Le
bioplastiche rappresentano il principale costituente dei mozziconi di sigaretta
ovvero della forma più abbondante di rifiuti antropogenici presente attualmente
sul pianeta (1).
Si stima che
circa 5,5-6 trilioni di sigarette vengano prodotte ogni anno nel mondo; di
queste la maggior parte sono provviste di filtri e i relativi mozziconi hanno un impatto stimato in 1,2 milioni di tonnellate con aumento
previsto del 50% fino al 2025 (2, 3). Anche se con gli anni i mozziconi si
disgregano non sono biodegradabili, nel senso che non ci sono batteri o altri
microrganismi in grado di degradarli in componenti che possono entrare nei
cicli naturali. Tali rifiuti tossici si stanno dunque accumulando dal 1950
quando, nell'illusorio tentativo di proteggere i fumatori dai danni del fumo di
tabacco, sono stati annessi alle sigarette (3).
Quindi allo
stato attuale sono disperse sul pianeta oltre un milione di tonnellate di
mozziconi che intrappolano migliaia di sostanze chimiche differenti e pericolose come
arsenico, benzene, acido cianidrico, idrocarburi policiclici aromatici,
piridina, metalli pesanti, etc. (2). Dunque, l'impatto ambientale di
questi rifiuti è davvero preoccupante, soprattutto in considerazione che gli
studi scientifici evidenziano che ciascun mozzicone è in grado di inquinare circa
1000 litri di acqua (2).
Ritornando
sul tema dell'ipotetico contributo dei filtri nel ridurre gli effetti dannosi
del tabacco esso rientra nella stessa strategia commerciale
ingannevole delle sigarette etichettate come light, attributo poi legalmente
abolito perché giudicato palesemente fuorviante.
Più
specificamente i filtri delle sigarette sono associati ad una serie di
criticità:
- I fori
di ventilazione nei filtri delle sigarette alterano la combustione del
tabacco aumentando le sostanze tossiche e comportando un incremento del
rischio di adenocarcinoma polmonare (4)
- La
colorazione marroncina nel filtro delle sigarette è essenzialmente
associata all'alterazione delle fibre di acetato di cellulosa che
costituiscono il filtro, quando la sigaretta viene fumata; tale colorazione
induce a pensare in maniera fuorviante che il filtro sta facendo il suo lavoro di evitare che le
sostanze nocive arrivino a contatto con le vie aeree (5)
- Microscopiche fibre di acetato di cellulosa (plastica) dei filtri di sigarette possono staccarsi per essere inalate e/o ingerite con verosimile aumento di tossicità e tumorigenicità (6).
Passiamo ora
a considerare il filtro delle sigarette a tabacco riscaldato (iQOS): la prima
porzione (tra il filtro di acido polilattico e il tabacco) è forata
al centro e raccoglie una piccolissima quantità di particelle dannose; la seconda porzione è
costituita da una pellicola di un polimero biodegradabile, l'Acido Polilattico
(PLA), essa abbassa la temperatura del vapore di tabacco derivante dal
processo di riscaldamento del tabacco (fino a 350°C); la terza porzione (il
mouthpiece) è, come nelle sigarette tradizionali, costituito da acetato di cellulosa.
Dunque, rispetto alle sigarette a combustione,
l'elemento caratterizzante del filtro delle sigarette a tabacco riscaldato è la
pellicola arrotolata di PLA, polimero che viene realizzato da risorse
rinnovabili, ma la cui produzione industriale richiede grandi quantità di
petrolio. Detta porzione di filtro costituita da PLA a seguito di
ogni aspirazione si riscalda, si ingiallisce e si trasforma in un cilindretto
duro, non più srotolabile e la cui biodegradabilità sarà notevolmente
compromessa con conseguente impatto negativo sull'ambiente. Infatti, un recente
studio rileva effetti ecotossici particolarmente preoccupanti dei mozziconi
di sigarette a tabacco riscaldato che si associano a quelli già noti dei mozziconi delle
sigarette tradizionali (7).
Dunque, le
bioplastiche dei mozziconi di sigaretta (PLA, acetato di cellulosa) una volta esposte ai processi di
combustione/riscaldamento subiscono modifiche delle caratteristiche di
biodegradabilità e biocompatibilità e se non si contrasta la loro dispersione
nell'ambiente verranno irrimediabilmente compromessi tutti i sistemi biologici.
Tuttavia, va osservato che mozziconi delle sigarette a tabacco riscaldato, a differenza delle sigarette a combustione, non emanano cattivo odore, quindi è molto più facile raccoglierli in un piccolo contenitore invece di disperderli nell'ambiente. Poi se si vuole essere più ecologisti si può evitare di produrre questo tipo di rifiuto tossico.
Tuttavia, va osservato che mozziconi delle sigarette a tabacco riscaldato, a differenza delle sigarette a combustione, non emanano cattivo odore, quindi è molto più facile raccoglierli in un piccolo contenitore invece di disperderli nell'ambiente. Poi se si vuole essere più ecologisti si può evitare di produrre questo tipo di rifiuto tossico.
1. Green DS, Boots B, Da Silva
Carvalho J, Starkey T: Cigarette butts have adverse effects on initial growth
of perennial ryegrass (gramineae: Lolium perenne L.) and white clover
(leguminosae: Trifolium repens L.). Ecotoxicol Environ Saf. 2019 Oct
30;182:109418.
2. Torkashvand J, Farzadkia M,
Sobhi HR, Esrafili A: Littered cigarette butt as a well-known hazardous waste:
A comprehensive systematic review. J Hazard Mater. 2020 Feb 5;383:121242.
3. Araújo MCB1, Costa MF: From
Plant to Waste: The Long and Diverse Impact Chain Caused by Tobacco Smoking.
Int J Environ Res Public Health. 2019 Jul 28;16(15).
4. Song MA, Benowitz NL,
Berman M, Brasky TM, Cummings KM, Hatsukami DK, Marian C, O'Connor R, Rees VW,
Woroszylo C, Shields PG: Cigarette Filter Ventilation and its Relationship to
Increasing Rates of Lung Adenocarcinoma. J Natl Cancer Inst. 2017 Dec
1;109(12).
5. Bradford Harris: The
intractable cigarette ‘filter problem’. Tobacco Control 2011;20 (Suppl
1):10iei16.
6. Pauly JL, Allaart HA,
Rodriguez MI, Streck RJ: Fibers released from cigarette filters: an additional
health risk to the smoker? Cancer Res. 1995 Jan 15;55(2):253-8.
7. Baran W, Madej-Knysak D,
Sobczak A, Adamek E: The influence of waste from electronic cigarettes,
conventional cigarettes and heat-not-burn tobacco products on microorganisms. J Hazard Mater. 2019 Nov 4:121591.
Guglielmo Lauro
(medico)
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