Il fumo di sigarette in Italia sembra subire un certo declino; infatti, l’ultimo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità riporta la più bassa prevalenza di
fumo di sigarette mai registrata. Tuttavia l’industria del tabacco mantiene i suoi
profitti investendo sui prodotti senza combustione (e-cig e Heat Tobacco
Products) spesso propagandati come prodotti a tossicità ridotta o addirittura
di fumo più sano. Peraltro, l’industria del tabacco tende ad incrementare i
suoi profitti anche grazie ad una tassazione molto più favorevole che i suddetti prodotti senza combustione godono rispetto alle normali sigarette.
Segue una breve esposizione sulle due principali tipologie di prodotti da fumo senza combustione:
- La sigaretta elettronica (e-cig) è un dispositivo elettronico per inalazione di vapori che, per mezzo di una corrente elettrica, riscalda elementi resistivi che portano l'evaporazione di una soluzione (e-liquid) a base di glicole propilenico, glicerolo e aromi cui è aggiunta una quota variabile di nicotina (o di sali di nicotina nel caso della Juul). Uno studio ha indicato che dopo essere stato riscaldato e vaporizzato, il glicole propilenico può trasformarsi in ossido di propilene, che è un cancerogeno di classe 2B (1).
- La sigaretta elettronica (e-cig) è un dispositivo elettronico per inalazione di vapori che, per mezzo di una corrente elettrica, riscalda elementi resistivi che portano l'evaporazione di una soluzione (e-liquid) a base di glicole propilenico, glicerolo e aromi cui è aggiunta una quota variabile di nicotina (o di sali di nicotina nel caso della Juul). Uno studio ha indicato che dopo essere stato riscaldato e vaporizzato, il glicole propilenico può trasformarsi in ossido di propilene, che è un cancerogeno di classe 2B (1).
- Dispositivi a tabacco riscaldato non bruciato
(Heated Tobacco Products – HTP) (es. iQOS, GLO) sono dispositivi che impiegano
il riscaldamento (fino a circa 350 °C) e non la combustione del tabacco per consentire l'assunzione di nicotina.
Attualmente vi è un gran
parlare di un certo “diritto” del fumatore a poter scegliere prodotti a minor
rischio. Tuttavia è altrettanto importante il diritto a conoscere il risultato
di studi clinici indipendenti o almeno di studi condotti con metodo
scientifico, replicabile e verificabile, mentre la quasi totalità di studi su
prodotti del tabacco senza combustione sono operati dal produttore stesso con
evidente conflitto di interessi.
Fornire ai fumatori
l'alternativa di cosiddetti prodotti a danno possibilmente ridotto rappresenta,
allo stato attuale delle conoscenze, un beneficio alquanto incerto per la
salute pubblica. Infatti, pur ammettendo che si tratti realmente di prodotti a danno
ridotto, non va sottovalutata una certa possibilità che possano favorire lo
spostamento verso prodotti a danno maggiore. Ad es. un recente studio di
revisione sistematica della letteratura scientifica sul tabacco riscaldato
riporta che l’iQOS rappresenta più una rampa di lancio per l’uso di sigarette
tradizionali (20%) che per smettere di fumare (11%) (2). D'altra parte oggi gli ex fumatori che iniziano ad essere più numerosi dei fumatori, per cui questi dispositivi cosiddetti a rischio ridotto rappresentano un rischio di ricadere nella dipendenza alla nicotina. Infatti, i prodotti del tabacco alternativi alle sigarette a combustione sono responsabili di espandere l'esperienza del fumatore e quindi di espandere la dipendenza in modo che può risultare più difficile la cessazione definitiva dai prodotti del tabacco.
I sostenitori del concetto di
riduzione del danno attraverso la ecig o le HTP partono dal presupposto che il
fumo di sigaretta è mortale perché comporta l’inalazione di una miscela tossica
di sostanze chimiche derivanti dalla combustione del tabacco, mentre la
sostanza responsabile della dipendenza, la nicotina, non è correlata a nessuna
delle tre principali cause di morte per fumo: cancro ai polmoni, BPCO e
malattie cardiovascolari. Pertanto, sulla base di queste premesse, deducono che
i prodotti che forniscono nicotina senza combustione possono essere meno
dannosi del tabacco fumato.
Un approccio che non è
condiviso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che, nel suo ultimo report del
2019, descrive la riduzione del danno come “una strategia manipolativa
dell’industria del tabacco”, tesa a “disinformare e fuorviare i consumatori e
confondere i governi”, mettendo a rischio “le vere iniziative di assistenza
alla cessazione del tabacco”.
In realtà i produttori di
sigarette hanno sempre tentato di progettare sigarette più sicure, tuttavia
l'introduzione negli anni ‘50 di filtri (sigarette con filtro), poi di sigarette “light” a basso contenuto
di catrame e nicotina molto pubblicizzate negli anni ’80, più che ridurre il danno alla salute l'hanno aumentato (3, 4).
È vero che ci sono studi che hanno rilevato che l'impatto dell'IQOS sulla funzione respiratoria di individui sani non porta cambiamenti di grossa importanza clinica (5). Tuttavia sono necessarie ulteriori ricerche per esaminare gli effetti nei pazienti con malattie respiratorie, nonché la sicurezza a lungo termine di questo prodotto (5). Nei fumatori, infatti, sono particolarmente frequenti le patologie cardiorespiratorie e nel caso di fumatori con tali patologie non si conoscono gli effetti dei prodotti del tabacco senza combustione.
È vero che ci sono studi che hanno rilevato che l'impatto dell'IQOS sulla funzione respiratoria di individui sani non porta cambiamenti di grossa importanza clinica (5). Tuttavia sono necessarie ulteriori ricerche per esaminare gli effetti nei pazienti con malattie respiratorie, nonché la sicurezza a lungo termine di questo prodotto (5). Nei fumatori, infatti, sono particolarmente frequenti le patologie cardiorespiratorie e nel caso di fumatori con tali patologie non si conoscono gli effetti dei prodotti del tabacco senza combustione.
Non si può dire ancora che si tratti di prodotti a rischio ridotto perché ce lo diranno solo le prove del tempo, ma attualmente sono qualificabili come prodotti a rischio modificato in conformità a quanto dichiarato dall'agenzia americana FDA (Food and Drug Administration) circa un anno fa. D'altra parte anche se fossero prodotti a rischio ridotto si tratta pur sempre di dispositivi che inducono picchi di nicotina che mantengono alto il livello di dipendenza.
L'analisi degli aerosol derivanti dall'uso di IQOS evidenzia numerosi composti chimici fra cui il diacetile, il 2,3-pentanedione, l'idrossimetilfurfurale e il dietilesil ftalato che sono classificati come altamente tossici e quest'ultimo è considerato anche cancerogeno (6).
L'analisi degli aerosol derivanti dall'uso di IQOS evidenzia numerosi composti chimici fra cui il diacetile, il 2,3-pentanedione, l'idrossimetilfurfurale e il dietilesil ftalato che sono classificati come altamente tossici e quest'ultimo è considerato anche cancerogeno (6).
Nella produzione di sostanze
tossiche interviene anche il filtro di acido polilattico (PLA) delle sigarette
predisposte per l’iQOS, le Heets. Tale filtro di PLA, che serve per abbassare
la temperatura del vapore derivante dal processo di riscaldamento del tabacco, si
fonde durante l'uso (90°C) producendo una sostanza tossica, la formaldeide
cianoidrina che viene metabolizzata nel fegato umano in formaldeide e cianuro (7,
8). La formaldeide è una sostanza irritante, mutagena e cancerogena, mentre il
cianuro è un veleno la cui esposizione cronica a piccole quantità può portare nel
tempo a disturbi neurologici (lesioni nervose, paralisi), danni a vari organi
(soprattutto fegato e rene), etc.
L'uso di iQOS, peraltro, aumenta
significativamente l'espressione del recettore del fattore di attivazione
piastrinica nasale (PAFR) che influenza l'adesione di batteri che causano
l'infezione del tratto respiratorio con conseguente aumento della vulnerabilità
alle infezioni del tratto respiratorio e agli attacchi di asma indotti da
infezione (7, 10).
Peraltro, studi sul tessuto osseo hanno evidenziato che i prodotti a tabacco riscaldato esercitano un danno di pari grado a quello delle sigarette a combustione, compromettendo l'attività degli osteoblasti con conseguenti effetti avversi sulla guarigione delle fratture ossee (11).
Infine, nella sigaretta a tabacco riscaldato vi sono degli additivi che vengono utilizzati come aromatizzanti e che sono possibili cancerogeni come il 2-furanmetanolo e la piridina (12)
In riferimento al danno da
fumo passivo derivante dall’uso dell’iQOS va osservato che il particolato
emesso da tale dispositivo (così come quello delle ecig) è circa 4 volte inferiore a quello
delle sigarette convenzionali ed è costituito da particelle il cui diametro
aumenta in quanto dette particelle si combinano tra loro e pertanto precipitano rapidamente (7).
Quindi effettivamente il rischio di inquinamento da particolato derivante da
tali dispositivi è molto inferiore a quello delle sigarette tradizionali.
Infatti, il particolato sottile emesso dalle sigarette a combustione mantiene
la sua dimensione e quindi rimane sospeso nell'aria a lungo potendo facilmente
raggiungere gli alveoli delle persone intorno (fumatori passivi) (7).
Altro studio sulle emissioni
di inquinanti atmosferici evidenzia che se quelle delle sigarette tradizionali sono superiori rispetto a quelle di e-cig e iQOS essi, ciò non vuol dire che queste ultime siano prive di rischi per l'ambiente (7, 9). Infatti, diversi studi sollecitano la
necessità di regolamenti legislativi che limitino l'uso di tali dispositivi nei
luoghi pubblici (13).
Dunque, tutti i prodotti del tabacco
alternativi alle sigarette possono creare dipendenza esattamente come le
sigarette tradizionali e non sono esenti da danno. Occorre sottolineare che l'approccio della riduzione del rischio o del danno, allo stato attuale delle evidenze, non può essere adottato quale strategia di salute pubblica. L'unica strategia perseguibile, in un'ottica di salute pubblica, è la disassuefazione totale dal fumo e dal consumo di altri prodotti del tabacco. Insomma l'unica alternativa salutare al fumo è smettere di fumare!
1. Hanan Qasim, Zubair A Karim, Jose O Rivera, Fadi T Khasawneh, Fatima Z Alshbool: Impact of Electronic Cigarettes on the Cardiovascular System. J Am Heart Assoc. 2017 Aug 30;6(9):e006353.
1. Hanan Qasim, Zubair A Karim, Jose O Rivera, Fadi T Khasawneh, Fatima Z Alshbool: Impact of Electronic Cigarettes on the Cardiovascular System. J Am Heart Assoc. 2017 Aug 30;6(9):e006353.
2. Dautzenberg B, Dautzenberg D: Le tabac
chauffé: revue systématique de la littérature. Revue des Maladies
Respiratoires. Volume 36, Issue 1, January 2019, Pages 82-103.
3. Song MA, Benowitz NL, Berman M, Brasky TM,
Cummings KM, Hatsukami DK, Marian C, O'Connor R, Rees VW, Woroszylo C, Shields
PG: Cigarette Filter Ventilation and its Relationship to Increasing Rates of
Lung Adenocarcinoma. J Natl Cancer Inst. 2017 Dec 1;109(12).
4. Pauly JL, Allaart HA, Rodriguez MI, Streck
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smoker? Cancer Res. 1995 Jan 15;55(2):253-8.
5. Athanasia Pataka, Seraphim Kotoulas,
Evangelos Chatzopoulos, Ioanna Grigoriou, Konstantinos Sapalidis, Christoforos
Kosmidis, Anastasios Vagionas, Εleni-Isidora Perdikouri, Konstantinos Drevelega, Paul Zarogoulidis,
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Pulmonary Function. Medicina (Kaunas). 2020 Jun 12;56(6):E292.
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Released From IQOS Heat-Not-Burn Tobacco HeatSticks Using a Direct Sampling
Method. Tob Control. 2020 May 26;tobaccocontrol-2019-055521.
7. Zachary T Bitzer, Reema Goel, Neil Trushin,
Joshua Muscat, John P Richie Jr: Free Radical Production and Characterization
of Heat-Not-Burn Cigarettes in Comparison to Conventional and Electronic
Cigarettes. Chem Res Toxicol. 2020 Jun 2.
8. Barbara Davis, Monique Williams, Prue
Talbot: iQOS: Evidence of Pyrolysis and Release of a Toxicant From Plastic. Tob
Control. 2019 Jan;28(1):34-41.
9. Ruprecht AA, De Marco C, Saffari A, Pozzi P,
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10. Miyashita L, Grigg J: Effect of the iQOS
electronic cigarette device on susceptibility to S. pneumoniae infection. J
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11. Kazuya Nishino, Koji Tamai, Kumi Orita, Yusuke Hashimoto, Hiroaki Nakamura: Heated Tobacco Products Impair Cell Viability, Osteoblastic Differentiation, and Bone Fracture-Healing. J Bone Joint Surg Am. 2021 Nov 3;103(21):2024-2031.
12. Kanae Bekki, Shigehisa Uchiyama, Yohei Inaba, Akira Ushiyama: Analysis of furans and pyridines from new generation heated tobacco product in Japan. Environ Health Prev Med. 2021 Sep 13;26(1):89.
13. Carmela Protano, Maurizio
Manigrasso, Vittoria Cammalleri, Giuseppe Biondi Zoccai, Giacomo Frati,
Pasquale Avino, Matteo Vitali: Impact of Electronic Alternatives to Tobacco
Cigarettes on Indoor Air Particular Matter Levels. Int J Environ Res Public
Health. 2020 Apr 24;17(8):2947.
Lauro Guglielmo
(medico)
Le emissioni di particolato sottile delle sigarette elettroniche di quanto sono inferiori rispetto a quelle delle sigarette a combustione?
RispondiEliminaLe emissioni delle sigarette elettroniche sono 10-15 volte inferiori rispetto alle sigarette a combustione ma sono in ogni caso superiori a quelle che si riscontrano nell'aria ambientale.
EliminaFare parkour dal 3° piano invece che dal 10° è riduzione del danno?
RispondiEliminaPosizionare un solo proiettile in una rivoltella invece che due per poi praticare la roulette russa è riduzione del danno?
Il gioco d'azzardo non può essere associato a riduzione del danno!
Se finora ti è andata bene non sfidare la fortuna, solo l'essere capaci di fermare un comportamento dannoso è riduzione del danno!