giovedì 1 agosto 2013

Estate e fattori di rischio additivi: fumo e photoaging

La natura ti dà la faccia che hai a vent'anni;
è compito tuo meritarti quella che avrai a cinquant'anni.
Coco Chanel
Il processo di invecchiamento cutaneo da fattori ambientali è denominato "invecchiamento cutaneo estrinseco" (1).
Il più importante fattore ambientale che conduce ad invecchiamento cutaneo è rappresentato dal sole e tale processo è noto come fotoinvecchiamento o photoaging (1).
Tuttavia, negli ultimi anni numerosi studi hanno dimostrato che un'altra causa importante di invecchiamento cutaneo estrinseco è rappresentata dal fumo di tabacco (1,2).
Il fumo, infatti, è riconosciuto come fattore di rischio indipendente (*) per lo sviluppo prematuro di rughe facciali a causa del coinvolgimento di fibre elastiche del derma da parte di componenti del fumo (3); più specificamente, il fumo determina una degradazione delle fibre elastiche che si depositano sotto forma di materiale elastico anormale nel derma reticolare, analogamente a quanto avviene nell'elastosi solare (3) che è l'equivalente istologico del fotoinvecchiamento clinico. Dunque, fumo di tabacco e photoaging rappresentano due fattori che determinano una degradazione delle fibre elastiche del derma, e quando agiscono assieme producono un effetto di invecchiamento pari alla somma degli effetti che ciascun fattore è in grado di indurre separatamente (3). Peraltro, l'intensa esposizione al sole (sia acuta che cronica) assieme a caratteristiche costituzionali (nevi multipli, neoplasie non cutanee, tumori cutanei non melanomatosi) si associa al rischio di melanoma (4). Anzi, il fumo di tabacco è stato individuato come un fattore di rischio indipendente per il melanoma cutaneo negli anziani (4). Per i giovani l'abbronzatura indoor (lettini UVA) è associata ad aumentato rischio di melanoma (5). L'Organizzazione Mondiale della Sanità classifica l'abbronzatura indoor come cancerogeno di classe I (carcinogeni umani certi) (5).
Inoltre, in un recente studio è stato osservato, nell'ambito dei comportamenti a rischio dell'estate, che coloro che si espongono a bagni di sole senza usare protezione solare sono più frequentemente fumatori (6). 
Dunque, le suddette acquisizioni scientifiche potrebbero utilmente essere impiegate per l'attuazione di campagne educative estive indirizzate ai fumatori e specialmente a quelli che sono in avanti negli anni.

(*) fattore di rischio indipendente indica che da solo è in grado di aumentare l'incidenza di una patologia, indipendentemente dalla presenza di altri fattori predisponenti.

1. Vierkötter A: [Environmental pollution and skin aging]. Abteilung Epidemiologie, IUF-Leibniz Institut für umweltmedizinische Forschung, Auf'm Hennekamp 50, 40225, Düsseldorf. Andrea. Vierkoetter@uni-duesseldorf.de. Hautarzt. 2011 Aug;62(8):577-8, 580-1.
2. Raitio A, Kontinen J, Rasi M, Bloigu R, Röning J, Oikarinen A: Comparison of clinical and computerized image analyses in the assessment of skin ageing in smokers and non-smokers. Department of Dermatology, Oulu University Hospital, Finland. anina.raitio@oulu.fi. Acta Derm Venereol. 2004;84(6):422-7.
3. Just M, Ribera M, Monsó E, Lorenzo JC, Ferrándiz C: Effect of smoking on skin elastic fibres: morphometric and immunohistochemical analysis. Department of Dermatology, Hospital Figueres, Figueres, Girona, Spain. mjust@wanadoo.es. Br J Dermatol. 2007 Jan;156(1):85-91.
4. Nagore E, Hueso L, Botella-Estrada R, Alfaro-Rubio A, Serna I, Guallar J, González I, Ribes I, Guillen C: Smoking, sun exposure, number of nevi and previous neoplasias are risk factors for melanoma in older patients (60 years and over). Department of Dermatology, Instituto Valenciano de Oncología, Valencia, Spain. eduyame@meditex.es. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2010 Jan;24(1):50-7.
5. Grange F, Mortier L, Crine A, Robert C, Sassolas B, Lebbe C, Lhomel C, Saiag P: Prevalence of sunbed use, and characteristics and knowledge of sunbed users: results from the French population-based Edifice Melanoma survey. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2015 Feb;29 Suppl 2:23-30.
6. Falk M, Faresjö A, Faresjö T: Sun exposure habits and health risk-related behaviours among individuals with previous history of skin cancer. Division of Community Medicine, Primary Care, Department of Medicine and Health Sciences, Linköping University, S-581 85 Linköping, Sweden. magnus.falk@lio.se. Anticancer Res. 2013 Feb;33(2):631-8.


Guglielmo Lauro

2 commenti:

  1. Sono una fumatrice e utilizzo il lettino abbrozzante per creare un'abbronzatura di base allo scopo di ridurre il rischio di ustioni con l'esposizione al sole. L'abbronzatura preventiva è una pratica sicura?

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    1. Secondo un recente studio non esiste una quota sicura per l’abbronzatura artificiale e la pratica di preparare la pelle all'abbronzatura tramite gli appositi lettini potrebbe aumentare il danno cumulativo da esposizione ai raggi UV, portando ad ad aumentare il rischio di melanoma rispetto ai pazienti che non hanno mai fatto uso dell’abbronzatura artificiale, perché incrementa la quantità di danno a carico del DNA (1). Inoltre è consigliabile l'uso di una crema solare resistente all’acqua, con un fattore di protezione non inferiore a 30, prima di esporsi al sole, e di riapplicarla ogni due ore o immediatamente dopo aver nuotato o sudato. Dunque, sia il fumo sia l'abbronzatura preventiva con gli appositi lettini danneggiano la pelle!
      1. Burbidge TE, Bastian BC, Guo D, Li H, Morris DG, Monzon JG, Leung G, Yang H, Cheng T: Association of Indoor Tanning Exposure with Age at Melanoma Diagnosis and BRAF V600E Mutations. J Natl Cancer Inst. 2019 Mar 28.

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