Il fumo di sigaretta è la prima causa evitabile di cancro e spesso le persone se ne rendono conto dopo, quando si trovano di fronte alla dolorosa diagnosi. Tuttavia anche se ci si aspetta che i pazienti con diagnosi di cancro mostrino grande interesse e motivazione nello smettere di fumare, molti devono fare i conti con lo stress fisico, psicologico e sociale che ostacola la loro capacità di farlo o, addirittura vivono la diagnosi di cancro come una sentenza di morte. Va sottolineato che smettere di fumare dopo una diagnosi di tipo oncologico riduce notevolmente il rischio di morte. Infatti, secondo un grosso studio pubblicato recentemente (1), le persone che continuano a fumare dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro hanno un rischio di morte del 76% più elevato rispetto a coloro che dopo la diagnosi cessano di fumare.
Non è semplice pensare con serenità o scioltezza alla cessazione del fumo quando si è assaliti dalla sofferenza e dalla preoccupazione di una tale diagnosi, e quando le nostre risorse interiori sono scarse. Tuttavia, bisogna rendersi conto che si può fare molto per combattere il cancro anche e soprattutto in termini di stili di vita e che si ha diritto ad accedere a tutti i trattamenti per combatterlo.
1. Tao L, Wang R, Gao YT, Yuan JM: Impact of postdiagnosis smoking on long-term survival of cancer patients: the Shanghai cohort study. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2013 Dec;22(12):2404-11.
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