domenica 2 ottobre 2011

Immigrazione: da gennaio a settembre 450mila euro in fumo!!!

La solidarietà ha un costo in ogni dove, ma quella che l'Italia riserva ai migranti che giungono all'isola di Lampedusa costa di più. Il menù prevede vitto, alloggio, vestiti, un po' di euro per telefonare (una scheda da 5 euro ogni dieci giorni) e pure un pacchetto di sigarette al giorno, naturalmente tutto gratis. Nessuno discute le politiche di accoglienza per quei poveracci che sbarcano a Lampedusa, ma comprar loro anche le sigarette pare un controsenso oltre che un'esagerazione.
Dall'inizio del 2011, lo Stato italiano ha dato alla "Lampedusa Accoglienza", la cooperativa che gestisce sull'isola il ricovero degli immigrati che lì sbarcano, anche una quota da destinare all'acquisto di un pacchetto da 10 sigarette al giorno per ciascun immigrato maggiorenne. La cifra, come sottolinea Mariateresa Conti de "il Giornale", fa parte del "pacchetto" non di sigarette, ma di 33,42 euro al giorno per ogni immigrato che il Ministero dell'Interno assegna alla cooperativa (secondo quanto stabilito dal capitolato di appalto con il Viminale). Tra le varie voci riportate nel prospetto analitico, c'è per l'appunto quella delle sigarette che, da gennaio a settembre 2011, è arrivata a 450mila euro. Alla fine dell'anno, insomma, dovrebbe trattarsi di circa 600mila euro, molto di più di 1 miliardo delle vecchie lire, non proprio bruscolini, insomma... Una cifra consistente che dà anche l'idea del business che si sviluppa attorno al dramma dell'emergenza immigrazione.
Certo, gli immigrati vanno aiutati e sostenuti quando sbarcano sull'isola senza più nulla. Ed ecco quindi le legittime spese per i pasti (tre al giorno), i vestiti, perfino per le schede telefoniche per consentire loro di chiamare a casa. Ma senza sigarette non possono proprio stare? E perché mai uno Stato, che combatte il fumo e sui pacchetti fa scrivere chiaramente che il fumo nuoce alla salute, poi passa dal tabaccaio a prenderle e stacca pure un assegno bello corposo? 
A parte il fatto che con la fornitura di Marlboro agli immigrati il Governo e il Ministero della Salute smentiscono le campagne anti-fumo (e anti-cancro), non si capisce perché lo Stato debba spendere soldi dei cittadini per avvelenare i migranti. 
Ma quella voce di capitolato sulle "sigarette" davvero non si potrebbe eliminare e destinare gli stessi soldi ad altri progetti, magari sempre su Lampedusa? Sia per gli immigrati stessi che per i lampedusani. Che poi questi ultimi, volenti o nolenti, sull'isola restano tutto l'anno; e sicuramente non vorranno passare le giornate anche a spazzare le cicche degli immigrati.
 

14 commenti:

  1. Ma in un periodo di crisi economica e di ristrettezze per tutti non si potevano risparmiare?
    E poi si chiedono perché la gente cerchi di evadere le tasse! se il denaro viene impiegato in questo modo mi pare il minimo!

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    1. Emergenza stranieri o emergenza pensionati italiani?
      Si finanziano tutti, potenziali profughi e potenziali clandestini attualmente con una quota di 35€ al giorno e mio nonno invece deve campare con 20€ al giorno di pensione, ma lui è Italiano e quindi discriminato.
      Ma facciamo un po' di conti 35X30=1050€ al mese, dunque più di un assegno sociale di €850. Poi, siccome vanno a mangiare e dormire alla Caritas, lo Stato paga a questa associazione "non di lucro" altri €30 al giorno per assistito, ovvero altri 900€ al mese. Dunque ogni immigrato ci costa quindi, minimo 1950€ al mese.
      vedi: Ai rifugiati telefono, taxi e sigarette - Ogni giorno 35 euro di benefit per chi viene accolto nel nostro Paese. Sono previsti anche corsi di lingua italiana e attività ludico-sportive
      Se poi, a quanto pare, gli immigrati si lamentano vuol dire che questi liquidi vengono distribuiti con lo scolapasta.

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    2. Se poi i "migranti vendono la loro razione di sigarette" (vedi notizia ansa) significa che cercano di organizzarsi come possono e che gli aiuti che vengono dati attraverso l'assegnazione giornaliera di sigarette è totalmente fuori luogo!

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  2. accogliere immigrati fumatori e sostenere la loro dipendenza tabagica equivale a IMPORTARE TUMORI nel nostro Paese con ulteriori aggravi sociali ...i regali delle manovre del governo non finiscono mai!!!

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  3. ... A NOI TUTTO FUMO e niente arrosto! l'arrosto va alla caste.

    La nuova campagna di comunicazione istituzionale sull’evasione fiscale realizzata dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero dell’Economia punta al concetto di evasori come parassiti che vivono alle spalle della società, succhiando risorse e accedendo ai servizi pubblici di tutta la collettività, senza sostenerne l’onere. Qui il discutibile paragone fra l’uomo che non paga le tasse e una serie di parassiti: dei ruminanti, del legno, dei pesci, del cane e dell'intestino per concludere dichiarando che chi vive a spese degli altri danneggia tutti e quindi battere l’evasione fiscale è nostro interesse. Messaggio finale: "Chiedi sempre scontrino o ricevuta fiscale".
    Dunque, lo Stato con un predicozzo incauto ci dà del parassita per non aver richiesto o emesso lo scontrino! Allora cosa dobbiamo dirgli noi per la sua spesa pubblica spropositata e spesso inutile, clientelare e spesso superflua? quella sì che è una spesa parassita e causa prima del debito pubblico!
    Perché nel Paese dei privilegi tenuti ben stretti non segnalare la prima parassitosi, ovvero quella delle caste intoccabili? La recente manovra economica del governo con i suoi emendamenti riduce la tassazione su auto e barche di lusso attraverso l'aumento del TABACCO, e poi vitalizi e indennità dei Parlamentari tuttora permangono...
    Per saperne di più sui veri parassiti dello Stato andate su:
    sanguisughe.com

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  4. Il messaggio che quasi all’unanimità la politica manda ai cittadini è che le tasse sono alte per colpa dell’evasione e
    che, se pagassero tutti, senz’altro tutti pagherebbero meno. Teoricamente
    potrebbe essere vero, ma vale la pena di dire, innanzitutto, che non c’è
    reale garanzia che il recupero dell’evasione conduca ad una diminuzione delle
    tasse per chi le ha sempre pagate, in quanto di fronte a nuove opportunità di entrata non è detto che lo Stato sappia
    contenere i suoi appetiti, cosicché i soldi recuperati potrebbero
    semplicemente andare ad alimentare un circolo vizioso di inefficienza,
    improduttività e di parassitismo. Basta osservare che negli ultimi anni le tasse hanno continuato ad aumentare, pur a fronte
    dei “successi” nel contrasto dell’evasione sbandierati dai governi che si sono
    succeduti. Insomma si vuole dare in pasto all’opinione pubblica dei
    simbolici “nemici del popolo” a cui attribuire le colpa delle tasse alte. Intanto,
    si distoglie l’attenzione da altre e più gravi forme di parassitosi.


    I parlamentari italiani sono al top dei compensi tra i sei paesi presi in
    considerazione dalla Commissione sul
    livellamento retributivo Italia-Europa che ha appena pubblicato i risultati
    del monitoraggio dei trattamenti economici di deputati e senatori: oltre 16000 euro al mese senza considerare le
    spese di rappresentanza.


    Nel 2010 la retribuzione media dei
    1737 dipendenti di Montecitorio fino all'ultimo dei commessi al segretario
    generale, era di 131585 euro, 3,6 volte la paga media di uno statale (36135
    euro)!!!


    Il Quirinale costa oltre 200 milioni di euro
    l’anno, al paragone la presidenza tedesca ne costa un decimo. Lo scandalo del Quirinale sta nel numero degli addetti, è struttura mastodontica ha "2000 dipendenti" fino a qualche tempo fa vi si contavano
    20 cuochi, 20 addetti alla biancheria, 6 addetti alle livree; e tale struttura comporta spese molto
    superiori a quelle concesse alla regina Elisabetta (secondo cifre non
    aggiornatissime 300 dipendenti), o al re di Spagna (543 dipendenti), o a Barack
    Obama (466 dipendenti), o a Sarkozy (941 dipendenti). Insomma un apparato spropositato e oltretutto strapagato!


    A fare da contraltare le
    retribuzioni medie nel nostro paese, senatori e onorevoli a parte, sono tra le più basse dei Paesi Ocse. L’Italia
    si colloca soltanto al 23° posto nella classifica che di Paesi ne conta 30.


    Altrimenti come si possono sostenere nel nostro Paese i vitalizi, le pluripensioni, le auto blu, le
    scorte, i benefit, i doppi stipendi se sindaco e parlamentare e persino i
    tripli se sindaco, parlamentare e libero professionista che continua a
    esercitare?


    La pressione fiscale non basta, bisogna caricare di accise, sigarette e
    carburanti e svaligiare i cittadini con lotterie, gratta e vinci, scommesse
    sportive e casinò on line. È giusto
    ricercare e punire gli evasori, ma è ancora più giusto che il Governo sia il
    primo a dare il buon esempio con manovre economiche più sensate e coerenti.


    Per saperne di più vai su:


    liberalvox


    isegretidellacasta

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    1. [im]http://imageshack.us/a/img853/438/ideesalvaitalia.jpg[/im]

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  5. Ma questo spot sull'evasore parassita lo pagano i contribuenti o gli evasori?

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    1. Lo spot dall’Agenzia delle Entrate lo pagano i contribuenti che si sentono due volte presi in giro: dagli evasori e dallo Stato.

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  6. I costi per la collettività del governo ladro sono di milioni di euro. Che dire di uno Stato che si accanisce sulle pensioni minime dei contribuenti mentre lascia inalterati i supervitalizi dei parlamentari con tutte le agevolazioni possibili (es. aerei e treni gratis per 10 anni dalla fine del mandato all'interno di un determinato plafond di 2200€ per il Senato e 1200€ per la Camera... scusate se è poco!), l'onorevole che è stato in Parlamento un solo giorno e potrà contare per tutta la vita su una pensione da deputato... un governo ladro che dà del parassita agli evasori sembra il bue che dà del cornuto all'asino!

    [im]http://imageshack.us/a/img841/7371/maxsoldinigovernoladro.jpg[/im]

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    1. [im]http://imageshack.us/a/img100/5097/italiavince.jpg[/im]

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    2. Grazie alle leggi sulla trasparenza amministrativa tra le voci di bilancio del Comune di Viterbo viene pagata una somma annuale per acquisto di sigarette (vedi albo pretorio del Comune di Viterbo: aggiungere la parola “sigarette” nello spazio “oggetto”).
      In altre parole 1300 euro del Comune in fumo.
      Insomma continua la cattiva gestione del denaro pubblico:
      -consiglieri regionali che spendono soldi dei contribuenti per acquisti che non hanno nulla a che fare con il mandato istituzionale; spese personali tra le più disparate tra cui figurano sigari e sigarette
      -pacchetti di sigarette che spesso accompagnano o rientrano nei soldi del pocket money (la paga giornaliera ai richiedenti asilo), per cui i soldi destinati agli ospiti dei centri di accoglienza vengono utilizzati anche per l'acquisto di sigarette; peraltro, ci sono cooperative che lavorano presso i centri d'accoglienza che distribuiscono sigarette mentre potrebbero essere distribuiti beni di prima necessità; e poi un immigrato non fumatore che ci fa con un pacchetto di sigarette?

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