Si ricorda che il fumo è uno dei maggiori nemici della salute e, per la donna i rischi sulla salute sono ancora maggiori. Per rendersi conto in maniera tangibile dei danni della sigaretta possiamo osservare come i suoi effetti sulla pelle sono riusciti a rendere distinguibili due gemelle omozigote. L'immagine in alto mette a confronto i visi di due sorelle gemelle di 53 anni: il risultato è più che evidente. Il tabacco ha segnato la cute di una delle due, che fra rughe e colorito dimostra in maniera evidente una pelle più invecchiata.
L'immagine soprastante mostra due gemelle che erano identiche: la signora a destra è fumatrice, quella a sinistra no. Le differenze sono evidenti!
Effetti del fumo ancora più evidenti si possono osservare nelle seguenti due gemelle (la fumatrice è a destra!).
Effetti del fumo ancora più evidenti si possono osservare nelle seguenti due gemelle (la fumatrice è a destra!).
Una donna che smette di fumare prima dei 40 anni vede ridursi del 90% la mortalità causata da un prolungato e continuo fumo di sigaretta; se smette prima dei 30 anni, la riduce del 97%. Le fumatrici perdono in media dieci anni di vita e anche se smettere all’età di 40 anni, dopo aver fumato per molti anni, non annulla del tutto il rischio, ma continuare a fumare comporta un rischio dieci volte maggiore.
D'altra parte è molto relativo il concetto di fumare poco, dal momento che per le donne che fumano meno di dieci sigarette al giorno la mortalità a 12 anni risulta raddoppiata rispetto il gruppo di non fumatrici. A tali conclusioni si è giunti in base ad un recente studio è stato condotto su un considerevole numero di donne nate intorno al 1940 e che rappresentano la prima generazione di coloro che hanno fumato in maniera assidua raggiungendo l'età adulta (1).
1) Pirie K, Peto R, Reeves GK, Green J, Beral V; Million Women Study Collaborators: The 21st century hazards of smoking and benefits of stopping: a prospective study of one million women in the UK. Cancer Epidemiology Unit, University of Oxford, Oxford, UK. kirstin.pirie@ceu.ox.ac.uk. Lancet. 2013 Jan 12;381(9861):133-41.
Guglielmo Lauro
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