trova terreno fertile il consumo di tabacco. Quest'ultimo, infatti, è strettamente associato a fenomeni di ansia e depressione del periodo adolescenziale, ed è utilizzato spesso come forma di auto-medicazione per lo stress emotivo (1). A tale proposito, uno studio effettuato su studenti suddivisi in fumatori leggeri (5-12 sigarette al giorno) e non fumatori ha evidenziato che i primi, comparati con i secondi, si sentivano nel complesso significativamente più scontenti, agitati, tesi, litigiosi, arrabbiati, impazienti, ostili, infastiditi e disgustati, nonché con maggiore esperienza di vertigini (2). Inoltre, sempre in detto studio è emerso che dopo specifici test cognitivi i fumatori, rispetto ai non fumatori, si sentivano maggiormente dispettosi, ribelli, incapaci e mostravano maggiore sudorazione, suggerendo che i fumatori erano maggiormente suscettibili di cambiamenti d'umore in risposta a stress (2). Da qui alla degenerazione verso comportamenti a rischio (aggressività fisica, addiction) il passo è breve. Infatti, una stretta relazione fra questi comportamenti è stata osservata con il fumo di tabacco (3).
Numerosi lavori oramai confermano il legame tra il consumo di tabacco e problemi comportamentali (impulsività, iperattività) oltre a problemi di aggressività autodiretta (suicidi, autolesionismo) ed eterodiretta (con condotte criminose e atti delinquenziali) (4).
L'ostilità intesa come tratto di personalità che si manifesta con attitudini ciniche e sfiducia generale verso gli altri, è associata con lo stato di fumatore di tabacco e con il rischio di ricaduta (5).
In Italia è stato effettuato un sondaggio effettuato su scala nazionale relativo ai modelli di consumo di sostanze ricreazionali in relazione a modelli comportamentali; i risultati di tale studio hanno evidenziato che nel complesso, il fumo di sigaretta, così come l'uso di droghe illegali, l'assenteismo, il ridotto controllo genitoriale, le frequenti serate trascorse fuori casa e l'influenza dei pari risulta fortemente associato con i comportamenti aggressivi alcol-correlati (6).

1. Carceller-Maicas N, Ariste S, Martínez-Hernáez A, Martorell-Poveda MA, Correa-Urquiza M, M Digiacomo S: [Smoking as a form of self-medication for depression or anxiety in young adults: results of a mixed-methods study]. Adicciones. 2014;26(1):34-45.
2. File SE, Dinnis AK, Heard JE, Irvine EE: Mood differences between male and female light smokers and nonsmokers. Pharmacol Biochem Behav. 2002 Jun;72(3):681-9.
3. Slavin M, Pilver CE, Hoff RA, Krishnan-Sarin S, Steinberg MA, Rugle L, Potenza MN: Serious Physical Fighting and Gambling-Related Attitudes and Behaviors in Adolescents. J Behav Addict. 2013 Sep 1;2(3):167.
4. Evren C, Evren B, Bozkurt M: Tobacco use among 10th grade students in Istanbul and related variables. Asian J Psychiatr. 2014 Apr;8:69-75.
5. Quinn A, Sekimura S, Pang R, Trujillo M, Kahler CW, Leventhal AM: Hostility as a predictor of affective changes during acute tobacco withdrawal. Nicotine Tob Res. 2014 Mar;16(3):335-42.
6. Siciliano V, Mezzasalma L, Lorenzoni V, Pieroni S, Molinaro S: Evaluation of drinking patterns and their impact on alcohol-related aggression: a national survey of adolescent behaviours. BMC Public Health. 2013 Oct 10;13:950.

martedì 22 aprile 2014

22 aprile 2014: Earth Day (Giornata della Terra) - Green Cities

Tema della Giornata della Terra 2014 è quello delle città verdi (green cities) ed è rivolto ad attivare investimenti per migliorare l'ambiente delle nostre città e creare un futuro sostenibile.
Ci sono milioni di piccoli rifiuti tossici proprio dove viviamo, lavoriamo e dove i bambini giocano: le cicche di sigaretta. Esse rappresentano il tipo di inquinante più diffuso nelle strade, nelle spiagge e nei corsi d'acqua del nostro pianeta. Ogni mozzicone contiene sostanze chimiche tossiche e cancerogene che possono percolare nel terreno avvelenando la fauna selvatica e minacciando di contaminare sorgenti d'acqua.




In Italia ogni anno vengono gettati nell'ambiente circa 72 miliardi di mozziconi di sigarette; essi rappresentano il 50% dei rifiuti delle aree urbane (parchi, strade) in tutto il mondo e il 40% dei rifiuti del Mar Mediterraneo (1). Purtroppo secondo diversi sondaggi, i mozziconi di sigaretta sono considerati dai fumatori e non fumatori come rifiuto comune e accettabile nell'ambiente (1). 
Oltre alla soluzione ecologica e salutare di non fumare, vale la pena di ricordare ai fumatori di non abbandonare cicche nell'ambiente. Peraltro, prima di depositare la cicca nei rifiuti, sarebbe consigliabile eliminare l'eventuale tabacco residuo che eccede dalla cicca e poi riporre, nell'apposito raccoglitore, il filtro che rappresenta la parte più tossica e più inquinante.

1. Martino G, Gorini G, Chellini E: [Even cigarette butts can impact environment and health: preliminary considerations]. Epidemiol Prev. 2013 Nov-Dec;37(6):396-9.
Guglielmo Lauro
(medico)

mercoledì 16 aprile 2014

World Voice Day: 16 aprile - facciamo luce sull'edema di Reinke


L'edema di Reinke è una condizione patologica benigna della laringe che coinvolge le corde vocali ed è generalmente osservabile in fumatori di mezza età con maggiore incidenza nel sesso femminile (1).
Tuttavia si può precisare che il fumo è il principale fattore eziologico nello sviluppo di edema di Reinke (2, 3), che spesso si manifesta con la tipica voce bassa e rauca del fumatore.
In seguito all'azione della nicotina, in un lasso di tempo di alcuni anni, tra la superficie della corda vocale ed il muscolo si forma una raccolta gelatinosa quasi sempre bilaterale e simmetrica, che forma due grossi polipi che vibrano durante la respirazione e la fonazione.

A volte i polipi  diventano talmente grandi da determinare anche un disturbo della respirazione, specialmente in concomitanza con infezioni delle alte vie respiratorie.
Nella quasi totalità dei casi l'edema di Reinke si associa a LARINGITE CRONICA, uno stato infiammatorio dei tessuti laringei che ha il carattere di PRE-CANCEROSI FACOLTATIVA, cioè di una lesione che potenzialmente può trasformarsi in un tumore della laringe. 
È bene ricordare che proprio sulle corde vocali si concentra la stragrande maggioranza dei tumori maligni della laringe, e che le lesioni precancerose della laringe sono notoriamente correlate all'abitudine al fumo (4).

LA DIAGNOSI
Il paziente si presenta quasi sempre dall'otorinolaringoiatra per una progressiva modifica del tono delle voce che diviene “caldo” e “vibrato”. Occasionalmente compaiono dei forti cali di voce. L'esame otorino standard consente di evidenziare la lesione e un approfondimento diagnostico con videoendoscopia aiuta ad escludere la presenza di aspetti clinici che possano far pensare ad un concomitante processo maligno.

LA CURA 
È essenziale l'astensione dal fumo. 
Nei casi con una notevole componente infiammatoria è necessario dapprima somministrare un trattamento antinfiammatorio, quindi lo specialista otorino procede all'asportazione microchirurgica delle lesioni, in due sedute separate. 
Occorre, infatti, evitare l'asportazione simultanea dell'edema di Reinke sulle due corde vocali, per non incorrere nella formazione di SINECHIE, cicatrici svantaggiose che, incollando definitivamente le due corde vocali, possono portare ad una raucedine non facilmente correggibile. 
Per edemi meno gravi l'intervento chirurgico non è necessario; tuttavia rimane indispensabile la terapia logopedica combinata con lo smettere di fumare (5).

1. Zalesska-Krecicka M, Krecicki T, Cyganek P: [A clinical study of Reinke's edema]. Otolaryngol Pol. 1993;47(2):153-7.
2. Vecerina-Volić S, Kovac D, Gulić R: [Smokers' edema of the vocal cords]. Lijec Vjesn. 1997 Jan;119(1):1-4.
3. Marcotullio D, Magliulo G, Pezone T: Reinke's edema and risk factors: clinical and histopathologic aspects. Am J Otolaryngol. 2002 Mar-Apr;23(2):81-4.
4. Müller KM, Krohn BR: Smoking habits and their relationship to precancerous lesions of the larynx. J Cancer Res Clin Oncol. 1980;96(2):211-7.
5. Raabe J, Pascher W: [Reinke's edema: an investigation of questions related to etiology, prognosis and the effectiveness of therapeutic methods]. Laryngorhinootologie. 1999 Feb;78(2):97-102.

Guglielmo Lauro
(medico)

martedì 1 aprile 2014

Aprile 2014, mese della prevenzione alcologica: focus sul fenomeno "neknominate"

Alcol e fumo di tabacco spesso si alternano a fare da protagonisti e da cornice a imprese tanto stupide quanto pericolose. La moda del momento che coinvolge ragazzi e ragazze è il neknominate. Il nome fa evidente riferimento al collo della bottiglia di birra o di superalcolici ed è una sorta di catena di sant'Antonio del binge alcolico che si sta diffondendo tra giovani che incautamente si sentono obbligati a raccogliere la sfida (#neknomination); in effetti filmano delle grosse bevute in condizioni estreme, perché qualche altro "supereroe" dopo aver uploadato la propria bravata sui social-network li ha nominati. La rinuncia da parte del nominato a queste imprese deliranti, ma soprattutto dannose per la salute, è l'umiliazione sui social.
Dall'inizio dell'anno, ovvero da quando questo folle gioco ha preso piede, sono stati già segnalati una decina di decessi.


Un "campione" che beve un'intera bottiglia di Jaeger più una scolatura di RedB dopo profondi tiri di sigaretta.

Donna che dopo aver sfumacchiato una sigaretta si cala in pochi secondi una intera bottiglia di Jaeger, segue #neknomination di due amici.




Una ragazza che dopo aver fatto qualche tiro di sigaretta, la spegne e la ingoia, poi beve due uova che non riesce a trattenere, quindi passa alla sfida del cucchiaio di cannella e alla fine si cala due pinte di sidro, segue #neknomination.

Ragazzo che alterna birra e bong in rapida sequenza e termina la propria performance con la "doverosa" #neknomination.

Una considerazione: non ci è dato sapere se i protagonisti dei video di cui sopra, grazie alle loro imprese, godano di buona reputazione sui social, né se godano ancora di altrettanta buona salute.
Guglielmo Lauro
(medico)
vedi anche:
30.04.13: Alcol e fumo nel mese della prevenzione alcologica
16.04.13: "18.04.13 Giornata della Prevenzione Alcologica" - alcol e fumo: l'associazione più forte fra i comportamenti non sani
02.04.12: "Aprile: mese della prevenzione alcologica" - esaminiamo le interazioni con il tabacco

Aprile 2014, mese della prevenzione alcologica: la moda dei fumi alcolici




Tabagismo e abuso di alcol trovano nuovi punti di tangenza attraverso la recente moda di inalare alcolici e mediante le e-cig i cui liquidi di ricarica vantano decine di aromi di alcolici differenti.

Inalare alcol per uso ricreativo si sta diffondendo attraverso vari video su internet in cui si osservano giovani che nebulizzano manualmente l'alcol in bottiglie tappate utilizzando gonfiatori per bicicletta o lo nebulizzano elettricamente con vari dispositivi (AWOL) o lo vaporizzano termicamente (Vaportini). Maggiore pericolosità si ottiene versando l'alcol su ghiaccio secco e inalando usando cannucce o similari, infatti, tale pratica espone a rischio di severe ustioni delle mucose.

L'AWOL (Alcol Senza Liquido) sigla che gioca sul termine militare di Absent WithOut Leave (assente ingiustificato), è un dispositivo prodotto nel 2004 e venduto allo scopo di rendere più eccitanti le feste (party toy), e che fortunatamente è stato subito vietato in vari Paesi. Tuttavia negli ultimi anni sta ritornando in auge la pratica di inalare gli alcolici anche grazie alla pubblicità e alla diffusione di un altro dispositivo, il Vaportini (creato nel 2009) che con modalità differenti propone l'inalazione di alcol; esso, infatti, riscalda la bevanda a circa 60°C all’interno di un ampolla e i vapori ottenuti vengono aspirati tramite un'apposita cannuccia.
I rischi per la salute derivanti dall'inalazione di alcolici sono notevoli innanzitutto perché l'overdose alcolica diventa più facile e pericolosa. La nebulizzazione e la vaporizzazione dell'alcol bypassa lo stomaco e il fegato. Il passaggio attraverso lo stomaco è importante per il metabolismo di primo passaggio (biotrasformazione ad opera dell'alcol-deidrogenasi gastrica) oltre a rallentare la velocità di assorbimento alcolico. Parimenti viene bypassata la metabolizzazione epatica. Dunque, l'alcol dal sistema respiratorio va direttamente nel flusso sanguigno raggiungendo rapidamente il cervello. Inoltre, una volta inalato l'alcol non può essere facilmente eliminato dal corpo attraverso il vomito, che rappresenta il principale sistema di protezione dell'organismo nei confronti dell'intossicazione alcolica. L'alcol inalato, peraltro, secca le mucose respiratorie rendendole più suscettibili alle infezioni e a broncospasmo, per cui tale pratica potrebbe essere particolarmente rischiosa per coloro che soffrono di asma o BPCO. Non vanno sottovalutati i danni al sistema nervoso ed al cervello soprattutto in termini di aumentato rischio di addiction (dipendenza patologica) e di demenza precoce.

Guglielmo Lauro
(medico)


vedi anche: