domenica 29 settembre 2024

Aderenza ai trattamenti per smettere di fumare: problemi e nuove prospettive

Il disturbo da uso di tabacco è una delle patologie caratterizzate da una bassa aderenza ai trattamenti per la cessazione del fumo. Nonostante gli sforzi significativi messi in atto dal Centro Antifumo di Aversa per contrastare il fenomeno della scarsa aderenza — inclusi articoli divulgativi su questo blog, supporto telefonico e l'utilizzo di strumenti come il gruppo Telegram dedicato — la problematica rimane ancora molto evidente e persistente.

Nel corso dei suoi 16 anni di attività, il Centro ha osservato un livello di aderenza che può essere suddiviso in tre categorie principali:

  • 40% dei pazienti ha avuto solo un contatto: Una porzione significativa interrompe il percorso dopo un solo incontro, suggerendo una scarsa motivazione o difficoltà logistiche.
  • 20% dei pazienti ha avuto solo due contatti: Un quinto dei pazienti torna per un secondo incontro, ma non riesce a mantenere l’impegno a lungo termine.
  • 40% dei pazienti ha avuto più di due contatti: Questa percentuale riflette una corretta adesione al programma, con pazienti che continuano il percorso, probabilmente beneficiando di un approccio strutturato e del supporto continuo.

Certamente, le limitazioni operative del Centro possono aver creato barriere pratiche per molti pazienti, i quali spesso si trovano impossibilitati a frequentare a causa di impegni lavorativi o familiari. Il Centro Antifumo in alcuni periodi è stato aperto un solo giorno a settimana, in altri periodi un paio di mattine a settimana, infine quasi ogni anno sono predisposte chiusure estive di circa un mese. Le suddette limitazioni sull’accesso al Centro potrebbero aver fatto percepire una scarsa flessibilità, scoraggiando i pazienti dal completare il trattamento. Peraltro, l'idea che il servizio sia disponibile in forma limitata potrebbe ridurre la percezione dell'importanza o dell'immediatezza del programma di cessazione del fumo, portando i pazienti a sottovalutare il Centro Antifumo rimandando o abbandonando il percorso. Attualmente l’apertura del Centro risulta tra le più favorevoli rispetto al passato: un pomeriggio e una mattina a settimana.

Fattori che Ostacolano l'Aderenza

Nonostante le difficoltà pratiche legate all’accesso, altri fattori contribuiscono alla bassa aderenza ai trattamenti per la cessazione del fumo:

  • Forte dipendenza dalla nicotina: I sintomi di astinenza (irritabilità, ansia, desiderio intenso di fumare, aumento dell'appetito, disturbi del sonno) rendono estremamente difficile per molti pazienti mantenere l'impegno a smettere.
  • Sottovalutazione dei rischi: Molti fumatori non percepiscono immediatamente i pericoli per la salute legati al fumo, riducendo così la motivazione a seguire i trattamenti.
  • Difficoltà a mantenere la motivazione: Il percorso per smettere di fumare è lungo e richiede una motivazione costante, che può diminuire dopo i primi insuccessi o la mancanza di risultati visibili.
  • Effetti collaterali dei trattamenti: Alcuni farmaci o terapie sostitutive della nicotina possono causare effetti collaterali che inducono i pazienti a interrompere il trattamento.
  • Fattori psicologici: Il fumo è spesso un meccanismo di gestione dello stress o dell’ansia. I pazienti tendono a ricadere nel vizio quando affrontano momenti difficili, anche durante il trattamento.
  • Complicazioni sociali: La presenza di altri fumatori nel contesto sociale rende più difficile mantenere l'aderenza ai trattamenti.

Particolarmente preoccupante è il caso di quei pazienti affetti da malattie respiratorie come la BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) o la ILD (Malattia Polmonare Intestiziale), che, nonostante dovrebbero essere maggiormente motivati a smettere, trovano particolarmente difficile abbandonare il fumo. Anzi più grave è la malattia polmonare più difficile è smettere di fumare (1). In casi di malattia avanzata (BPCO o ILD), la qualità della vita percepita può diventare così bassa che il fumo viene visto come uno dei pochi piaceri rimasti (1).

Strategie per Migliorare l'Aderenza: il Pensiero Semantico Futuro (SFT) e il Pensiero Episodico Futuro (EFT)

Per contrastare la scarsa aderenza, è fondamentale personalizzare gli interventi e adottare tecniche di visualizzazione in cui terapeuta guida e facilita il paziente fumatore nel proiettarsi in avanti nel tempo in un sé ideale futuro da non fumatore: il Semantic Future Thinking (SFT) e l'Episodic Future Thinking (EFT) (2). Il pensiero semantico futuro riguarda il dominio non personale, astratto, mentre il pensiero episodico futuro riguarda il dominio personale, basato sugli eventi. Si tratta di tecniche di visualizzazione che trovano indicazione in pazienti con profili diversi all'interno di un Centro Antifumo, in base alle loro caratteristiche psicologiche, motivazionali e al grado di dipendenza dal fumo e che vengono utilizzate per aumentare la consapevolezza dell'importanza del futuro e per ridurre la tendenza a dare più valore alle gratificazioni immediate (come fumare) rispetto a quelle future (come la salute migliorata), un fenomeno noto come delay discounting.

Il Pensiero Semantico Futuro (SFT) è un processo di "attivazione" mentale che incoraggia l'individuo a focalizzarsi genericamente sul futuro (Future Thinking Priming), in maniera astratta e senza entrare nel dettaglio di eventi specifici o esperienze personali. Si tratta di un "priming" o stimolo cognitivo che prepara la mente a considerare obiettivi futuri e conseguenze generali delle proprie azioni. 

Il Pensiero Episodico Futuro (EFT), invece, coinvolge una simulazione mentale dettagliata di eventi futuri specifici. È un tipo di visualizzazione in cui si cerca di simulare uno scenario verosimile, congruente con la propria situazione attuale, con il proprio background e la propria storia ed in cui viene evidenziato uno stato desiderabile, privo di dipendenze, che comporta numerosi vantaggi psicofisici ed economici. Praticamente, il fumatore con l'EFT potrebbe visualizzarsi tra qualche anno, in uno scenario in cui ha migliorato notevolmente la propria salute cardiovascolare, è in grado di fare attività fisica con maggiore facilità e risparmia somme significative di denaro che sarebbero state spese in sigarette. La connessione emotiva con un’immagine positiva del proprio futuro aiuta a innescare un senso di realizzazione personale e a rafforzare la determinazione a raggiungere quello stato. 

Il Pensiero Semantico Futuro è particolarmente indicato per pazienti che necessitano di una consapevolezza generale del futuro e che non hanno ancora sviluppato una connessione emotiva forte con gli obiettivi a lungo termine. Si tratta di pazienti che beneficiano di una stimolazione cognitiva astratta e di un orientamento al futuro per cominciare a valorizzare le ricompense future (pazienti poco motivati e in fase iniziale, con scarsa consapevolezza del sé futuro, con forte dipendenza dalla nicotina).

Il Pensiero Episodico Futuro è più indicato per pazienti che sono pronti a investire emotivamente nel loro futuro e che possono beneficiare della creazione di scenari dettagliati e concreti. Questa tecnica è adatta a coloro che hanno bisogno di una connessione più forte e tangibile con i benefici a lungo termine del non fumare (pazienti motivati a cambiare, con una chiara percezione del danno, con elevata sensibilità emotiva, con obiettivi specifici).

Entrambe le tecniche tendono a rendere più concreti e accessibili i benefici a lungo termine, aiutando i pazienti a superare la tendenza a focalizzarsi solo sulle gratificazioni immediate. Diversi studi hanno dimostrato che visualizzare un sé futuro migliore può rafforzare la motivazione a smettere di fumare, diminuendo la probabilità di abbandonare il trattamento. Ovviamente il supporto motivazionale costituisce la base per aumentare significativamente le possibilità di successo nella lotta contro il fumo, oltre a giocare un ruolo chiave per mantenere l'aderenza ai trattamenti medici e nel prevenire le ricadute.

Personalizzare l’Intervento

Ogni paziente ha una motivazione diversa: alcuni sono più interessati ai benefici economici, mentre altri cercano principalmente miglioramenti per la salute. L’EFT può essere personalizzato per rispondere a queste diverse priorità, aiutando ciascun individuo a trovare la propria strada verso un futuro senza fumo. Ad esempio, un paziente motivato dai risparmi economici potrebbe visualizzarsi in un futuro dove il denaro risparmiato viene utilizzato per viaggi o investimenti, mentre chi è più preoccupato per la salute potrebbe concentrarsi sul miglioramento della propria condizione fisica e sulla riduzione del rischio di malattie croniche.

Per i pazienti più giovani, un valido strumento per aumentare l'aderenza ai trattamenti antifumo è rappresentato dalle app per smartphone. Queste, ispirandosi alla terapia cognitivo-comportamentale, supportano nel gestire i sintomi di astinenza dal fumo di tabacco e favoriscono una maggiore partecipazione ai programmi del Centro Antifumo. Per rendere l'intervento ancora più efficace, il Centro Antifumo potrebbe sviluppare una propria app dedicata, così da ottimizzare la gestione dei pazienti che vi accedono e offrire un supporto più personalizzato e mirato.

Conclusione

Migliorare l’aderenza ai trattamenti per smettere di fumare è cruciale per il successo di qualsiasi programma antifumo. Personalizzare gli interventi, adottare tecniche come l’EFT e aumentare la flessibilità dell’accesso ai servizi può fare la differenza nell’aiutare i pazienti a raggiungere un cambiamento duraturo e positivo nella loro vita.

1. P Tønnesen, L Carrozzi, KO Fagerström, C Gratziou, C Jimenez-Ruiz, S Nardini, G Viegi, C Lazzaro, IA Campbell, E Dagli, R West: Smoking cessation in patients with respiratory diseases: a high priority, integral component of therapy. Eur Respir J 2007;29:390-417.
2. Richard J O'Connor, Ellen Carl, Alina Shevorykin, Jeffrey S Stein, Darian Vantucci, Amylynn Liskiewicz, Lindsey Bensch, Hannah Thorner, Matthew Marion, Andrew Hyland, Christine E Sheffer: Internal Validity of Two Promising Methods of Altering Temporal Orientation among Cigarette Smokers. Int J Environ Res Public Health. 2021 Nov 29;18(23):12601.

Lauro Guglielmo
medico

sabato 31 agosto 2024

Le oscure frontiere dello svapo: preoccupa l'ascesa della nicotina sintetica e dei prodotti cosiddetti senza tabacco



Negli ultimi anni, la nicotina sintetica ha iniziato a diffondersi nei prodotti da svapo, suscitando preoccupazioni crescenti tra esperti e consumatori. A differenza della nicotina naturale presente nel tabacco, che è composta per il 99% da S-nicotina, la nicotina sintetica che viene generalmente prodotta a partire da etil-nicotinato derivato del petrolio, si caratterizza per un rapporto 50/50 tra S-nicotina e R-nicotina.

Comprendere le forme di nicotina

La nicotina si presenta in due forme molecolari speculari, individuate rispettivamente con la lettera R (dal latino "rectus", che significa "destro") e l’altra con la lettera S (dal latino "sinister", che significa "sinistro"). La nicotina presente nel tabacco è composta per il 99,0% - 99,8% da S-nicotina e per l'1,0% - 0,2% da R-nicotina (1, 2); poi per effetto della combustione, e quindi a seguito di meccanismi pirolitici, la R-nicotina può aumentare nel fumo di tabacco al massimo al 3% (2). Tuttavia, si può dire che le conoscenze sugli effetti della nicotina sull’uomo sono in realtà riferite pressoché totalmente alla S-nicotina che nel classico fumo di tabacco ne rappresenta quasi la totalità. 

La R-nicotina è circa 10 volte meno potente della S -nicotina, per quanto riguarda la capacità di attivare i recettori cerebrali. Comunque, la percezione olfattiva sembra essere uguale sia che si tratti di S-nicotina, sia che si tratti di R-nicotina; in altre parole, la R-nicotina quando raggiunge la cavità nasale evoca sensazioni "odorose" di uguale entità rispetto alla S-nicotina.  Tuttavia si sa poco sulle differenze riguardo agli effetti farmacologici e metabolici.

 

I rischi dello svapo

Con l'aumento dell'uso di e-cigarette e puff-bar, gli utenti possono trovarsi di fronte a una miscela imprevista di nicotina ovvero con rapporti diversi di R-nicotina e di S-nicotina, esponendo quindi gli utilizzatori a livelli più alti di R-nicotina o a livelli inferiori di S-nicotina rispetto a quelli a cui erano abituati.

Per quanto riguarda le sensazioni di bruciore e pizzicore (colpo in gola) dovuta al reclutamento dose-dipendente delle fibre C e A delta del sistema sensoriale trigeminale, vi sono delle differenze stereoselettive significative che si manifestano con una maggiore intensità di stimolazione per la S-nicotina rispetto alla R-nicotina.  

Il colpo in gola (throat-hit) è la sensazione avvertita in gola nei primi 6 secondi dopo aver fatto un tiro di sigaretta. Questo effetto si verifica prima che la nicotina raggiunga il cervello ed è innescato dalla stimolazione nervosa locale mediata dai rami sensitivi del trigemino e non dai recettori cerebrali della nicotina (3). 

I tiri di svapo nel caso nicotina sintetica così come avviene per i sali di nicotina, non essendo più limitati dalla sensazione del "colpo in gola", tendono a essere più rapidi, più frequenti e più profondi, portando a una maggiore assunzione di nicotina (per maggiori volumi inalati) e, di conseguenza, a una dipendenza più intensa. Inoltre, l'aroma, che svolge un ruolo chiave nella fidelizzazione quando si unisce al colpo in gola, in mancanza di quest’ultimo induce più facilmente a passare da un aroma all'altro, cosicché la dipendenza determinata da queste forme di nicotina viene alimentata dalla continua ricerca e curiosità verso nuovi aromi. Non a caso, la varietà di aromi negli e-liquid e nei dispositivi HTP è vastissima. 

 

Aspetti legali e pubblicità ingannevole

Sul piano legale, in Italia, l’attuale definizione di “prodotto del tabacco” esclude la nicotina non derivata dal tabacco e cioè la nicotina sintetica che troviamo in alcune e-cig e e-liquid. Detta nicotina sintetica viene commercializzata come prodotto "senza tabacco" o "tobacco-free", così da sembrare un prodotto meno dannoso. Infatti, i prodotti cosiddetti Tobacco Free Nicotine (TFN) vengono pubblicizzati come più puri e puliti, perché privi dei componenti tossici che derivano dal processo di estrazione del tabacco (nitrosammine, etc.), cosicché attraggono facilmente nuovi consumatori. Intanto, ci sono prove che la R-nicotina rispetto alla S-nicotina determini una maggiore inibizione di un enzima chiave della neurotrasmissione, l’acetilcolinesterasi (AChE) , con conseguente maggiore rischio di problemi neurologici (4). In effetti la R-nicotina, rispetto alla S-nicotina, altera significativamente la conformazione dell'acetilcolinesterasi, modificandone cioè la struttura secondaria (4).

Si ricorda che l'acetilcolinesterasi è un enzima distribuito principalmente nel sistema nervoso, in particolare nel cervello, e può catalizzare rapidamente l'idrolisi del neurotrasmettitore acetilcolina, portando alla cessazione del trasferimento dell'impulso nervoso, garantendo così le normali funzioni fisiologiche del corpo umano. 

Comunque allo stato attuale, l’esatto meccanismo fisiologico della variazione dei rapporti R-nicotina e S-nicotina, così come quello dei sali di nicotina, non sono stati completamente studiati, sollevando ulteriormente la preoccupazione della salute pubblica sui rischi a lungo termine dovuti al consumo di queste forme di nicotina. Tuttavia è verosimile ritenere che sia la nicotina sintetica che i sali di nicotina possono indurre una maggiore dipendenza rispetto alla nicotina del tabacco. 

 

La necessità di maggiore vigilanza

Le normative attuali non riescono a tenere il passo con gli incessanti ritmi innovativi del mercato delle sigarette elettroniche. Peraltro, i prodotti contenenti nicotina sintetica o sali di nicotina spesso non sono etichettati chiaramente, rendendo difficile per i consumatori comprendere cosa stanno realmente utilizzando. La crescente disponibilità di alternative come la 6-metil nicotina, un analogo sintetico della nicotina, rappresenta un ulteriore rischio.

Di recente, infatti, sono stati rilevati in commercio prodotti etichettati come "alternativa alla nicotina" o che forniscono un'"esperienza simile alla nicotina, senza nicotina"; si tratta di sigarette elettroniche contenenti 6-metil nicotina, che è farmacologicamente più potente della nicotina e dà anche una forte sensazione di colpo in gola (5). Detto analogo sintetico è stato brevettato da un produttore cinese di sigarette elettroniche ed è commercializzato con la denominazione di "metatina"; i dispositivi utilizzati per lo svapo di metatina vengono denominati Spree Bar (6). "Spree" in inglese significa "festa" o "serie di azioni entusiastiche e intense", evocando un senso di divertimento e spensieratezza. La parola "Bar" si riferisce alla forma del dispositivo, simile a una barra o stick portatile, facilmente utilizzabile ovunque. 

Gli alcaloidi del tabacco non nicotinici rappresentano una delle modalità con cui i produttori aggirano le normative sulla nicotina (5). Intanto, senza una regolamentazione adeguata ed in mancanza di un'adeguata consapevolezza da parte dei consumatori, i rischi per la salute pubblica continueranno a crescere.

 

1. N Thuerauf, M Kaegler, R Dietz, A Barocka, G Kobal: Dose-dependent stereoselective activation of the trigeminal sensory system by nicotine in man. Psychopharmacology (Berl). 1999 Mar;142(3):236-43.

2. Peter Clayton, Annhelen Lu, Louise Bishop: The pyrolysis of (-)-(S)-nicotine: racemization and decomposition. Chirality. 2010 May 5;22(4):442-6. 

3 Bertrand Dautzenberg, Alexandre Scheck, Daniel Garelik, Celine Kayal, Marie Dominique Dautzenberg: Satisfactory throat-hit is needed to switch from tobacco to e-cigarettes: a lesson from an e-liquid blind test.  Tob. Prev. Cessation 2016;2(April):62 

4. Ji Yang, Yongkuan Chen, Zhihua Liu, Liu Yang, Jianguo Tang, Mingming Miao, Na Gan, Hui Li: Differences between the binding modes of enantiomers S/R-nicotine to acetylcholinesterase. The Royal Society of Chemistry, 2019, 9, 1428–1440 

5. Alexander Larcombe, Laura Hunter: Hidden in plain sight: how vaping manufacturers exploit legislative loopholes. The Medical Journal of Australia 27 August 2024. 

6. Sven E Jordt, Sairam V Jabba, Peter Silinski, Micah L Berman: An electronic cigarette pod system delivering 6-methyl nicotine, a synthetic nicotine analog, marketed in the United States as "PMTA exempt". medRxiv [Preprint]. 2023 Nov 22:2023.11.21.23298778. 

Guglielmo Lauro

medico

vedi anche:
Attenzione ai sali di nicotina delle pod mod (Juul, MyBlue, etc.)

mercoledì 31 luglio 2024

Meglio raccogliere due sacchetti di mozziconi che far diventare i polmoni due sacchetti per rifiuti

In un'Italia che, a parole, si dichiara proiettata verso un futuro sostenibile, resta preoccupante la scarsa consapevolezza sull'impatto ambientale dei piccoli rifiuti e soprattutto di quelli dal ciclo di vita breve: mozziconi di sigarette a combustione e mozziconi di sigarette a tabacco riscaldato, dispositivi per sigarette elettroniche usa e getta e microbocchini di varie dimensioni (filtri David Ross). L'abbandono in spazi pubblici di rifiuti di piccole dimensioni e ad alto impatto ambientale, il cosiddetto littering, rappresenta un vero e proprio disastro per il nostro ecosistema, già in precarie condizioni

Si stima che ben due terzi delle sigarette fumate in Italia vengano ancora gettate per terra, con danni ambientali devastanti. Un singolo mozzicone può, infatti, contaminare fino a mille litri di acqua, oltre a ridurre drasticamente le possibilità di germinazione dei semi e di sviluppo delle piante.

I dispositivi di ultima generazione, sigarette elettroniche e quelle a tabacco riscaldato sono solo alcuni degli esempi di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) che, soprattutto durante la stagione estiva, vengono smaltiti in modo errato. Un'organizzazione americana noprofit (Truth Initiative) ha calcolato che solo negli USA vengono buttate 5 sigarette usa e getta ogni secondo: al mese sono 150 milioni, che nell’ambiente disperdono abbastanza litio da poter soddisfare le necessità produttive di almeno 6000 autovetture elettriche Tesla.

In Italia per affrontare questa emergenza, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha recentemente pubblicato il Decreto Ministeriale (DM) 15 aprile 2024 n. 144, che definisce le modalità di iscrizione al Registro dei produttori cui sono obbligati tutti coloro che rientrano nel regime di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR).

Questo principio, basato sulle direttive europee, attribuisce al produttore una responsabilità che non si esaurisce nel momento in cui il prodotto viene immesso sul mercato, ma si estende a tutto il suo ciclo di vita. In base a tale DM sono coinvolti i produttori di pneumatici, pile e accumulatori, oli vegetali esausti e oli minerali usati, imballaggi di plastica, bioplastica, e così via, ma con buona pace dei produttori di tabacco che sembrano essere esonerati da tali obblighi. D'altra parte, le industrie del tabacco, grazie a campagne di greenwashing abilmente orchestrate, riescono a posizionarsi in cima alle classifiche di sostenibilità ambientale, sfuggendo di fatto a controlli e sanzioni più severi.

Dunque, gli effetti di questo recente decreto ministeriale, sebbene affronti il problema, rimangono limitati e lasciano un'importante lacuna legislativa, soprattutto in considerazione del fatto che i rifiuti legati al consumo di tabacco rappresentano una delle principali fonti di inquinamento visivo e ambientale dell'attuale società.

In controtendenza, il Centro Antifumo Quit dell'ASL di Caserta ha dimostrato come anche piccoli passi possano avere un impatto significativo sull'ambiente. Grazie alla cessazione del fumo di oltre 600 persone presso il suddetto Centro, sono stati sottratti all’ambiente circa 30 milioni di mozziconi di sigarette. Un numero straordinario, che per darne un'idea concreta possiamo paragonarlo ad un volume tale da riempire un intero container standard da 20 piedi, lungo circa 6 metri e alto e largo 2,5 metri. Un dato che dimostra come ogni iniziativa, anche su scala locale, possa dare un contributo piccolo, ma concreto. Un dato che dovrebbe far riflettere sull'urgenza di intervenire per contrastare questo grave problema ambientale.


I mozziconi di sigaretta, rappresentano il rifiuto plastico più abbondante del nostro pianeta cui vanno aggiunte anche le plastiche derivanti dall’aumento dei dispositivi, come le sigarette elettroniche usa e getta, che vengono abbandonate nell’ambiente. Questi rifiuti nel complesso, contribuiscono alla formazione di particolato di natura polimerica, con dimensioni che variano dai 500 micron a 1 nanometro, noto come micro e nanoplastiche (MNP) che hanno anche un impatto non trascurabile sull'uomo (1). Infatti, le MNP non sono semplicemente una caratteristica dell’era geologica attuale, l’Antropocene, ma studi recenti associano al suddetto particolato polimerico la formazione di ateromi carotidei, l’aumento degli stati infiammatori e l'aumentato rischio di eventi cardiovascolari avversi, etc. (1).
Un recente studio ha rilevato che, sebbene frammenti di micro e nano plastiche siano stati osservati praticamente in ogni organo, nel cervello è stata rilevata una quantità in media da 10 a 20 volte di più rispetto agli altri organi (1). Inoltre, la quantità di microplastiche osservata in campioni di cervello prelevati in persone decedute nel 2024 sono state stimate del 50% superiori rispetto ad analoghe rilevazioni effettuate nel 2016 (1). Non si esclude, peraltro, un ruolo di queste microplastiche cerebrali nello sviluppo di demenze; in campioni autoptici di cervelli di persone affette da demenza sono state trovate quantità di microplastiche fino a 10 volte superiori rispetto a quelle presenti nei cervelli di persone non affette da demenza (1).

In un'ottica di crescente consapevolezza ambientale e di attenzione alla salute umana, la domanda che molti si pongono è: come possiamo coltivare la responsabilità a livello individuale nei confronti dell'ambiente e come affrontare concretamente le problematiche legate all'inquinamento ...prima che sia troppo tardi?
La Svezia dove la gestione dei rifiuti è all'avanguardia, ha dato vita a un fenomeno sociale in rapida espansione in tutta Europa: il "plogging". Il termine "plogging" è il risultato dell'unione di due parole svedesi: "plocka upp", che significa "raccogliere", e "joggning", che indica l'attività del jogging. Questa semplice ma geniale combinazione trasforma l'esercizio fisico in un'azione proficua prendendosi cura dell'ambiente.

L'equipaggiamento necessario per il plogging è davvero essenziale: abbigliamento da runner, guanti (possibilmente antitaglio), buste riciclabili per riporre i rifiuti raccolti ed eventualmente pinze che evitano di chinarsi eccessivamente. Questa attività è aperta a tutti e può essere svolta sia individualmente che in gruppo, diventando un'esperienza sociale e di condivisione.

I polmoni generalmente non apprezzano ricevere nient'altro che ciò per cui sono stati progettati: aria pulita. C'è chi sceglie di sfruttare il tempo dedicato all'attività fisica per raccogliere un paio di sacchetti di mozziconi di sigaretta e chi, ahinoi, sceglie di rendere i propri polmoni come due sacchetti per rifiuti?

Domani, primo agosto 2024, scatta l'Earth Overshoot Day 2024, il giorno del sovrasfruttamento della Terra calcolato ogni anno dal Global Footprint Network, che indica come quest'anno, nei soli primi 7 mesi, l'umanità abbia già utilizzato ciò che la Terra impiega 12 mesi per rigenerare. Tuttavia va anche sottolineato che il 01.08.24 corrisponde alla media di tutti i Paesi, mentre per l'Italia, che ha un debito ecologico particolarmente elevato, l'Overshoot Day è arrivato già il 19 maggio 2024.

1. Matthew Campen, Alexander Nihart, Marcus Garcia, Rui Liu, Marian Olewine, Eliseo Castillo, Barry Bleske, Justin Scott, Tamara Howard, Jorge Gonzalez-Estrella, Natalie Adolphi, Daniel Gallego, and Eliane El Hayek: Bioaccumulation of Microplastics in Decedent Human Brains Assessed by Pyrolysis Gas Chromatography-Mass Spectrometry. Version 1. Res Sq. Preprint. 2024 May 6.
Guglielmo Lauro
medico


domenica 30 giugno 2024

Uso dell’ASMR nei percorsi di cessazione tabagica


Durante i percorsi di cessazione del fumo, è spesso fondamentale gestire non solo lo stress, ma anche e soprattutto i problemi di qualità del sonno. Entrambi questi fattori possono, infatti, influenzare negativamente la capacità di controllare il desiderio di fumare.
A questo proposito, sta emergendo un crescente interesse nello sviluppo di metodi non farmacologici per la gestione dello stress e dei problemi di salute ad esso correlati. L'obiettivo è migliorare la qualità del sonno e il benessere psicologico complessivo, favorendo così il successo dei programmi di disassuefazione dal tabacco.
Questi approcci alternativi potrebbero rivelarsi utili per coloro che desiderano smettere di fumare, ma trovano difficile gestire i sintomi di astinenza e la mancanza di concentrazione dovuti a un sonno di scarsa qualità e a elevati livelli di stress.
Un metodo per regolare meglio il sentirsi sotto pressione e facilitare l’addormentamento potrebbe essere quello di prendersi una pausa rigenerante, “staccare la spina” per riposarsi, disconnettersi da dispositivi elettronici e dalle attività lavorative, concentrandosi su sé stessi e sulla propria interiorità attraverso, la calma, la meditazione o il silenzio in un ambiente tranquillo e senza distrazioni. Tuttavia confrontarsi in silenzio con i propri pensieri, emozioni e inquietudini può rappresentare una fonte di ansia e disagio, soprattutto per coloro che trovano nella rete Internet e nei social media la loro "zona di comfort". Questo è dovuto al fatto che viviamo in un mondo in cui siamo costantemente connessi e stimolati da input esterni. La nostra società attuale, caratterizzata da una connessione digitale pervasiva, può rendere difficile la riflessione introspettiva e la gestione delle proprie dinamiche interiori. Molte persone, infatti, faticano a rimanere a contatto con sé stesse, preferendo rifugiarsi nella costante interazione online e nell'incessante flusso di informazioni e stimoli.
Capita, infatti, che un fumatore usi la sigaretta come "scappatoia" come un modo per “staccare la spina” e anche per evitare di affrontare sentimenti scomodi (stress, ansia, calo di umore); ha spesso difficoltà a chiedere aiuto e supporto, almeno nelle fasi iniziali, per cui sceglie di provare in autonomia metodi poco impegnativi e non farmacologici come i contenuti multimediali (soprattutto fonti sonore) spesso disponibili gratuitamente sulla rete internet.
Dunque, il rumore, che un tempo era evitato per un sonno di qualità, è stato recentemente adottato dal grande pubblico come un induttore non farmacologico del sonno (1) e diverse persone lo utilizzano come un calmante non farmacologico che rilassa il sistema nervoso e riduce la tensione. 

I tipi di fonti sonore utilizzate per l'induzione del sonno possono essere suddivisi in tre categorie: a) musica, b) rumore, c) Risposta Sensoriale Autonoma del Meridiano (ASMR).

La musica rilassante può rappresentare un metodo non invasivo, di facile approccio e spesso abbastanza efficiente (2).

Il rumore cosiddetto bianco è un insieme di onde sonore senza ritmo né melodia, simili a fruscii come quello prodotto da un vecchio televisore sintonizzato su una frequenza senza segnale o quello dell’asciugacapelli con il quale tipicamente si induce il sonno nei neonati.
Il rumore è spesso considerato un fattore di distrazione; tuttavia studi recenti suggeriscono che gli individui subattenti o gli individui a cui è stato diagnosticato un disturbo da deficit di attenzione e iperattività possono trarre beneficio dal rumore bianco per migliorare le loro prestazioni cognitive (3).

Per entrare nel mondo dell'ASMR immagina di trovarti in una tranquilla biblioteca, con un'atmosfera silenziosa e concentrata. All'improvviso, ti accorgi di due persone che iniziano a sussurrare tra loro, in tono basso e confidenziale. Il loro dialogo sommesso crea un delicato sottofondo sonoro, quasi un rassicurante brusio. Poco distante, senti il leggero tocco dei tasti di alcune tastiere di alcune persone che digitano, producendo suoni ritmici e cadenzati. Lo scricchiolio discreto di una mela che viene morsa attira la tua attenzione, trasmettendo una sensazione di quiete e introspezione. Alzi lo sguardo e osservi qualcuno che sfoglia delicatamente le pagine di un libro, con movimenti lenti e controllati. La persona accanto a lui sta attentamente prendendo appunti con una matita appena temperata, creando un raschiare sottile e rassicurante.
Per molti, questi rumori e stimoli sensoriali potrebbero essere percepiti come fastidiosi e distraenti soprattutto se ci si trova in un ambiente silenzioso (fenomeno questo, noto come misofonia). Tuttavia, per altri individui, queste stesse immagini e suoni innescano una particolare sensazione, conosciuta come Risposta Sensoriale Autonoma del Meridiano (ASMR). Si tratta di un’esperienza percepita verosimilmente da una minoranza di persone che percepiscono una sensazione di formicolio, piacevole e rilassante, che inizia dalla sommità della testa e si diffonde lentamente lungo tutto il corpo (secondo studi preliminari si può riscontrare in una persona su cinque). È un'esperienza sensoriale profonda, in cui i suoni delicati e i movimenti ritmici e controllati attivano una reazione neurofisiologica di benessere e tranquillità. Invece, la misofonia è un'avversione a suoni come masticare, tossire o respirare rumorosamente. Dunque, ASMR e misofonia sono due forti risposte emotive involontarie, la prima associata al benessere e all'attività parasimpatica e la seconda all'avversione e all'aumento dell'attività ortosimpatica (4); in effetti sembrano trovarsi agli estremi opposti di uno spettro.

Nell’ultimo decennio si è osservata una diffusione mediatica imponente con decine di milioni di contenuti audio-video soprattutto su social come TikTok e YouTube denominata con il termine pseudoscientifico di ASMR utilizzato per descrivere uno stato emotivo sopra descritto che solo alcune persone sono in grado di sperimentare, probabilmente perché per la maggior parte delle persone i trigger ASMR sono stimoli sotto soglia.
L’acronimo ASMR sta per Autonomous Sensory Meridian Response, ovvero “Risposta Sensoriale Autonoma del Meridiano”; questa tecnica consiste in un’esperienza sensoriale visiva, ma soprattutto sonora fortemente suggestiva basata spesso sul whispering in cui lo YouTouber/TikToker di turno (detto ASMR artist) parla, ma sussurrando; ciò conferisce alle parole un senso di vicinanza, di calma e leggerezza suscitando una risposta psicofisica di piacere e di rilassamento; in genere sono contenuti semplici ma trasmessi in maniera intima e avvolgente, dando l'impressione che la persona si sta dedicando completamente a noi con calma, trasporto, intensità e non raramente anche con una sensualità tale da produrre un certo imbarazzo.
Tantissimi utenti apprezzano anche gli hand sounds, ovvero suoni fatti con le mani che possono comprendere lo sfregamento dei palmi, lo schiocco delle dita, un picchiettio delicato delle unghie. La peculiarità dell’ASMR sta però nell’emettere questi suoni in un modo talmente delicato da renderli vere e proprie fonti di benessere. Tuttavia, ciò che viene percepito da molti followers di questi video è una sensazione di formicolio che inizia nella sommità della testa e si diffonde lungo il corpo, ed è accompagnata da sensazioni di rilassamento (5).

Nell’ambito di potenziali applicazioni terapeutiche, l’ASMR potrebbe rappresentare una cura complementare o di supporto in un percorso di cessazione del fumo.
Talvolta capita che il fumatore fortemente dipendente può avere bisogno di qualcuno a cui rivolgersi per un po’ di distrazione e di incoraggiamento per non fumare, in tal caso alcune persone trovano nell’ASMR ciò di cui hanno bisogno ovvero parole positive e un’atmosfera confortante, protettiva e sicura per sollevarsi da un momento triste e/o di tensione per raggiungere un po’ di pace.

Qual è la differenza tra il rumore bianco e i trigger sonori dell’ASMR?
Il rumore bianco può aiutare l’addormentamento attraverso blocchi o mascheramenti dei suoni di sottofondo che ci tengono svegli (ad esempio, il cane che abbaia, il vento che ulula, le persone all'esterno, etc.). Ma l'audio ASMR ha l'ulteriore vantaggio di stimolare il rilassamento, il che può renderlo una scelta migliore rispetto al rumore bianco per coloro che hanno difficoltà ad addormentarsi a causa del "rumore interno" (ovvero cervello iperattivo o stressato).

Perché alcune persone trovano il rilassamento durante l'ASMR più rilassante e piacevole rispetto al rilassamento che potrebbero provare durante la consapevolezza o la meditazione?
Forse la risposta è in questa analogia: consapevolezza e meditazione possono essere paragonati all’uso di un grattaschiena su noi stessi, ma ASMR è come se qualcun altro ci grattasse la schiena. Entrambi sono possono dare sollievo, ma il secondo può essere più divertente per molte persone. Con la meditazione la persona deve prestare attenzione a sé stessa e deve essere gentile con sé stessa, mentre con l'ASMR si ha la percezione che un'altra persona presti attenzione a noi mostrandosi cordiale.
Insomma, potremmo semplicemente rilasciare una maggiore quantità di neurotrasmettitori cerebrali del benessere (endorfine, dopamina, ossitocina, serotonina) quando qualcun altro si prende il tempo e gli sforzi per aiutarci rispetto a quando aiutiamo noi stessi.

Recenti teorie scientifiche attribuiscono all'ASMR un aumento del rilascio di endorfine che sarebbero alla base della sensazione di rilassamento e sonnolenza. Le endorfine stimolano anche la dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere e che ricorda a un individuo quali video ASMR sono i migliori per innescare le endorfine, e quindi mantiene l'individuo concentrato su un video apparentemente poco interessante per 30 minuti o più.
La sensazione di relax provata durante l’ASMR è dovuta in parte anche all’ossitocina, un’altra molecola fondamentale per i legami. L'ossitocina è un neurotrasmettitore e un ormone stimolato dalle endorfine.
È probabile che l’ossitocina sia la causa principale del comfort, del rilassamento e della diminuzione dello stress dell’ASMR. Anche l'ossitocina contribuisce al formicolio perché aumenta la sensibilità dei recettori delle endorfine. L’ossitocina e le endorfine insieme sono anche molto efficaci nel ridurre il cortisolo, un ormone rilasciato durante lo stress cronico.
L'ossitocina è anche un forte stimolatore del neurotrasmettitore serotonina responsabile dei sentimenti di soddisfazione e benessere dopo aver sperimentato l'ASMR.

La sensazione di brivido dell’ASMR a differenza di quella provocata dalla musica o da altra esperienza emotiva che possono durare al massimo una decina di secondi, negli individui che rispondono all'ASMR le sensazioni di formicolio indotte da uno stimolo scatenante possono durare diversi minuti o più (6, 7).
I trigger ASMR ovvero gli stimoli utilizzati per indurre l'ASMR sono molto vari, i più diffusi sono quelli in cui si percepisce una posizione di stretta vicinanza in giochi di ruolo (attività di massaggio, di estetica, esame medico, osservare una persona che si trucca) o sussurri e suoni vicini alle orecchie.

L'integrazione dell'ASMR in programmi di cessazione tabagica potrebbe rivelarsi un approccio promettente per supportare i fumatori nel raggiungere e mantenere l'astinenza, migliorando così la loro salute e il loro benessere complessivo.

Fermo restando che è importante considerare le preferenze individuali dei pazienti e adattare l'approccio terapeutico in base alle loro esigenze specifiche, si riporta una descrizione sintetica dei principali trigger o tipi di ASMR ordinati in ordine alfabetico, segnalando in grassetto quelli che potrebbero essere più indicati come ausilio nel disturbo da uso di tabacco e nelle dipendenze in genere.
1. Affirmations: L'ASMR artist pronuncia frasi positive e motivazionali per rilassare gli spettatori, contribuendo a migliorare l'umore e la motivazione dei pazienti durante il percorso di disintossicazione.
2. Binaural: Utilizza un microfono che permette di differenziare il suono tra il canale destro e sinistro delle cuffie, creando un effetto immersivo.
3. Brushing: Sfrutta l'utilizzo di oggetti per produrre suoni di sfregamento e strofinamento.
4. Close Up: L'ASMR artist si registra con il volto molto vicino alla telecamera, inquadrando solo il suo viso.
5. Compliments: L'ASMR artist elargisce complimenti agli spettatori.
6. Crinkling: Si basa sul fruscio prodotto da confezioni o incarti stropicciati.
7. Cupping: Sfrutta il rumore prodotto dalle mani a coppetta o da strumenti simili, appoggiati e mossi vicino al microfono.
8. Eating: I suoni del cibo e del mangiare sono il trigger principale.
9. Hands Movements: L'ASMR artist muove lentamente le mani per rilassare gli spettatori, offrendo una forma di distrazione e rilassamento che può aiutare a ridurre l'ansia e lo stress associati all'astinenza dalla nicotina.
10. Inaudible: Si sente una voce umana, ma non è possibile comprendere le parole pronunciate.
11. Keyboard: Utilizza il rumore dei tasti premuti su una tastiera.
12. Light: Prevede l'uso di luce o di una torcia nel video.
13. Mouth Sounds: L'ASMR artist produce suoni con la bocca, come lo schiocco di baci.
14. No Talking: Contenuti senza voci umane, ma ricchi di trigger prodotti dai rumori di oggetti o ambienti che possono favorire la concentrazione e la calma nei pazienti durante il percorso di cessazione
15. Roleplay: Simula situazioni e personaggi attraverso un gioco di ruolo (attività di massaggio, di estetica, esame medico, osservare una persona che si trucca) che possono aiutare a gestire gli stimoli che conducono verso il fumo.
16. Scratching: L'ASMR artist gratta la superficie di oggetti con le unghie.
17. Soft Spoken: L'ASMR artist parla a bassa voce, senza sussurrare.
18. Stroking: Prevede movimenti che riproducono l'azione dell'accarezzare.
19. Tapping: Si basa sul picchiettio di dita o oggetti su varie superfici.
20. Tongue Clicking: Consiste nel far schioccare la lingua.
21. Touching/Face Touching: L'ASMR artist finge di toccare l'utente, muovendo le mani vicino alla telecamera e al microfono.
22. Whispering: Si basa sulla tecnica del sussurro per creare un'esperienza lieve e rilassante.
23. Words: Consiste nella ripetizione di una o più parole.

Osservare i contenuti multimediali ASMR (Autonomous Sensory Meridian Response) senza avere un'adeguata comprensione e contestualizzazione del fenomeno può effettivamente sembrare bizzarro e i contenuti possono apparire insulsi o privi di senso; peraltro, gli ASMR artist, spesso donne, potrebbero essere accomunate a bipedi giulive se non se ne coglie il reale scopo e significato. Inoltre, è bene sottolineare che da un punto di vista scientifico, al momento non è possibile attribuire all'ASMR (Autonomous Sensory Meridian Response) il valore di una vera e propria soluzione terapeutica. Tuttavia, non si può negare che questo fenomeno stia suscitando un crescente interesse e che alcuni studi preliminari suggeriscano potenziali benefici.

1. Heenam Yoon, Hyun Jae Baek: External Auditory Stimulation as a Non-Pharmacological Sleep Aid. Sensors (Basel). 2022 Feb 7;22(3):1264. 
2. Szczepan Paszkiel, Paweł Dobrakowski, Adam Łysiak: The Impact of Different Sounds on Stress Level in the Context of EEG, Cardiac Measures and Subjective Stress Level: A Pilot Study. Brain Sci. 2020 Oct 13;10(10):728.
3. Mohamad Awada, Burcin Becerik-Gerber, Gale Lucas, Shawn Roll: Cognitive performance, creativity and stress levels of neurotypical young adults under different white noise levels. Sci Rep. 2022 Aug 26;12(1):14566
4- Paul D McGeoch, Romke Rouw: How everyday sounds can trigger strong emotions: ASMR, misophonia and the feeling of wellbeing. Bioessays. 2020 Dec;42(12):e2000099.
5.Helge Gillmeister, Angelica Succi, Vincenzo Romei, Giulia L Poerio: Touching you, touching me: Higher incidence of mirror-touch synaesthesia and positive (but not negative) reactions to social touch in Autonomous Sensory Meridian Response. Conscious Cogn. 2022 Aug:103:103380. 
6. Del Campo, Marisa A., Thomas J. Kehle: Autonomous Sensory Meridian Response (ASMR) and Frisson: Mindfully Induced Sensory Phenomena That Promote Happiness. International Journal of School & Educational Psychology 4, no. 2 (2016): 99–105.
7. Beverley Fredborg, Jim Clark, Stephen D Smith: An Examination of Personality Traits Associated with Autonomous Sensory Meridian Response (ASMR). Front Psychol. 2017 Feb 23:8:247.
Guglielmo Lauro
medico
Per approfondimenti: https://asmruniversity.com/ 

venerdì 31 maggio 2024

31.05.24 Giornata Mondiale senza Tabacco

Il tema del World No Tobacco Day del 2024 è "difendere i più piccoli dalle interferenze dell'industria del tabacco". Si tratta di un obiettivo importante per proteggere la salute e il benessere dei giovani e garantire loro un futuro libero dagli effetti nocivi dei prodotti del tabacco.
Nell'ultimo ventennio, le case produttrici di tabacco hanno adottato strategie di marketing aggressive e manipolative, puntando con particolare insistenza sui giovani nell'intento di indurli alla dipendenza fin dalla più tenera età. Questo approccio predatorio mira a compensare le pesanti perdite di mercato causate dall'elevata mortalità legata all'uso del tabacco, la quale sottrae all'industria nicotinica consistenti fette di consumatori.
Proteggere i minori dalle interferenze dell'industria del tabacco dovrebbe essere una priorità fondamentale per i governi. Purtroppo, il governo italiano risulta essere particolarmente permeabile alle influenze di questo potente settore industriale (1).
D'altra parte, un governo che non riesce a difendere sé stesso dall'interferenza dell'industria del tabacco, qualsiasi tentativo cerchi di intraprendere per "tutelare" i propri cittadini sarà inefficace e potenzialmente dannoso, in quanto mancherà di credibilità, di risorse adeguate e di capacità di implementare misure di protezione coerenti. Anzi il nostro governo sembra rincorrere le passività di bilancio attraverso un aumento della distribuzione già capillare di prodotti del tabacco contribuendo così a promuoverne l'uso, aggravando i problemi di salute pubblica e aumentando i costi sanitari a lungo termine. La capillare rete distributiva del tabacco in Italia conta, infatti, circa 67'700 punti vendita, pari a 112 unità ogni 100'000 abitanti.

Tuttavia, fintanto che il governo continuerà a considerare l'industria del tabacco come un partner economico e strategico, qualsiasi azione di contrasto è destinata a rivelarsi inefficace.
Ne è una chiara dimostrazione il recente protocollo d'intesa siglato nel marzo 2024 tra il Ministero dell'Agricoltura e Philip Morris, a sostegno della tabacchicoltura nazionale. Sarebbe stato invece più opportuno promuovere attivamente la riconversione delle coltivazioni di tabacco verso produzioni alternative. Per non parlare delle generose donazioni dell'industria del tabacco ai principali partiti politici i quali subiranno inevitabilmente un'influenza indebita che orienterebbe le loro scelte a favore degli interessi commerciali del settore, anche a discapito della salute pubblica. Peraltro, trattandosi di donazioni che avvengono in modo poco trasparente, si sollevano legittime perplessità che compromettono la fiducia dei cittadini nell'integrità della classe politica.
A completare il quadro delle interferenze vi è il rinnovo della collaborazione tra l'Arma dei Carabinieri e Philip Morris Italia, annunciata nel maggio 2024, e che continua a gettare ombre sulla presunte iniziative finalizzate a promuovere la cultura della legalità presso i gestori delle tabaccherie anche con eventi formativi su temi ambientali.
Insomma, una serie di protocolli di intesa che compromettono la credibilità nelle istituzioni e appaiono in netto contrasto con gli sforzi necessari per ridurre efficacemente il consumo di tabacco e i suoi effetti nocivi sulla salute pubblica.
Finché il governo manterrà un atteggiamento permissivo e favorevole nei confronti dell'industria del tabacco siglando accordi improbabili e di dubbia utilità, sarà estremamente difficile ottenere risultati apprezzabili nella lotta contro il tabagismo.
Si tratta, infatti, di accordi viziati da un palese conflitto di interessi e anche sono animati da obiettivi in apparenza nobili, celano inevitabili forme di corruzione, comportamenti scorretti, tattiche manipolative, etc. (1).

La legge Sirchia ha rappresentato la prima vera azione di contrasto al tabagismo, seguita da un periodo di stasi durato 14 anni (2010-2023) in cui la prevalenza del fumo in Italia si è mantenuta stabilmente al di sopra del 20% (fig.1). 

fig.1: prevalenza del fumo di tabacco in Italia nel periodo 2010-2023

Ma qual è l'attuale dimensione del fenomeno?
fig. 2: prevalenza del fumo di sigarette in Italia negli ultimi 25 anni (2001-2024)

Nel 2024, l'Istituto Superiore di Sanità ha registrato una significativa riduzione del numero di fumatori, con una prevalenza scesa al 19,3% (fig.2). Tuttavia, questo risultato non può essere considerato un reale successo, poiché è accompagnato da:
  • un consistente aumento del consumo di prodotti da svapo (cioè non a combustione, come sigarette elettroniche e sigarette a tabacco riscaldato)
  • un incremento significativo dell'uso di questi prodotti tra i giovani, soprattutto tra le ragazze
  • un aumento delle condizioni di policonsumo, ovvero l'uso combinato di diversi prodotti del a base di nicotina.
Purtroppo, le scelte imprudenti delle amministrazioni sanitarie hanno ulteriormente aggravato la situazione. Negli ultimi 15 anni, è stato chiuso oltre il 43% degli ambulatori per il trattamento del tabagismo (fig. 3).
fig. 4: Centri Antifumo in Italia negli ultimi 15 anni (2010-2024)

Infatti, dal 2010 al 2024 il loro numero è diminuito da 396 a soli 223, con la soppressione di ben 173 strutture, soprattutto al Sud Italia e nelle Isole, dove la presenza di tali Centri è da sempre sottodimensionata. Il valore del 20% del Sud e Isole uguale al 20% del Centro sono dati che vanno considerati anche in base alla superficie di Sud e Isole che è doppia rispetto al Centro ed è pari rispetto al Nord, di conseguenza, il Sud e Isole ha per unità di superficie la metà dei Centri Antifumo rispetto al Centro e un terzo dei Centri Antifumo rispetto al Nord (fig. 5). 
fig. 5: distribuzione dei Centri Antifumo nel 2024

Dunque demolire i Centri Antifumo appare una decisione a dir poco incomprensibile, considerando l'importanza di tali strutture che possono essere annoverate tra i servizi sanitari che producono più salute con il più basso impegno di risorse. Tali strutture, infatti, richiedono spese molto limitate, in quanto i farmaci vengono acquistati direttamente dai pazienti che si fanno carico anche di eventuali esami di laboratorio o altre prestazioni aggiuntive. Si tratta quindi di un investimento estremamente vantaggioso nell'ottica della promozione della salute pubblica.

Intanto, appare molto difficile ipotizzare il raggiungimento dell'obiettivo OMS di ridurre il tabagismo entro il 2025 del 30% rispetto ai livelli del 2010, giungendo cioè a una prevalenza del 15,2%.
Tuttavia, alcuni segnali positivi provengono dai piani regionali di prevenzione che riportano il controllo del tabagismo in maniera trasversale in diversi Programmi Predefiniti:
PP1: Scuole che promuovono salute
PP3: Luoghi di lavoro che promuovono salute
PP4: Dipendenze
PP9: Ambiente, clima e salute.
A tale proposito si sottolinea che nell'ambito del Piano Nazionale di Prevenzione, la collaborazione tra il Dipartimento Dipendenze e il Dipartimento di Prevenzione dell'ASL Caserta rappresenta un modello incoraggiante per potenziare gli interventi di contrasto al tabagismo, almeno a livello locale dove il fenomeno è particolarmente preoccupante (fig. 6).
fig. 6: Indagine ISS 2023 sulle prevalenze dei fumatori al Nord, Centro e Sud e Isole.

Nelle regioni meridionali e insulari d'Italia si registra una prevalenza di fumatori nettamente superiore alla media nazionale. 
Poiché i costi sanitari derivanti dal consumo di tabacco ricadono sulle singole Regioni, sarebbe opportuno valutare la possibilità di conferire a tali regioni "meno virtuose" la facoltà di applicare accise supplementari sui prodotti del tabacco.
Ciò consentirebbe di compensare gli ingenti oneri sanitari causati dall'elevato tasso di fumo all'interno di tali territori regionali. In tal modo, le regioni più colpite dai costi sanitari legati al tabagismo potrebbero disporre di maggiori risorse per affrontare questo fenomeno e i suoi impatti.
Video: Allarme tabagismo al Sud e Isole, maglia nera alla Campania

Secondo un comunicato stampa dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) del 30 maggio 2024, la Regione Campania rimane tra le regioni del Sud Italia con i più alti tassi di prevalenza di fumatori (2). Questo quadro riflette fattori socioeconomici, culturali e stili di vita caratteristici della Regione, che richiedono pertanto interventi mirati di prevenzione e sensibilizzazione sul tema del fumo.

Guglielmo Lauro
medico