sabato 12 dicembre 2015

La logica distruttiva nel tabagismo

La dipendenza da prodotti del tabacco è forte segue una logica emozionale e non razionale. Infatti, l'elenco INFINITO delle malattie da fumo perde di INTERESSE in modo ingannevole finché si continua a ragionare con la sigaretta fra le dita e specialmente se queste sono ingiallite dal tabacco. Considerata in questo modo la relazione emotiva che porta alla dipendenza inizia ad avere CHIAREZZA. Il tabagismo è una relazione affettiva con un mezzo, la sigaretta, attraverso il quale la persona dipendente cerca di soddisfare i propri bisogni; cosicché quando detta persona avverte MOMENTI di tristezza, di agitazione, di ansia, di deconcentrazione, fuma per sentirsi meglio in una logica distruttiva che rinforza il comportamento dipendente.
Fumare altera l'umore e ci rende pericolosamente instabili specie se siamo sotto stress. I motivi per i quali si manifesta tale instabilità emotiva sono molteplici:
-interruzione delle attività in corso perché riaffiora più volte nella giornata la necessità di assumere nicotina;
-farsi carico dei problemi relativi all'approvvigionamento del tabacco, alla possibilità o meno di fumare a seconda del luogo in cui si trova;
-mettere in conto la disapprovazione di chi non sopporta il fumatore, senso di colpa per spreco di denaro, di tempo, etc.
Uno dei pensieri più ingannevoli nei fumatori è l'idea che si possa fumare una singola sigaretta senza conseguenze e limitarsi a quella; e ciò avviene specialmente nei fumatori che hanno smesso da qualche mese. Osserviamo come basta meno di un tiro per ricadere!
In effetti, vi è una componente somatosensoriale della dipendenza, dovuta all'attivazione di memorie visuo-spaziali che sono in grado di innescare il craving (desiderio impellente); un esempio grossolano può essere il vedere accendere una sigaretta, ma il cervello del fumatore è anche più sottile e truffaldino, gli basta creare un'immagine mentale collegata al fumo per far scattare il craving.

Dunque, oltre alla dissipare in toto la vitalità del nostro organismo, il fumo conduce ad una particolare consunzione psicologica che avanza in maniera impercettibile, progressiva e inesorabile e può trasformare un'esistenza normale in una schiavitù silenziosa. Il nostro cervello assuefatto dal tabacco si trasforma in un abile truffatore del nostro corpo, è sempre pronto a trovare scuse pur di posticipare l'eventuale percorso di cessazione o per attendere un momento più favorevole per smettere e che mai verrà.
Il momento giusto per smettere è SUBITO!
Guglielmo Lauro
(medico)
post scritto ispirandosi ai seguenti hashtag
#INTERESSE #INFINITO #CHIAREZZA #MOMENTI
in occasione dell'evento "SEGUI HASHTAG e CREA IL TUO ARTICOLO" - Blogger and Blog - #bloggerblog

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