martedì 5 giugno 2012

Giornata Mondiale dell'Ambiente 2012

La Giornata Mondiale dell'Ambiente (World Environment Day - WED) si celebra ogni anno il 5 giugno ed è stata istituita dall'Onu per ricordare la Conferenza di Stoccolma sull'Ambiente del 1972, nel corso della quale ha preso forma il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP - United Nations Environment Programme). Il tema 2012 è dedicato alla Green Economy che tenendo conto delle risorse ecologiche ha come obiettivo la riduzione dei rischi ambientali.

Essere green significa anche impegnarsi affinché non si continuino a vedere mozziconi gettati con noncuranza sui marciapiedi delle nostre città. L'immancabile drappello di fumatori incalliti lo troviamo dappertutto: davanti a locali di ristorazione, all'ingresso delle strutture sanitarie, all'ingresso dell'università, etc.; e in questo gruppetto di fumatori outdoor c'è sempre lo "sportivo" di turno che si esibisce nel lancio del mozzicone al tombino. Che ci riesca o no non cambia molto il destino dei mozziconi che si insinuano negli angoli e nelle irregolarità del manto stradale e alla prima pioggia vengono trascinati dall'acqua verso la rete fognaria a meno che le caditoie pluviali non sono già ostruite da altre cicche e altri rifiuti. Quindi i mozziconi che intasano le fognature provocano danni agli impianti di depurazione e finiscono, ancora non degradati, in mare aperto; considerando che attualmente molte città non dispongono di sistemi di depurazione e che inoltre i tempi medi di degradazione delle cicche di sigaretta sono di 1-5 anni, non deve sorprenderci il fatto che i mozziconi rappresentano la prima emergenza ambientale del Mar Mediterraneo costituendo circa il 40% di tutti i rifiuti tossici che vi si trovano.



Gli studi mostrano che i piccoli cilindri inquinanti arancioni sono più pericolosi di quanto la loro corta ed insignificante forma può far pensare; essi contengono tossine che possono uccidere i pesci e danneggiare l’ambiente in tanti modi. Dunque, l'impatto ambientale di una delle più onnipresenti forme di spazzatura al mondo richiederebbe uno smaltimento speciale; alcuni studi suggeriscono dei programmi di riciclaggio, ma tuttora i mozziconi di sigarette rientrano nel rifiuto indifferenziato,  cioè dove vanno tutti quei rifiuti che ancora non siamo in grado di riciclare in maniera efficiente.

Certo fino a non molti anni fa, tutti i rifiuti erano indifferenziati; ovvero tutto quello che non serviva più veniva buttato via, senza alcuna distinzione. Tuttavia differenziare i rifiuti e riciclarli fa bene non solo all’ambiente ma anche all’economia; in altre parole per far fronte alla crisi economica bisogna cercare di incrementare la percentuale di rifiuti riciclati, e nel caso delle cicche sarebbe auspicabile quanto meno affrontare il loro smaltimento attraverso una gestione più efficace.

In proposito vi è un progetto di legge: “Inquinamento ambientale e danni alla salute derivanti dalla dispersione dei mozziconi dei prodotti da fumo nel suolo e nelle acque A.C. 3344” presentato alla Camera il 19 marzo 2010, ma per il momento non vi è nulla di concreto per fronteggiare la dispersione delle cicche se non l'intervento di alcuni Sindaci più ligi al loro mandato e più sensibili al problema ambientale i quali sono intervenuti con ordinanze comunali salvaguardando la salute pubblica e le spese di nettezza urbana.
Pertanto nella Giornata Mondiale dell'Ambiente si vuole sottolineare l'aspetto più inquinante e incivile del fumo di sigaretta a fronte del quale esiste a tutt'oggi un un vuoto culturale e normativo.

4 commenti:

  1. Oramai è chiaro che le cicche di sigarette sono pericolose per l'ambiente e per la salute tanto quanto i rifiuti industriali. Dunque piuttosto che avviare le cicche all'inceneritore, esistono sistemi di smaltimento validi ovvero metodi di riciclo delle cicche così da permetterne la "gestione più efficace" di cui parli?
    NB: Gli inceneritori pongono rischi sanitari (produzione di diossine e altri cancerogeni), rischio ambientale (altri contaminanti), non eliminano il problema delle discariche (le ceneri prodotte vengono smaltite in discariche per rifiuti speciali), disincentivano la raccolta differenziata, etc.

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    1. Giornalmente solo nel nostro Paese viene raccolta dai marciapiedi urbani una quantità di mozziconi pari a circa 195 milioni. Vista la notevole entità potrebbe essere interessante studiare come riciclarli piuttosto che incenerirli! Un’idea da verificare potrebbe essere quella produrre materia prima per imballaggi; c'è chi è riuscito a ricavarne un tessuto costituito per il 10% da filtri di sigarette e con il quale sono stati confezionati anche dei vestiti; c'è chi invece li propone per creare insetticidi. Ma forse l'idea più innovativa ci viene dalla Cina dove un gruppo di ricercatori sostiene di aver scoperto un modo per riciclare i mozziconi di sigaretta utilizzandoli come anti-ruggine per un particolare tipo di acciaio (denominato N80) spesso utilizzato nella fabbricazione delle trivelle di perforazione dei pozzi petroliferi. Questo tipo d’acciaio va spesso incontro a fenomeni corrosivi che costano ogni anno milioni di dollari alle compagnie petrolifere. Mentre l’effetto anti-corrosivo sarebbe dovuto ad una sostanza prodotta dalla combustione di nicotina e catrame. Il tabacco sarebbe un ottimo inibitore a base vegetale della corrosione, pur con qualche limite pratico ...può favorire la muffa che con il tempo e sprigiona un odore nauseabondo.
      Magari si potesse risolvere il problema a monte smettendo tutti di fumare!

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    2. Le cicche di sigarette, a parte contesti di nicchia, rimangono rifiuti da discarica, ovvero rifiuti per i quali a tutt'oggi non vi sono comuni procedure di rimozione tramite riciclo. Peraltro, è verosimile che delle migliaia di tonnellate di cicche prodotte, solo una piccola parte giunge in discarica; la maggior parte rimane come rifiuto tossico disseminato ovunque, per terra e per mare.

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