lunedì 31 dicembre 2012

2012 l'anno del boom della sigaretta elettronica


È apparsa come nuovo regalo di Natale e negli ultimi mesi rivenditori specializzati di sigarette elettroniche sono spuntati in tutta Italia come funghi. Dunque il vaporifero dispositivo spopola tra i giovani e non, promettendo di aiutare a smettere di fumare senza causare danni alla salute.
Secondo alcuni può rappresentare una grande opportunità dal punto di vista della salute pubblica perché sarebbe un'alternativa vantaggiosa sia in termini di salute che in termini economici. Va detto che non vi sono ancora studi che escludano potenziali rischi alla salute di chi la usa e di chi vi sta intorno, però al momento le evidenze suggeriscono che l'utilizzo della sigaretta elettronica consente di evitare molti danni legati al fumo delle sigarette tradizionali, quanto meno nel breve termine.
L'uso della sigaretta elettronica in molti casi ha realmente portato a ridurre e a sostituire il fumo delle classiche sigarette, ma c'è il rischio che diventi una sorta di “ciuccio elettronico” per adulti e non solo un sostituto della classica sigaretta; infatti, alcuni non si limitano ad usarla solo nei momenti e per i tempi in cui fumava la sigaretta classica. Insomma questi emergenti dispositivi non appaiono come una soluzione valida per combattere il tabagismo; ce ne sono di tipi diversi, e di continuo ne escono di nuovi; assomigliano sempre più a stilografiche di lusso e stanno diventando una moda preoccupante. Le sigarette elettroniche potrebbero riattivare l'abitudine al fumo in chi ha già smesso e reclutare nuovi utilizzatori anche tra i non fumatori. A giudicare dal numero di persone che, dopo aver provato la sigaretta elettronica, ne diventano dipendenti, sembra quasi che quello che era nato come un rimedio potrebbe trasformarsi in un nuovo modo per continuare a mantenere la dipendenza nicotinica e magari per diffonderla ancora di più. Ce n'è per tutti i gusti! da aromi tabaccosi a gusti dolci (miele, cioccolato bianco o alla menta, stracciatella, etc.); da aromi fruttati a gusti alcolici (rum, cognac, etc.); poi ci sono al gusto di svariati cocktail (mojito, cuba libre, piña colada, sex on the beach, etc.) e altri gusti più o meno evocativi: mary jane, etc.
Indubbiamente per diverse persone la sigaretta elettronica può essere un aiuto per allontanarsi dalla nicotina e poi gradualmente anche dalla stessa sigaretta elettronica; però i risvolti della sigaretta elettronica appaiono molto vari e poco controllabili. Ad es. consentire indiscriminatamente l'utilizzo della sigaretta elettronica nei luoghi in cui è proibito fumare potrebbe incrinare, se non annullare il valore fortemente educativo della legge Sirchia che oltre a proteggere la salute dei non fumatori dal fumo passivo ha avuto il grande merito di promuovere stili di vita sani.
Cauta la nota dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che riporta che "sebbene i produttori vendano gli ENDS (Electronic Nicotine Delivery System) come dispositivi che aiutano a smettere di fumare, ad oggi non esiste evidenza scientifica sufficiente a stabilirne la sicurezza d'uso e l'efficacia come metodo per la disassuefazione da fumo e andrebbero regolamentati come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti da tabacco".
Il parere personale sulla sigaretta elettronica è che essa può trovare giustificazione nei casi in cui la dipendenza tabagica ha una considerevole componente gestuale o ritualistica sulla dipendenza. Tale componente è valutabile compilando il questionario Glover-Nilsson sulla dipendenza comportamentale dal fumo. In ogni caso per la cessazione del fumo con l'uso della sigaretta elettronica è consigliabile avere il riferimento di un Centro Antifumo.

sabato 22 dicembre 2012

Buon Natale senza fumo!


Barbuto, panciuto e vestito di rosso quest'anno è senza pipa! La classica immagine di Santa Claus (il nostro Babbo Natale) è stata rivisitata e tale personaggio è stato dissociato dal fumo. La famosa poesia “T'was the Night Before Christmas” "Era la notte prima di Natale" descrive a un certo punto "stringeva tra i denti un cannello di pipa e il fumo circondava la sua testa come una corona". Nella versione 2012 dell'autrice canadese Pamela McColl i suddetti versi sono stati rimossi e nelle illustrazioni è stata ridisegnata la nuova scena senza tabacco.
Ora non ci resta che rendere questo Natale ancora più speciale: fare un regalo a sé stessi e ai nostri cari smettendo di fumare!
Legare questa scelta ad una data che già di per sé è importante significa rendere straordinario un giorno speciale.
Buon Natale!
Guglielmo Lauro

sabato 1 dicembre 2012

1 dicembre - World AIDS Day 2012: HIV e tabagismo


Il tabagismo rappresenta il principale fattore di rischio modificabile per l'insorgenza di patologie nei pazienti HIV (1); per tali pazienti, infatti, il fumo è responsabile di circa 1/3 degli eventi morbosi e dei decessi (1,2). È noto, peraltro, che la prevalenza del fumo di tabacco è di circa tre volte maggiore nei soggetti HIV+ rispetto a quella della popolazione generale (3).
Indubbiamente il successo della terapia antiretrovirale ha fatto sì che i pazienti HIV+ riescano a vivere molto più a lungo e meglio rispetto a qualche decennio fa; d'altra parte una serie di studi hanno evidenziato che le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di morte di questa popolazione. 
Infatti, nei pazienti HIV, per i quali la disfunzione endoteliale rappresenta già un effetto diretto del virus stesso (4), il fumo di sigarette costituisce uno dei principali fattori in grado di agire a livello endoteliale rappresentando appunto un elemento di rischio modificabile nell'ambito delle malattie cardiovascolari (5). A ciò va aggiunto che diversi studi hanno dimostrato che il fumo sembra diminuire l'efficacia della terapia antiretrovirale (5, 6).
Anzi un recente studio condotto in Danimarca ha evidenziato che il fumo di tabacco nei pazienti HIV contribuisce più dell'infezione stessa all'eccesso di mortalità osservato in questa sottopopolazione (7).
Appare, dunque, indispensabile fronteggiare l'aumento del tasso di malattia coronarica nella popolazione HIV+ attraverso idonei programmi di cessazione del fumo che aiutano i pazienti ad affrontare la malattia con un atteggiamento propositivo incentivandoli a prendersi cura di sé.
A tale proposito va segnalato che presso l'Ospedale Cotugno di Napoli, importante polo per la presa in carico globale dei pazienti HIV+, è attivo un Centro Antifumo ove per tali pazienti è previsto un programma terapeutico interdisciplinare che vede la collaborazione di tre diversi specialisti: infettivologo, psicologo e pneumologo.
Guglielmo Lauro


1) Encrenaz G, Bénard A, Rondeau V, Bonnet F, Lazaro E, Neau D, Dupon M, Dabis F, Mercié P, Chêne G; ANRS CO3 Aquitaine Study Group (Groupe d'Epidémiologie Clinique du Sida en Aquitaine): Determinants of smoking cessation attempts among HIV-infected patients results from a hospital-based prospective cohort. INSERM, U897, CIC-EC7,Bordeaux, F-33076 France. Gaelle.Encrenaz@isped.u-bordeaux2.fr. Curr HIV Res. 2010 Apr;8(3):212-7.
2) Nahvi S, Cooperman NA: Review: the need for smoking cessation among HIV-positive smokers. Department of Medicine, Division of General Internal Medicine, Montefiore Medical Center, 111 East 210 thSt. Bronx, NY 10467, USA. snahvi@dosa.aecom.yu.edu. AIDS Educ Prev. 2009 Jun;21(3 Suppl):14-27.
3) Cui Q, Carruthers S, McIvor A, Smaill F, Thabane L, Smieja M: Effect of smoking on lung function, respiratory symptoms and respiratory diseases amongst HIV-positive subjects: a cross-sectional study. Department of Clinical Epidemiology and Biostatistics, McMaster University, 1200 Main Street West, Hamilton, ON L8N 3Z5, Canada. cuiq2@mcmaster.ca. AIDS Res Ther. 2010 Mar 19;7:6.
4) Grinspoon SK, Grunfeld C, Kotler DP, Currier JS, Lundgren JD, Dubé MP, Lipshultz SE, Hsue PY, Squires K, Schambelan M, Wilson PW, Yarasheski KE, Hadigan CM, Stein JH, Eckel RH: State of the science conference: Initiative to decrease cardiovascular risk and increase quality of care for patients living with HIV/AIDS: executive summary. Circulation. 2008 Jul 8;118(2):198-210.
5) Vito A, d'Alessandro I, Parrella R: Trattamento antifumo per pazienti HIV+. Un modello di presa in carico globale. Tabaccologia 2011; 4:24-27.
6) Feldman JG, Minkoff H, Schneider MF, Gange SJ, Cohen M, Watts DH, Gandhi M, Mocharnuk RS, Anastos K: Association of cigarette smoking with HIV prognosis among women in the HAART era: a report from the women's interagency HIV study. SUNY Downstate Medical Center, 450 Clarkson Ave, Brooklyn, NY 11203, USA. joseph.feldman@downstate.edu. Am J Public Health. 2006 Jun;96(6):1060-5.
7) Helleberg M, Afzal S, Kronborg G, Larsen CS, Pedersen G, Pedersen C, Gerstoft J, Nordestgaard BG, Obel N: Mortality Attributable to Smoking Among HIV-1-Infected Individuals: A Nationwide, Population-Based Cohort Study. Department of Infectious Diseases, Copenhagen University Hospital, Rigshospitalet, Copenhagen. Clin Infect Dis. 2012 Dec 18.