giovedì 14 luglio 2022

Le opportunità gratuite che possono cambiare la vita dei fumatori: Centro Antifumo e LDCT

Il cancro del polmone è la principale causa di mortalità oncologica negli uomini e nelle donne (1). Le sostanze cancerogene contenute nel fumo di tabacco sono responsabili di circa l'85-90% dei tumori polmonari. Purtroppo le manifestazioni cliniche del tumore polmonare (tosse stizzosa, sangue nell'espettorato, dispnea e dolore toracico) sono generalmente tardive e compaiono quando il tumore è in fare avanzata, pertanto le cure risultano scarsamente efficaci. Ecco perché i programmi di screening costituiscono un'arma fondamentale per la diagnosi precoce e quindi per fronteggiare la patologia che a tutt'oggi è definito il big killer: il tumore al polmone. 
L'efficacia dello screening del cancro del polmone mediante tomografia computerizzata a basse dosi (LDCT) è stata dimostrata da tre grandi studi randomizzati condotti negli USA, in Europa ed in Italia (NLST, NELSON; MILD) dai quali è emersa per i forti fumatori una riduzione delle mortalità per cancro polmonare compresa tra il 20 e il 39% a seconda della durata dell’intervento. Ciò ha suscitato l’interesse di molti Paesi ad avviare la suddetta attività di screening (2).
La LDTC è ritenuta un metodo utile per la diagnosi precoce dei tumori toracici e della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) specie negli individui di età superiore ai 50 anni (3). L’esame è veloce (10-15 secondi) e indolore e permette di notare eventuali noduli polmonari di piccolissime dimensioni (nell’ordine dei millimetri).
Attualmente la Rete Italiana per lo Screening Polmonare (RISP) ha avviato nel nostro Paese un programma di diagnosi precoce con LDCT volta non solo a ridurre la mortalità per tumore polmonare, ma volta anche a rappresentare uno strumento di prevenzione primaria delle patologie legate al fumo, come la bronchite cronica (BPCO) e le altre malattie cardiovascolari. 

Dunque, fermo restando che la cessazione del fumo è la strategia più efficace per prevenire i decessi correlati al cancro del polmone, la LDTC rappresenta anche un valido momento educativo per smettere di fumare (4) soprattutto in caso in caso di esito anormale allo screening (5).

Il Centro Antifumo Quit di Aversa partecipa al reclutamento per lo "STUDIO MULTICENTRICO RANDOMIZZATO DI SCREENING DEL TUMORE POLMONARE CON CT DEL TORACE A BASSE DOSI (LDCT) ASSOCIATO A PREVENZIONE PRIMARIA E RIDUZIONE DELLE COMORBIDITÀ IN FORTI FUMATORI AD ALTO RISCHIO" in collaborazione con la UOC di Pneumologia-Oncologica Azienda Ospedaliera dei Colli-Monaldi di Napoli, uno dei Centri di riferimento della Rete Italiana per lo Screening Polmonare (RISP).

Criteri di inclusione al programma RISP:
• Età compresa tra 55 e 75 anni
• Forte consumo di sigarette (≥ 30 pack-years) (*)
• Fumatore attivo o ex- da ≤ 15 anni (≥ 30 pack-years) (*)
• Assenza di tumori da almeno 5 anni
• Firma del consenso informato per l’arruolamento in studio e il trattamento dei dati personali.

Criteri di esclusione:
• Patologia cronica severa (ad esempio: grave insufficienza respiratoria e/o renale e/o epatica e/o cardiaca)
• Gravi problemi psichiatrici
• Disturbo da uso di sostanze stupefacenti e alcol (anche pregresso).

Se si è fumatori e si vuole cominciare a prendersi cura di sé stessi da dove partire?
Prendere contatto col Centro Antifumo per iniziare un percorso di cessazione
Se, poi, si è di età compresa tra 55-75 anni prendere in considerazione di partecipare allo screening polmonare. 
Sono delle opportunità gratuite che ci possono cambiare la vita!
Bisogna tenere presente che il tumore del polmone è un tumore difficile da curare, ma per fortuna facile da prevenire!
(*) Il pack-year o indice tabagico rappresenta per quanti anni è stato fumato un pacchetto al giorno; 30 pack-years indica che è stato fumato un pacchetto al giorno per 30 anni. Precisamente il pack-year si calcola moltiplicando il numero di sigarette fumate al giorno diviso 20 e moltiplicato per il numero di anni di fumo.

1. Shadia I Jalal, Aixia Guo, Sara Ahmed, Michael J Kelley: Analysis of actionable genetic alterations in lung carcinoma from the VA National Precision Oncology Program. Semin Oncol. 2022 Jul 19;S0093-7754(22)00054-9. 
2. Charlotte Poon, Artes Haderi, Alexander Roediger, Megan Yuan: Should we screen for lung cancer? A 10-country analysis identifying key decision-making factors. Health Policy. 2022 Jun 7;S0168-8510(22)00155-5.
3. Ikuma Kasuga, Hiromi Maezawa, Sanae Gamo, Yoshimi Yokoe, Yuri Yanagihara, Tomoko Sugiyama, Michiyo Tokura, Mayumi Okayama, Osamu Ohtsubo: Evaluation of chest radiography and low-dose computed tomography as valuable screening tools for thoracic diseases. Medicine (Baltimore). 2022 Jul 22;101(29):e29261.
4. Zheng Su, Xuebing Li, Heng Wu, Zhaowei Meng, Yang Li, Hongli Pan, Hao Liang, Ying Wang, Fang-Hui Zhao, Youlin Qiao, Qinghua Zhou, Ya-Guang Fan: The impact of low-dose CT on smoking behavior among non-smokers, former-smokers, and smokers: A population-based screening cohort in rural China. Cancer Med. 2022 Jul 27.
5. Da-Som Shin, Hye-Mi Noh, Hong Ji Song, Kyung Hee Park, Young-Gyun Seo, Yu-Jin Paek: Association between Low-Dose Computed Tomography Results and 1-Year Smoking Cessation in a Residential Smoking Cessation Program. Int J Environ Res Public Health. 2022 May 1;19(9):5510.
Guglielmo Lauro
(medico)

4 commenti:

  1. C'è possibilità di estendere le attività di screening polmonare ai non fumatori ultracinquantenni ad alto rischio e cioè a coloro che hanno una familiarità per cancro del polmone e magari sono stati esposti a fumo passivo e/o ad inquinanti ambientali (radon, asbesto)? E se sì è gratuito o si paga un ticket?

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    1. Purtroppo allo stato attuale il progetto è dedicato ai soli volontari tra 55-75 anni forti fumatori, essendo il fumo di sigaretta il fattore di rischio maggiormente riconosciuto per lo sviluppo del tumore del polmone.
      Speriamo che in futuro si possa estendere anche ad altre categorie con altri fattori di rischio.

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  2. Lo screening polmonare con LDTC è più raccomandato agli uomini o alle donne?

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    1. I benefici dello screening appaiono molto più vantaggiosi nel sesso femminile anche se bisogna osservare che gli studi di screening (NELSON, LUSI, etc.) hanno arruolato soprattutto individui di sesso maschile, per cui i dati relativi alle donne essendo sottorappresentate non raggiungono una significatività statistica (1). Quindi un maggiore vantaggio per le donne che si sottopongono allo screening può essere considerato verosimile e si in attesa di studi di conferma. Magari ce lo potrà confermare proprio questo studio RISP.
      D'altra parte non risulta neanche abbastanza chiaro se le donne fumatrici abbiano maggiori probabilità di sviluppare cancro ai polmoni rispetto alla controparte maschile che fuma lo stesso numero di sigarette, perché i risultati degli studi in merito non sono concordi (2, 3).

      1. Jo Raskin, Annemiek Snoeckx, Annelies Janssens, Charlotte De Bondt, Reinier Wener, Mick van de Wiel, Jan P. van Meerbeeck, Evelien Smits: New Implications of Patients’ Sex in Today’s Lung Cancer Management. Cancers (Basel). 2022 Jul; 14(14): 3399.
      2. Risch HA, Howe GR, Jain M, Burch JD, Holowaty EJ, Miller AB: Are female smokers at higher risk for lung cancer than male smokers? A case-control analysis by histological type. Am. J. Epidemiol. 1993;138:281–293.
      3. De Matteis S, Consonni D, Pesatori AC, Bergen AW, Bertazzi PA, Caporaso NE, Lubin JH, Wacholder S, Landi MT: Are women who smoke at higher risk for lung cancer than men who smoke? Am. J. Epidemiol. 2013;177:601–612.

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