venerdì 30 giugno 2023

Quando smetti di fumare e cadi nella trappola dei comportamenti disfunzionali

Non di rado quando si smette di fumare il desiderio nicotinico non soddisfatto può mimare altre voglie. A volte questo desiderio si traveste da voglia di cioccolato o di dolci in generale, altre volte prendono il sopravvento comportamenti compensatori per scaricare la tensione (come rosicchiare ripetutamente rametti di liquirizia, rimpinzarsi di caramelle balsamiche, buttarsi a capofitto in attività ginniche, etc.). Tali comportamenti compensatori si riscontrano maggiormente quando i prodotti del tabacco sono utilizzati dai fumatori come strumenti per colmare un vuoto, placare bisogni insoddisfatti o disturbi psicologici sotto soglia che smettendo di fumare possono riaffiorare (ansia, depressione, traumi passati, bassa autostima o problemi di relazione).
Fumare sigarette aumenta nel cervello i livelli di dopamina, che è un neurotrasmettitore associato alla sensazione di piacere e gratificazione; tuttavia si tratta di effetti temporanei che richiedono un uso continuativo del tabacco, per mantenere il grado di soddisfazione. Però il fumo inevitabilmente porta a danni alla salute costringendo il fumatore a smettere. Quando si smette di fumare, i livelli di dopamina nel cervello diminuiscono, per cui possono riaffiorare le sensazioni di mancanza e di privazione. 
I comportamenti compensatori sono quelli che vengono adottati per alleviare gli effetti della carenza dopaminica come il senso di insoddisfazione o di frustrazione.
Il cibo può diventare un surrogato di questa mancanza di gratificazione, poiché anche il consumo di cibo può aumentare i livelli di dopamina nel cervello.
Il cioccolato, i dolci o il cibo in generale possono fornire  sensazioni di conforto e di gratificazione simili a quelle procurate dal fumo.
Inoltre, quando si smette di fumare il gusto e l'olfatto migliorando rendono il cibo più appetitoso e piacevole da consumare. Questo può portare ad un aumento dell'assunzione soprattutto di cibi spazzatura (junk food) grassi e ipercalorici che possono rapidamente causare un aumento di peso. 
Ma perché, la carenza di nicotina viene compensata più frequentemente dal cibo? Perché il cibo è accessibile facilmente e senza sforzo, è socialmente accettato e, quando si tratta di cibo spazzatura, è anche particolarmente economico. Altrettanto pericoloso, se non di più, è spostare su bevande alcoliche che possono ridurre la capacità di controllo e favorire la ripresa del fumo di tabacco.
Altro interrogativo è il perché i fumatori spesso sono attratti da bibite zuccherate (Coca cola) e da cibo cosiddetto spazzatura? Perché fumare indebolisce la capacità gustativa cosicché spesso il livello di dolcezza dei cibi naturali non ha più alcun appeal. Ciò giustifica la maggior tendenza a consumare cibi particolarmente ricchi di ingredienti come sale, zucchero e grasso manipolati dall'industria alimentare in modo da ottenere il cosiddetto "bliss point", il punto di massimo godimento sensoriale che ci spinge alla continua ricerca di determinati cibi o bevande. Gli alimenti iperpalatabili possono sovrastimolare le vie della ricompensa non soltanto prevalendo sui segnali di sazietà fisiologici, ma potenzialmente anche sul nostro buon senso: a chi non è capitato di ritrovarsi a mangiare anche quando non si ha più fame o continuare a mangiare consapevoli che sarebbe meglio fermarsi?
Non tutti i fumatori che smettono di fumare sviluppano comportamenti compensatori dannosi; infatti, vi possono essere comportamenti salutari come trovare attività creative (pittura, scrittura, musica), partecipare ad attività socializzanti (ballo, volontariato, corsi vari come quelli di cucina o di lingua straniera, club di lettura, etc.), gestione dello stress (attività fisica, meditazione, yoga, etc.).
È importante ricordare che ogni persona è diversa e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra. Tuttavia cercare di mantenere uno stile di vita sano (dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, sonno di qualità, riduzione dello stress) e affidarsi al supporto di specialisti nel campo delle dipendenze può aiutare a prevenire comportamenti compensatori dannosi e migliorare la salute complessiva.
Guglielmo Lauro
(medico)