In occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco (World no Tobacco Day 2013) si è tenuto presso l'Ospedale Monaldi di Napoli il congresso regionale "diagnosi e terapia delle malattie fumo-correlate" incentrato soprattutto sul tumore del polmone: la mattinata è soprattutto divulgativa con partecipazione interattiva di studenti di scuola media superiore nella mattinata, nel pomeriggio l'evento è indirizzato soprattutto al settore medico-specialistico.
Dai dati presentati emerge quanto segue: 38.500 sono risultate le nuove diagnosi di tumore del polmone registrate in Italia nel 2012. Seppure la sua incidenza sia maggiore tra gli uomini, colpisce sempre di più le donne. La crescente incidenza nelle donne è in relazione all’andamento del principale fattore di rischio, il fumo di sigaretta: negli ultimi decenni, mentre l’abitudine al fumo mostra un trend in discesa per gli uomini, si assiste viceversa a un aumento della percentuale delle fumatrici.
È noto che il cancro del polmone rappresenta la principale causa di morte per cancro in tutto il mondo (1) ed evitare l'uso di tabacco ha il maggiore impatto sullo sviluppo del cancro polmonare (1). Il fumo di sigaretta rappresenta, dunque, il più consistente fattore di rischio al quale sono ascrivibili l’85-90% di tutti i carcinomi polmonari. Inoltre, il fumo passivo fa aumentare del 20% la probabilità di sviluppare il cancro al polmone nei coniugi di fumatori. Oltre al fumo, gli altri fattori di rischio sono l’inquinamento atmosferico, l’esposizione a sostanze tossiche (es. radon, metalli pesanti) e i processi infiammatori cronici (come ad esempio la tubercolosi).
I sintomi più comuni del tumore al polmone non sempre si manifestano con chiarezza e possono essere simili a quelli di altre malattie. Ciò significa che a volte sono trascurati, e questo è uno dei motivi per i quali molti pazienti si recano dal medico solo nella fase avanzata della malattia. I sintomi più comuni del cancro al polmone sono mancanza di respiro e/o affanno, tosse cronica e/o ripetuti attacchi di bronchite, raucedine della voce, dolore toracico, perdita di peso e di appetito senza una ragione apparente.
Insomma, la vera prevenzione primaria del tumore al polmone si fa intervenendo sui fattori di rischio, in particolare il fumo, e non con la diagnosi precoce che, invece, presenta ancora margini di dubbio sull'efficacia nel ridurre la mortalità per questo tumore.
Insomma, la vera prevenzione primaria del tumore al polmone si fa intervenendo sui fattori di rischio, in particolare il fumo, e non con la diagnosi precoce che, invece, presenta ancora margini di dubbio sull'efficacia nel ridurre la mortalità per questo tumore.
Secondo l'indagine annuale 2013 della DOXA effettuata per conto dell'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, emerge che nell'ambito dell'Unione Europea i mercati di maggior consumo di sigarette sono rappresentati da Germania ed Italia. Peraltro, come si evince dal grafico riportato in alto nel Sud Italia e Isole vi è una più alta prevalenza di donne fumatrici rispetto al Centro e al Nord Italia.
Inoltre, emerge che il consumo (anche occasionale) di sigarette fatte a mano, particolarmente dannoso, risulta significativamente più diffuso tra i giovani. Pertanto i tre Centri Antifumo: Monaldi, Centro Clinico La Piramide e quello dell'ASL Caserta i quali aderiscono al progetto regionale di prevenzione del tabagismo sulla popolazione giovanile, sono particolarmente attenti e attivi sul controllo di queste tendenze. Peraltro, i suddetti tre Centri Antifumo hanno prodotto anche un opuscolo cartaceo di consigli rivolto a tutti coloro che vogliono smettere di fumare e che è possibile sfogliare anche online in coda a questo post.
1. Keith RL, Miller YE: Lung cancer chemoprevention: current status and future prospects. Division of Pulmonary Sciences and Critical Care Medicine, Department of Medicine, VA Eastern Colorado Healthcare System, University of Colorado Denver School of Medicine, 1055 Clermont Street, Box 151, Denver, CO 80220, USA. Nat Rev Clin Oncol. 2013 May 21.
Guglielmo Lauro
Vedi anche:
Che significato ha quel sigarettone (nella foto) con gli anni?
RispondiEliminasignifica che il fumo riduce l'aspettativa di vita e gran parte dei fumatori muore prima dei 70 anni e se si abbandona la sigaretta a 60, 50, 40 o 30 anni, ciò può regalare rispettivamente 3, 6, 9 o 10 anni di vita.
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