sabato 21 novembre 2015

Contrabbando di sigarette: un fenomeno in crescita e di grande pericolosità sociale

Spesso si tende a prendere sottogamba il fenomeno del contrabbando di sigarette, non pensando che da esso possano trarre profitto organizzazioni terroristiche di matrice islamica, come quella che ha rivendicato la strage nella redazione del settimanale satirico parigino Charlie Hebdo a gennaio di quest'anno e quella ritenuta responsabile degli attacchi terroristici avvenuti in diversi luoghi pubblici della capitale francese lo scorso 13 novembre. Infatti, un'importante attività economica con cui diverse organizzazioni terroristiche (Al Qaeda, ISIL/ISIS, Hezbollah, Hamas, FARC, IRA, ETA, PKK, al-Nusra Front) hanno finanziato le proprie casse è il contrabbando di sigarette dette "illicit whites" (sigarette "originali" che non rispettano i parametri di legge per poter essere vendute nei Paesi dell'Unione Europea (UE) e che peraltro sono particolarmente dannose per la salute).

Il commercio illecito di queste sigarette segue peculiari caratteristiche:
  • avviene in maniera fortemente parcellizzata, ciò comporta una minore tracciabilità rispetto a alle grosse partite tipiche del contrabbando classico; (piccoli quantitativi rientrano in forme di reato minore che spesso può essere estinto pagando una multa)
  • rispetto al traffico di droghe quali eroina e cocaina c'è minore problema morale perché tutto sommato si tratta di tabacco che è socialmente accettato, e poi perché non si tratta di sigarette contraffatte, ma di sigarette dette "illicit whites" prodotte legalmente in Paesi extraeuropei, ma non sono ammesse nella UE dove le leggi sono più stringenti (in ogni caso trattandosi di sigarette "originali" i controlli possono essere più facilmente elusi presentando documenti falsi)
  • sono di più facile fabbricazione in quanto sono sottoposte a minori controlli e di solito a irrilevanti o assenti oneri fiscali nei Paesi di produzione.
Il contrabbando di sigarette che nel secolo scorso era più spesso appannaggio delle organizzazioni criminali autoctone, oggi sta cambiando volto per la sempre maggiore ingerenza di organizzazioni criminali transnazionali. Tale commercio illecito dunque non può più essere minimizzato o assimilato a funzione di ammortizzatore sociale, ma è importante contrastarlo e innanzitutto comprendere quanto da esso possano trarne beneficio pericolosissime organizzazioni criminali.

4 commenti:

  1. Qual è la differenza tra "Cheap Whites" e "Illicit Whites" di cui si sente spesso parlare?

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    1. Il termine Cheap fa riferimento alla caratteristica di economicità di queste sigarette, il termine Illicit pone attenzione agli aspetti illeciti (commercio illegale, assenza di conformità per mancanza di bollo d'imposta o di avvertenze sanitarie sul tabacco, etc.). Peraltro, alcune Cheap Whites potrebbero risultare conformi e pertanto essere vendute legalmente anche al di fuori del Paese di origine mantenendo una certa caratteristica di economicità.

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  2. Un recente approfondimento della TV tedesca ARD ha rivelato come anche in Germania il contrabbando di sigarette finanzi organizzazioni terroristiche:
    -16.09.2016 Così il contrabbando di sigarette finanzia l'Isis
    -16.09.2016 Terrorismo e criminalità, ecco come il contrabbando di sigarette finanzia l’Isis

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  3. Il traffico di sigarette è un fenomeno molto diffuso e praticato dalle organizzazioni criminali provenienti da tutte le parti del mondo. Mi auguro che le autorità riescano ad arginare efficacemente questo fenomeno così criticabile. Complimenti per il blog!

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