L'ASL Caserta, per il contenimento
della spesa farmaceutica, con nota prot. N. 142706/Dir.San. del 03.03.2022 ha informato i Direttori
Sanitari dei Presidi Ospedalieri Aziendali e delle Strutture Accreditate ASL
CE, i Direttori di Distretti Sanitari, Specialisti Ambulatoriali e MMG, della
possibilità di indirizzare i pazienti al Centro Antifumo Quit del Dipartimento
Dipendenze (Dir. dott.ssa L.Nuzzolo). In particolare, oltre a delineare i profili di appropriatezza
prescrittiva dei farmaci per BPCO, si sollecitano pneumologi e MMG a tenere
in debito conto gli obiettivi di miglioramento della prevenzione primaria e dell'educazione
sanitaria del paziente, ricordando peraltro come la cessazione del fumo di
sigaretta rappresenti l'intervento con maggiore capacità di influenzare la
storia della malattia.
Inoltre, viene sottolineata l’importanza della soppressione
del fumo di sigaretta sia attivo che passivo come presupposto indispensabile nel
percorso di cura del paziente asmatico.
Dunque, BPCO e asma bronchiale rappresentano due patologie
respiratorie responsabili di un notevole assorbimento di risorse sanitarie, soprattutto farmacologiche (farmaci della classificazione ATC R03) e costituiscono
un problema sanitario di rilevante impatto socio-economico, collocandosi nell'ASL Caserta come quarto capitolo di spesa farmaceutica.
Peraltro, sempre nell'ambito delle direttive per il contenimento della spesa farmaceutica convenzionata, viene data particolare importanza al concetto di appropriatezza
prescrittiva relativamente ai farmaci ipolipemizzanti facendo
riferimento non solo al corretto uso degli stessi (uso continuativo e non
occasionale), ma anche promuovendo corretti stili di vita, che prevedono alimentazione corretta, attività fisica e soppressione del fumo. Ancora una volta la cessazione del fumo diventa argomento cardine; infatti esso compromette non solo l'assetto lipidico dell'organismo, ma anche i fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, etc.). In effetti ci stiamo riferendo ad una categoria di farmaci
(statine e Omega-3-trigliceridi) che nel territorio dell’ASL Caserta costituisce il primo
capitolo di spesa farmaceutica.
Quindi al fumo è associata una consistente quota di spesa
sanitaria che ha un grosso impatto sulle risorse finanziarie, per cui si sta
iniziando in maniera più concreta a riconoscere la lotta al fumo come uno degli
investimenti più redditizi in ambito sanitario. Seppure siano ormai noti a
chiunque i rischi del fumo, smettere di utilizzare tabacco è un processo
difficile e talora anche piuttosto lungo, per il quale è necessaria non solo
una campagna d'informazione, ma un aiuto concreto da parte di professionisti e
centri specializzati. Questo tipo di aiuto è ciò che può veramente fare la
differenza sia nei confronti di un individuo che sta cercando di smettere di fumare e sia per poter
assicurare ai cittadini un'assistenza farmaceutica convenzionata più sostenibile.
Pertanto, in stretta collaborazione con il Dipartimento Farmaceutico, Dir. dott.ssa A.Molitierno e con il supporto dei dirigenti farmacisti, dott. F.Pandico e dott.ssa M.Panico, verranno coinvolte le farmacie convenzionate del territorio e indirettamente i medici specialisti prescrittori, fornendo materiale informativo e indicazioni per l'accesso alle attività di prevenzione e cura del tabagismo svolte presso il Centro Antifumo Quit di Aversa ASL Caserta.
Dal mese di gennaio di quest'anno è stata ripristinata la presenza dello psicologo al Centro Antifumo, per cui oltre alla presenza del medico sarà disponibile il supporto psicologico che, con approccio cognitivo-comportamentale, fornirà un aiuto per affrontare i momenti critici e il disagio nel percorso di disassuefazione, accrescendo la motivazione a smettere e mantenendola nel tempo.
In che modo il fumo provoca alterazioni del colesterolo?
RispondiEliminaGli effetti del fumo di tabacco sul colesterolo si possono rilevare su due fronti: da un lato aumenta i livelli di LDL, il colesterolo considerato “cattivo”, e dall'altro riduce l'HDL, il colesterolo considerato “buono”. Quest'effetto sembra essere associato all'acroleina, sostanza estremamente tossica prodotta dalla combustione del tabacco, che una volta nei polmoni viene facilmente assorbita nel sangue. A livello ematico l'acroleina sembra influenzare il metabolismo del colesterolo impedendo alle particelle di HDL di trasportarlo verso il fegato, attraverso cui verrebbe in parte eliminato.
EliminaPerché non allineare i prodotti a tabacco riscaldato (HTP) e sigaretta elettronica ai profumatori d’ambiente o al ghiaccio secco utilizzato negli spettacoli (concerti e teatri) e nelle discoteche; perché non regolamentare anche questi ultimi visto che si tratta di emissioni simili a quelle del vaping o delle HTP e quindi probabilmente altrettanto dannose?
RispondiEliminaIl consumo della sigaretta a tabacco riscaldato avviene in pochi minuti residuandone un rifiuto tossico in tempi brevissimi, mentre i profumatori d’ambiente (liquidi o solidi) hanno cicli di vita sicuramente più lunghi, non vengono riscaldati, non generano residui tossici e non veicolano sostanze che provocano addiction (nicotina). Il ghiaccio secco è limitato ad eventi occasionali e quindi non dovrebbe essere assimilato allo svapo.
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