mercoledì 2 novembre 2011

No al fumo nei cimiteri (anche se sono dei luoghi aperti)!

Non è un bel vedere l’atteggiamento irriverente e irrispettoso di coloro che tra loculi e cappelle si fumano tranquilli e beati la loro sigaretta per poi gettarla nei vialetti o fra le tombe scavate a terra.
Comportamento inaccettabile ed offensivo soprattutto per coloro che considerano il cimitero come un luogo sacro, simbolo di fede e spiritualità. In tal caso, il fumo può rappresentare una profanazione di questi spazi e una mancanza di rispetto per coloro che li frequentano.

I regolamenti comunali dei cimiteri del Centro Nord spesso precisano chiaramente il divieto di fumo in detti luoghi, ma nell’Italia meridionale tale divieto assume i contorni aleatori di una nuvola di fumo, se non addirittura arrivare a precisare che il divieto riguarda solo i locali chiusi del cimitero (es. Comune di Lecce) ...della serie i morti non ti vedono e i vivi non ci badano!

Guglielmo Lauro
(medico)

5 commenti:

  1. Sì, è proprio brutto vedere chi sbuffa fumo tra croci e fioriere in un luogo sacro ai cristiani e parimenti caro a chi non crede, anche per rispetto ai defunti molti dei quali sono lì proprio a causa del fumo!

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  2. Ho sentito che si sta diffondendo anche da noi il furto di ortensie nei cimiteri, fenomeno diffusosi a macchia d’olio tramite il web – vi sono numerosi siti su come seccare e fumare ortensie. In Francia, da dove pare sia partito il fenomeno la gendarmeria ha seguito inizialmente la pista del commercio clandestino di fiori, fino a scoprire poi che il saccheggio di ortensie era per uso “strettamente personale”. Il web è pieno di tutorial su come sballarsi con l’ortensia, mappe di dove trovarla a seconda dei paesi e racconti di persone che hanno essiccato, mescolato al tabacco e poi fumato le foglie Hydrangea macrophylla – questo il nome scientifico della pianta.

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    1. Meglio pensare a seppellire sigarette e accendini piuttosto che a rubare ortensie nei cimiteri.
      Le conseguenze del fumo di questo tipo di fiore, particolarmente diffuso nei cimiteri e nei parchi come pianta ornamentale, possono essere gravissime. "A seconda delle dosi - spiega Kurt Hostettman, professore onorario di Farmacologia all'Università elvetica di Losanna e Ginevra - l'effetto assomiglia a quello indotto dal tetraidrocannabinolo, uno dei principi attivi della cannabis". È proprio questo il motivo del successo dell'ortensia utilizzata come droga, oltre alla facilità con cui può essere procurata. "Fumare fiori e foglie delle ortensie ha degli effetti secondari nefasti per la salute" spiega ancora Hostettmann, che ne ricorda alcuni: da più semplici problemi gastrointestinali a quelli respiratori, fino all'accelerazione del ritmo cardiaco e allo stordimento. Secondo l'esperto, poi, "ad alte dosi le sostanze contenute nella piante si trasformano in acido cianidrico, più conosciuto con il nome commerciale di Zyklon B, usato dai nazisti nelle camere a gas dei campi di concentramento, che portano ad una rapida morte per soffocamento"

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  3. Quante cazzate dite. Fumare un sigaro visitando un cimitero non è una mancanza di rispetto, anzi il contrario.

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    1. Internet permette a tutti di scrivere commenti beceri così come agli asini di fingersi cavalli!

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